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Vicenda Ariston di Felina / Parla Fabio Bezzi

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Fabio Bezzi, fino a pochi mesi fa vicesindaco del Comune di Castelnovo ne' Monti, interviene sulla vicenda dell'ex cinema Ariston a Felina. Afferma: "Un progetto di cui vado orgoglioso. Nessuna polemica: questo è il mio punto di vista e come si sono svolte le cose".

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Fabio Bezzi, ex vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Castelnovo ne’ Monti nella precedente legislatura (conclusasi da pochi mesi), da anni impegnato in politica, ha voluto consegnarci il suo punto di vista e la sua versione nella vicenda dell’ex cinema Ariston di Felina. Un fatto che ha suscitato polemiche e dibattiti culminati con l’affollatissima assemblea di alcuni giorni fa nella frazione. Polemiche che hanno portato alla costituzione del comitato “Salviamo Felina”.

Bezzi, in questa vicenda è coinvolto in prima persona ed è stato più volte chiamato in causa. Ci pare importante e utile capire quindi anche il suo punto di vista.

Mi dispiace molto non aver potuto partecipare alla serata al Parco Tegge, ma avevo impegni di lavoro che me lo hanno impedito. Non avrei avuto nessuna difficoltà ad esserci, ad assumermi le mie responsabilità, a dare le mie motivazioni, come del resto ho sempre fatto. Il progetto di riqualificazione dell’ex cinema è un progetto importante in cui ho sempre creduto, nato con l’idea di creare un luogo di aggregazione, ludico, un contenitore di valori culturali ed etici. Un luogo per le persone, per il paese e anche per la montagna. Un luogo per i giovani, per gli anziani; un - passatemi il termine - "contenitore di idee". Tutto da progettare, ma dove il vero valore non sta nei muri, nell’edificio, ma in quello che dentro vi può nascere.

Un'officina delle idee?

Sì, un locale tipo il "Fuori Orario" (di Gattatico, ndr). La comunità di Felina, per la sua capacità aggregante, con associazioni che collaborano, mi sembra l’ideale per progetti di questo tipo. Credo di essermi speso molto e di aver dato un contributo importante per arrivare all’acquisto dello stabile. Questa è una cosa di cui sono orgoglioso. Una cosa in cui ho creduto e in cui come Amministrazione abbiamo creduto. Le polemiche, i muri contro muri non servono; occorre invece riportare i contenuti e i valori al centro del progetto e del dibattito. Fondamentale a mio parere è la distinzione tra il passato e il presente. Il passato è l’aver acquistato e acquisito dalla proprietà, che voglio ricordare era privata e aveva tutto il diritto di poter eventualmente costruire su quell’area, e il presente, che è uno stabile, in centro, e si tratta di decidere insieme quale uso farne, quali valori mettervi dentro, per dare vita a un luogo condiviso. Il vero progetto, importante, è questo: la gestione del dentro. E questo non era, mi riferisco agli ultimi incontri, ancora ben chiaro e delineato nel gruppo con cui mi sono incontrato. Ci tengo a ribadire che prima di decidere come riqualificare lo stabile, cosa portarci o prevederci, era per me prioritario avere chiara la gestione del luogo. In termini pratici: chi fa questo? Come? La gestione economica? Questo senza fraintendimenti.

Come si è arrivati a questo punto?

Ho creduto molto in questa idea, dopo l’acquisto in giunta si è ragionato su come utilizzare al meglio lo stabile e ho avuto mandato di fare i primi passi necessari. Ho dato l’incarico a un architetto di elaborare un progetto. Mi sono incontrato con i gruppi e con loro ho intrapreso un percorso. Voglio però che una cosa sia chiara. Io non ho mai promesso nulla che non fosse la disponibilità dello stabile. Il comune dava il luogo. Tutte il resto, comprese le spese, dovevano essere a carico della gestione privata che avrebbe gestito l’iniziativa. Felina con le sue associazioni, il suo modo di fare imprenditorialità sociale, mi sembravano ideali per la gestione. Gestione di cui avrebbero avuto gli onori ma anche gli oneri... Il cambio di amministrazione, la nuova giunta hanno proposto una tipologia di stabile che ha suscitato parecchie polemiche. Ma a mio parere superabili, in quanto le soluzioni si possono trovare. L’importante è avere chiaro come gestire i contenuti, come mettere in pratica le idee.

