C’era una sedia vuota (come si vede dalla foto) stamane al convegno del PD sulla SS63 a Castelnovo ne’ Monti, era una sedia importante, quella su cui doveva sedere il Presidente della Regione Vasco Errani. Il Presidente non ha potuto partecipare per “impegni importanti” a Bologna, ma neanche l’assessore che avrebbe dovuto sostituirlo è poi arrivato.
A sottolineare l’importanza di questa assenza la senatrice Pignedoli, in finale di convegno, ha confermato la necessità di un incontro specifico con la Regione per verificarne l’interesse o meno al ruolo della SS63 come strada interregionale su cui valga la pena di investire risorse cospicue in accordo col Governo e la presidente della Provincia Masini ha insistito su tale ruolo e sulla necessita di un “patto politico” che coinvolga tutte le forze politiche, di Governo e non, capace di inserire la SS63 in un quadro di sviluppo del sistema di collegamenti dell’area padana con i mari Ligure e Tirreno.
Ma andiamo con ordine.
E’ stato Alessandro Govi, coordinatore PD Zona Montana e Sindaco di Busana, ad introdurre l’incontro sostenendo che la S.S. 63 non è un problema dei montanari, è una strada nazionale, sicuramente con una grande valenza interregionale, quale ponte di collegamento tra l’Emilia e la Toscana.
Sono anni che i governi di sinistra credono e lavorano per il miglioramento della S.S. 63, così come gli Enti Locali si sono sostituiti allo stato in interventi di ammodernamento e manutenzione.
Di fronte a questo i governi di centro-destra hanno annunciato più volte ma finanziato mai.
Gabriele Franzini, direttore Tg Reggio, ha poi coordinato la tavola rotonda alla quale hanno partecipato Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Graziano Del Rio Sindaco di Reggio Emilia, la senatrice Pd Leana Pignedoli e l’assessore Loris Rossetti della Provincia di Massa Carrara in sostituzione del Presidente.
La Presidente Masini ha subito affrontato il tema dei tempi lunghi di realizzazione – quando parliamo di Anas, parliamo di un soggetto che ha un funzionamento lentissimo, con graduatorie annuali che definiscono l’appaltabilità delle opere, la loro cantierabilità.
La Bocco-Canala rimasta in sospeso dagli anni ‘90, ha subito un percorso lunghissimo per essere inserita nella lista delle opere appaltabili, un risultato quello ottenuto oggi il cui merito va al lavoro di squadra tra amministratori locali e rappresentanti politici nazionali, come la senatrice Pignedoli.
La S.S. 63 è un’arteria vitale per la città di Reggio Emilia – ha affermato il Sindaco Del Rio intervenendo subito dopo la Presidente - perché la montagna è elemento di valorizzazione della città, abbiamo bisogno che tutti i territori crescano in sinergia. A Reggio in particolare stiamo lavorando per consentire un accesso ordinato alla città, stiamo rafforzando i nodi cruciali, ma dobbiamo confrontarci con la carenza di risorse che non ci consente di portare avanti opere come la variante Buracchione – Rivalta che richiedono stanziamenti importanti e che non possono essere a carico dei soli Enti Locali. Inoltre dobbiamo impedire che le poche risorse costringano a fare scelte privilegiando alcuni interventi piuttosto di altri. Penso anche io, come la Presidente Masini, che sia inderogabile una revisione dell’Anas – ha proseguito Del Rio – in un senso o nell’altro così come sarebbe utile consentire che almeno parte delle risorse che l’Emilia Romagna produce rimangano sul territorio.
Sul tema dei tempi lunghi è tornata anche la senatrice Pignedoli - i tempi lunghi sono dovuti sicuramente ai tempi burocratici, ma anche perché nei cinque anni, dal 2001 al 2006, di governo di centro-destra non è successo nulla. In questi anni sono emerse diverse priorità sulle quali gli Enti Locali hanno lavorato, si è arrivati al completamento della Bocco-Canala perché le opere vanno completate, ma siamo intervenuti anche sui “buchi neri” della S.S. 63. L’altro grande problema è non fermarsi alla costruzione delle grandi opere, ma arrivare ad una programmazione certa e annuale della manutenzione delle nostre strade. Certo è che in assenza di risorse ogni nostro grande progetto cade: ieri sera in Senato è stata approvata la finanziaria e la legge di bilancio. Sul capitolo di risorse destinato ad Anas per investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento delle infrastrutture, su una previsione di competenza di 1,2 miliardi di euro sono stati tagliati 1,2 miliardi di euro, tutti, e ancor più grave nella voce di cassa il taglio è stato di 705 milioni. Se i trasferimenti non esistono e le previsioni per il 2010 sono a zero dobbiamo davvero preoccuparci per il futuro.
