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“Illuminate la rotatoria di Collagna!”

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"Facciamo presente al suo ente che riceviamo segnalazioni sulla pericolosità della rotatoria posta sulla variante di Collagna, verso il valico del Cerreto". Questo l'incipit di una lettera inviata dal Comitato statale 63 al Compartimento Anas di Bologna, nella persona del geom. Malavasi.

"Tale rotatorio non presenta un sistema di illuminazione funzionante. Sicuramente potrà concordare con noi che detta situazione è di grave pericolo per l'incolumità degli utenti della strada statale 63", in quanto, scrive il coordinatore Roberto Malvolti, in quell'intersezione convergono "l'uscita dal paese di Collagna e il tracciato Castelnovo ne' Monti-Cerreto".

La richiesta avanzata all'ente statale che si occupa della rete stradale è quindi quella di "una celere risoluzione" dell'inconveniente.

6 COMMENTS

  1. Grazie Roberto
    Speriamo venga finalmente attivata l’illuminazione su quella rotatoria di Collagna perchè così com’è – cioè predisposta ma non funzionante da anni – è da considerarsi, oltre che pericolosa, anche una mancanza di rispetto verso le nostre comunità di montagna.

    (Miriano)

  2. A proposito di statale
    Oggi ho potuto notare che la curva che stanno allargando prima di Ca’ del Merlo è stata allargata di molto… Credo 5/10 cm???? Non ho parole… spero ci sia una giustificazione plausibile, perchè veramente non ha senso, tutto il lavoro di questi giorni, semafori, ecc. per poco e niente… Mah.

    (Barbara Baroncini)

  3. Speriamo
    Non solo devono illuminare la rotatoria ma anche allargare la curva dove c’è stata la frana prima degli Schiocchi. L’anno scorso, in queste ultime due settimane due camion si sono incastrati e hanno bloccato il traffico per ore. LA STRADA DA COLLAGNA A FIVIZZANO E’ UNA VERGOGNA!!!!

    (Nicola)

  4. La parte toscana
    La parte toscana da Fivizzano al passo è decisamente messa meglio rispetto al tratto passo del Cerreto-Collagna… In quest’ultimo pezzo, soprattutto dopo il bivio per Cerreto Alpi direzione Collagna, c’è da farsi il segno della croce!!!

    (Miriano)

  5. Traforo del Cerreto
    Siamo ad un anno passato dal verificarsi della frana degli Schiocchi e come al solito la situazione risulta invariata. Ma pensiamo di continuare ad essere presi in giro con questo fantomatico “traforo del Cerreto” o crediamo ancora che gli asini volino? Il tratto dov’è avvenuta la frana erano decenni che si trovava su di un terreno in movimento, ma nonostante ciò che cosa si è fatto? NIENTE! Questo grazie ad Anas, Regione, Provincia e quant’altro, nessun escluso, coloro i quali hanno avuto un totale disinteresse e menefreghismo. Proprio in questi ultimi mesi, dopo trent’anni di abbandono totale in un tratto di 80 km di strada statale, vengono sistemate tre curve, cambiati cento metri di guard-rail, risistemati quattro muretti, si pensi di aver risolto i problemi di una statale vecchia di qurant’anni. Questa è una vera e propria presa per i fondelli! In quarant’anni se si eseguivano 2 km. all’anno di fondovalle (che non mi sembra un’impresa faraonica), ad oggi di sicuro non eravamo a discutere di questo problema e per andare dal Cerreto a Reggio non ci si impiegava un’ora e mezza (nel solito tempo ma con il doppio di km si va dal Cerreto a Livorno). Ma figuriamoci com’è l’andazzo, non c’è più nemmeno un cantoniere da Reggio al passo del Cerreto e poi mi vengono a parlare di traforo! Che cosa si pensa di fare per risolvere il tratto della frana degli Schiocchi? Per fortuna che c’era proprio in quel tratto il vecchio tracciato della strada altrimenti saremo dovuti diventare cittadini toscani; e solo adesso sono stati fatti dei sanamenti attraverso pali nel tratto sopra ed in direzione della frana, addiacente la casa cantoniera, questo evidentemente per non finire a @CStriscia la notizia#C, non per altro. E poi vorrei capire il motivo il quale dal passo del Cerreto ad Aulla Anas Firenze mantiene il suo tratto in perfetto stato, asfaltatura, guard-rail, segnaletica, manutenzione (n° 5 cantonieri operativi), mezzi meccanici all’avanguardia. Anas Bologna abbandono totale, mezzi anni settanta (se volete posto le foto), cantonieri inesistenti, voragini nell’asfalto, dissesti, praticamente allo sbando, proprio per la sicurezza dei cittadini. Forse perchè in Regione ci saranno strade e luoghi che interessano di più agli amministratori Anas di Bologna ed i vari governatori.
    Un grazie di cuore davvero ed un arrivederci a percorrere il traforo del Cerreto (no, forse questo è il titolo di un nuovo episodio di ritorno al futuro).

    (Luca)