Un'ultima cosa: cosa è successo con il progetto?

Chiarisco subito. Ho ricevuto il progetto, ma essendo io a fine mandato e uscente ho consigliato di procedere con l’iter solito delle pratiche. Protocollo e consegna agli uffici competenti. Poi non ho più seguito la vicenda.

Conclusioni?

Io sono disposto a incontrarmi pubblicamente con chiunque voglia farlo. A spiegare e a dire che io credo molto nella validità di questo progetto e che spero di vederlo realizzato. Al di là di come sia lo stabile che lo conterrà. Perché il vero valore, quello che può renderlo vincente, sono le idee. Da lì bisogna ripartire.

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7 COMMENTS

  1. Complimenti
    I tempi non coincidono, ma forse a fine mandato tutto si può perdonare!!! Speriamo che tutti i progetti/bozze realizzati da privati e donati al Comune non facciano tutti la stessa fine. Vedi cinema Ariston.
    Vedi EX COFAR EX presidente Malvolti Armido
    con il progetto di riqualificazione delle pinete. Vedi pulizia delle pinete “Malvolti figlio” con relativa richiesta della forestale di linee taglia fuoco. Vedi piazzole attrezzate in Castelletto/Cavandola “Malvolti figlio”.
    Che forse ad alcuni non interessa l’apporto di idee?! O ancor peggio se non sei amico dell’amico! Ma a capirci. O forse è un vizio del nostro comune?
    Saluti.

    (Roberto Malvolti)

  2. Consigli di frazione.
    Preciso e dettagliato l’intervento di Fabio Bezzi, che dà in termini di chiarezza un importante contributo alla questione dell’ex cinema Ariston e del comitato “Salviamo Felina”. Prima di affrontare il tema della partecipazione attiva alla elaborazione delle politiche pubbliche che mi sta a cuore, sottolineo che nel corso della serata del 9.11. l’Amministrazione in carica, attraverso il sindaco, ha affermato testualmente: “L’attività dell’allora vice-sindaco Bezzi in ordine al progetto di riutilizzo dell’Ariston è riconducibile ad un’iniziativa personale di cui nessuno era al corrente…”. Bezzi invece oggi ricorda a tutti che, a suo tempo, se ne era parlato in giunta e aveva avuto mandato pieno e consapevole per il progetto Ariston. Punti di vista differenti…!
    Passando in concreto al futuro dell’Ariston segnalo che la determinazione dei felinesi nel voler partecipare alle scelte che li riguardano è testimoniata, oltre che dall’importante presenza fisica alla serata, anche dalle richieste esplicite avanzate sul tema dei consigli di frazione.
    Nel documento “Linee programmatiche e di mandato 2009-2014” approvato nel Consiglio comunale del 5.9.2009 dall’Amministrazione c’è proprio l’impegno a “COSTITUIRE E RILANCIARE IN UN’OTTICA MODERNA E PARTECIPATA I CONSIGLI DI FRAZIONE”. Mi aspettavo che qualcuno, assessore o consigliere o sindaco, accogliesse le richieste dei felinesi assumendosi l’impegno di renderli operativi in tempi brevi. Così non è stato e allora devo pensare che i consigli di frazione, non solo per Felina ma anche per Gatta, Costa de’ Grassi, Casale e Campolungo, Croce e Terrasanta e via discorrendo, rimarranno solo una promessa non mantenuta..?? I consigli di frazione possono e devono diventare uno strumento di democrazia partecipata con funzioni di consultazione per una elaborazione delle politiche pubbliche veramente rispettosa del territorio e dei suoi abitanti, sostenendo l’Amministrazione in quel buon governo che è l’obiettivo da condividere. Bene ha fatto l’Amministrazione ad inserire questo importante strumento nelle “Linee programmatiche 2009-2014” che vi ricordo essere integralmente consultabili sul sito
    http://www.comune.castelnovo-nemonti.re.it, ma adesso deve “mantenere la parola” e portare avanti l’impegno a realizzare i consigli di
    frazione creando così valore per tutti i cittadini.
    Quanto al comitato “Salviamo Felina”, credo che sottoscriva al 100% il progetto targato Bezzi avendolo condiviso strada facendo ma che sia convinto che la maggior parte dei felinesi non vuole la costruzione di non si sa quanti appartamenti al posto dell’ex cinema Ariston. Vedremo come andrà a finire.