Numerosi gli interventi seguiti alla tavola rotonda, tra gli intervenuti, diversi Sindaci, Marconi per Castelnovo ne’ Monti, Montemerli per Carpineti, Bigi per Vezzano sul Crostolo e Tagliavini per Quattro Castella. Tra gli intervenuti anche i rappresentanti del Comitato della SS63, e delle associazioni locali così come di rappresentanti locali della Lega Nord.
L’incontro è poi stato concluso dalla Presidente Masini e dalla senatrice Pignedoli. Abbiamo lavorato in questi anni in sinergia, abbiamo fatto progetti, abbiamo investito risorse, abbiamo ottenuto risultati concreti, ora chiediamo che i rappresentanti del governo ai diversi livelli prendano delle posizioni concrete, non si possono avere due facce, due linguaggi diversi, tra governo locale e governo nazionale - ha concluso la Pignedoli.
Come PD sui temi importanti come la viabilità, la comunicazione, l’agricoltura, siamo pronti a lavorare con le altre forze politiche.
Sottotitoli alla pag. 777
Vorrei soffermarmi sul SOTTOTITOLO: assente il titolare (presidente Errani) e anche “la riserva”… Ma i sottotitoli, si sa, sono per i non udenti… A quanto pare anche a Bologna… non c’è peggior sordo… Che sia il caso di inviare a Bologna un’altra carriola contenente, stavolta, certificati elettorali e/o tessere di partito? (NON Anas, il destinatario…). Troppe volte i politici “di rango” (ciò accade purtroppo anche nel centrodestra) annunciano la propria roboante presenza ma poi, all’ultimo secondo…
Vergogna!
(Umberto Gianferrari)
Giornata della SS 63
Complimenti, bella l’iniziativa di oggi. Oggi si è saputo chi veramente ha lavorato per questa strada. Bello anche perchè si è riconosciuto il ruolo del comitato della SS 63. Bene anche perchè si sono date le responsabilità che merita all’Anas. E’ vergognoso vedere che si muove ora a pulire il Ponte Rosso e solo quello dopo la mobilitazione dei cittadini. Per il resto non si fa nulla: guardate passando nella galleria lunga le cassette porta-estintori vuote. Vergogna, non meritiamo un ente così: bisogna chiederne la chiusura. Bene anche l’appello di lavorare assieme, partiti di governo e non, per portare a casa risultati per tutta la monatgna.
(Enrico Bini)
Niente di nuovo sotto il sole
Convegno a senso unico dove latita la Regione che ha sempre dimostrato un profondo disinteresse per l’Appennino reggiano salvo nei periodi pre-elettorali. Manca l’Anas, principale co-responsabile del degrado e dell’arretratezza della statale 63, mancano gli interlocutori politici di parte avversa per confutare le rivendicazioni ed i meriti che permettono ad Enrico Bini di capire oggi chi ha veramente lavorato per la SS 63. Buona la presenza del comitato SS 63, che porta la voce di chi la statale la usa veramente… Peccato che sul palco ad ascoltare ci fossero solo i politici in rappresentanza dei partiti che negli ultimi quindici anni e più hanno governato la montagna e la pianura e forse qualche responsabilità ce l’hanno. L’ultimo pensiero va alla presidente Masini, che prevede tempi funesti per il progetto che riguarda Castelnovo e cioè il tratto Croce-Tavernelle, mentre solleva ancora entusiasticamente l’ipotesi dell’opera faraonica del traforo verso la Toscana: spero che ci ripensi perchè lasciare che la SS 63 attraversi l’abitato di Castelnovo con tutti i problemi di traffico, sicurezza, inquinamento e via discorrendo non mi sembra che manifesti una lungimiranza politica legata alle reali priorità della montagna.
(Federico Tamburini)
Questione di voti
Guardiamo il lato positivo: si è cominciato a parlare di statale 63. Forse per tirare su qualche voto per un partito in declino, forse per farsi pubblicità in vista delle regionali, forse per dare addosso al governo, non so; ma almeno se ne è parlato.
