Home Cronaca Insegnare mercè il Parco nazionale

Insegnare mercè il Parco nazionale

7
0

I dieci dirigenti scolastici hanno un'idea: attorno al Parco ci si può ritrovare, discutere e progettare il modo di fare insegnamento nelle scuole dell'Appennino. Scambio di idee e di metodologie di educazione, ma anche un momento per riflettere sulla didattica, per creare un collegamento tra le scuole presenti nel territorio del Parco e nelle aree vicine. Sono arrivati dalla Toscana, dal parmense e naturalmente dagli istituti della montagna reggiana, dieci dirigenti scolastici con alcuni insegnanti per partecipare la tavola rotonda Stili educativi e metodologie didattiche a confronto, che si è tenuto questa mattina alla sala consiliare del Comune di Castelnovo Monti in occasione della Settimana Unesco per l'educazione e lo sviluppo sostenibile.

L'iniziativa, organizzata dal Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano e dal Ccqs, Centro di coordinamento per la qualificazione scolastica, ha avuto come obiettivo quello di confrontare le esperienze educative delle scuole dell'Appennino, cercando di creare collegamenti e cooperazione tra gli istituti per una ricerca comune sui valori e le specificità del territorio dell'Appennino. "Il Parco ha avuto solo la funzione di gettare un seme, che è stato raccolto e sviluppato in modo eccellente dalle scuole - dice Fausto Giovanelli, presidente del Parco - Oggi abbiamo assistito a una discussione di alto livello, a un momento di scambio di professionalità che lavorano in stretto collegamento con il territorio, sviluppando modelli educativi virtuosi".

Tante sono le esperienze didattiche che sono state presentate dalle varie scuole presenti alla tavola rotonda. Come l'iniziativa Studenti-Tutor dell'Itsos "Gadda" di Langhirano, con sede distaccata a Fornovo o il progetto Galileo dell'istituto comprensivo di Piazza al Serchio in provincia di Lucca. "Un metodo che ha al centro il bambino e le sue capacità- spiega il dirigente scolastico Umberto Bertolini - Abbiamo potuto notare che la filosofia che sta dietro al nostro metodo è comune a quelli applicati in altre scuole. Sarebbe bello poter continuare la collaborazione con gli altri istituti". Gli alunni dell'istituto comprensivo di Villa Minozzo hanno sviluppato il concetto di cittadinanza attiva del Parco.

"Abbiamo cercato di sensibilizzare i ragazzi sulle ricchezza del territorio in cui vivono, impegnandoli in escursioni in montagna e nella riscoperta di borghi antichi - spiega Umberto Zobbi, direttore scolastico dell'istituto di Villa Minozzo - Conoscendo il territorio in cui vivono potranno confrontarsi meglio con le altre realtà e potranno aiutare a farlo conoscere ad altri". "La scuola ha il compito di aiutare gli studenti ad appropriarsi del Parco - continua Marianna Ferrari, insegnante dell'istituto Cattaneo di Castelnovo Monti - Abbiamo pensato quindi di orientare i nostri alunni verso modelli si sviluppo sostenibili, indirizzando le classi di geometra verso la bioarchitettura, quelle di Iti verso forme di energia rinnovabili e richiamando l'attenzione di quelli di Ragioneria sul bilancio sociale e ambientale". La tavola rotonda si è chiusa con la volontà da parte di tutti gli istituti che hanno partecipato di tenersi in contatto per condividere le esperienze e crescere assieme sulla base dei valori che arrivano da un territorio comune: l'Appennino.

"Quella di oggi è stata una base di partenza per l'interazione dei diversi istituti - conclude Mirca Gabrini, assessore alla scuola del Comune di Castelnovo Monti - Il Parco è un elemento unificatore che ha permesso di portare queste scuole intorno a un tavolo. Ora dobbiamo cogliere gli stimoli di questo primo incontro per costruire una rete di collaborazione basata sullo scambio di conoscenze ed esperienze, in stretto legame con il territorio".