    (Federico Tamburini)

  3. Largo alle idee!
    Apprezzo molto che venga dato valore alle idee. Per cui ritengo che il modo migliore di lasciare loro spazio sia bandire un concorso pubblico di idee, aperto a chiunque voglia partecipare. Era stato fatto a suo tempo per l’ecomostro di Felina 1. Invito l’Amministrazione comunale a farsi promotrice di un nuovo concorso per l’ecomostro 2, con pubblica esposizione dei progetti e convegno relativo, sul tema: “Il recupero ad usi sociali dei contenitori urbani dismessi”.

    (Commento firmato)

  4. Alice nel paese delle meraviglie? Non si meravigli!
    Se Tamburini ha ragione, la precisazione GIUNTA (pervenuta) da Bezzi mi pare essere più ATTACCO che DIFESA… Se Malvolti ha ragione, quella dei “progettini smarriti” parrebbe essere pratica recidiva… Se io ho ragione, la disponibilità dell’ex vice-sindaco ad incontrarsi PUBBLICAMENTE con “CHIUNQUE VOGLIA FARLO” era molto meno sentita quando, circa tre anni fa, proposta analoga, gli veniva avanzata PUBBLICAMENTE, sulla carta stampata, da un tecnico comunale CASTELNOVESE di cui si è molto parlato, di recente…

    (Umberto Gianferrari)

  5. Finalmente!
    Grazie a Bezzi per il suo intervento che ha fatto un po’ di chiarezza e ci ha fatti apparire un po’ meno bugiardi e visionari. Andiamo pure avanti con la progettazione del contenitore ma non sono d’accordo nel dire che non è importante “lo stabile che lo conterrà”. Per noi conta eccome e mi pare che la partecipazione all’assemblea del 9 lo abbia confermato.

    (Monica Belli)


  6. Bezzi come al solito è furbo ed ambiguo. Il progetto versione comitato lo conosceva solo lui. Abbiamo sentito tutta la giunta ed alcuni consiglieri della precedente Amministrazione pubblicamente con trasparenza dire che non sapevano nulla. Io credo a loro, se non altro anche perchè Bezzi al di là delle strumentalizzazioni del signor Tamburini e della signora Belli, che continua a contraddirsi, conferma che solo lui era al corrente del progetto Mattia, e dice di essere favorevole al progetto originale (spazio pubblico, residenziale, commerciale con farmacia ecc). Ci mancherebbe, lo aveva fatto lui, era stato lui, dice, a volere l’acquisto; poi ha trattato come se fosse suo l’eventuale progetto senza informare i suoi colleghi. Cosa voleva nascondere alla giunta o ai cittadini di Felina? Aspettiamo con fiducia e penso che questa Amministrazione e soprattutto il sindaco la meritino.

    (Commento firmato)


  7. Egregio “commento firmato”, forse dovrebbe rileggere con attenzione l’intervista dove Bezzi afferma testualmente: “Ho creduto molto in questa idea e dopo l’acquisto, IN GIUNTA (sindaco Marconi, vice Bezzi), si è ragionato su come utilizzare al meglio lo stabile ed HO AVUTO MANDATO di fare i
    passi necessari…”.
    Sono certo che lei conoscerà perfettamente il significato delle parole “ho avuto mandato”. Questa affermazione tanto chiara non può essere smentita nè da Lei nè da chiunque non fosse presente in giunta. Solo il sindaco Marconi, gli assessori Ruffini, Mola e Bertoncini erano presenti e da loro si aspetti la smentita e la conferma della sua cieca fiducia.

    (Federico Tamburini)