Tutto il resto è lato negativo. Dalla desolante assenza di Errani (impegnato a Bologna in qualcosa di sicuramente più importante, ma spero che i montanari capiscano e gli tolgano la preferenza elettorale vista la considerazione che ha dell’Appennino reggiano) alla sterile discussione fino ad arrivare al tetro teatrino di polemiche finale. Nulla di nuovo e nulla di concreto nella discussione, a parte gli attacchi al governo e all’Anas. Gli attacchi al governo mi hanno fatto sovvenire un dubbio: come mai tante infrastrutture sono in costruzione in Lombardia e in Sicilia mentre qui nulla? Forse perchè il serbatoio di voti di questa magggioranza è là? Forse perchè la quasi totalità degli uomini di governo sono di queste regioni? La realtà è che ci dobbiamo accontentare di quello che ci danno… Abbiamo avuto un presidente del consiglio di Bebbio e ci sono arrivati, come dimostrato dal volantino distribuito al convegno, 60 milioni di euro in 2 legislature: veramente troppo poco.
Ora non ci lamentiamo se l’attuale esecutivo investe dove raccoglie i suoi voti…
(Alessio Zanni)
Qualche ulteriore intervento di sabato mattina
Vorrei riportare qualche intervento in più di sabato mattina a Castelnovo. Già all’inizio passavano le battute della Pignedoli e Delrio sui soldi finiti a Messina per il ponte con l’avallo della Lega ed il mancato federalismo sulla possibilità di trattenere le risorse sul territorio, unico modo per avere strade in tempi brevi. Nel mio intervento ho fatto notare che sarebbe stato meglio parlare delle strade di montagna, unendo le forze per ottenere ascolto da Roma, visto che neppure avendo avuto il presidente del consiglio delle nostre parti si sono potuti portare grandi risultati. Anche dalle dichiarazioni dell’assessore di Massa ne è uscito il convincimento che per ottenere finanziamenti dallo Stato serve costanza da parte degli amministratori locali, nell’andare a chiederli. Ho fatto presente a Delrio che quando la Lega chiedeva meno soldi al sud eravamo tacciati dalla sinistra di razzismo. E’ sorprendente vedere che ora siano più federalisti di noi e, per quanto riguarda l’appoggio di soldi al sud, ho ricordato la marea di euro da parte del governo Prodi nel tentativo di salvare il Banco di Napoli nel totale silenzio da parte di Delrio, compresi tutti gli amministratori reggiani. Prendiamo comunque atto in positivo del cambiamento. Ho rimarcato la mancanza, oltre ad Errani, della presentazione del piano territoriale provinciale sulla viabilità, da Castelnovo alla Toscana, fose volutamente omessa vista la mia convinzione che, se presentato ai montanari, avrebbe messo in evidenza la presa in giro per tutti noi, facendo il solo esempio della galleria che da Collagna sbucherebbe direttamente a Sassalbo, probabilmente seconda solo al traforo del monte Bianco, visto che tutti sappiamo che un progetto del genere non verrebbe finanziato da nessun governo; ho ribadito la mancanza di rispetto verso i residenti della montagna, visto che ci troviamo nel capoluogo. Un segnale chiaro che qualcosa non andava è dovuto anche dalla mancanza dei sindaci di Collagna e di Ligonchio. Speriamo comunque in un cambiamento di rotta, nell’unire le forze con meno menate politiche per aiutare la montagna, e chi la abita. Ultima nota penosa, la ola da stadio (Me-ssi-na, Me-ssi-na) da parte di Correggi nel tentativo di disturbare il mio intervento. Meglio soprassedere.
(Romano Albertini)
Gallerie
Sono andato quest’estate a fare un giro in Trentino. Estintori ogni 100 metri o meno, segnalazioni di lontananza dalle uscite, vie di fuga, illuminazione, pulizia. Credevo di essere in un altro mondo. Se guardo le “nostre gallerie” mi vien da piangere. Pensare a come siamo considerati dalla Provincia, dai comuni, dalla Regione e dall’Anas. Siamo proprio una nullità per loro. Mi fermo qui perchè diventerei troppo polemico. Mi basterebbe che i nostri sindaci si informassero della differenza di queste opere e poi fare un paragone, chiedersi cosa combina l’Anas. Forse i reggiani valgono meno dei trentini?… Sì.
(Leo)