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Fotovideo / La pioggia non ferma la manifestazione per la statale 63

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La pioggia e il freddo (c’è aria da neve, in Appennino) non fermano il “Comitato strada statale 63”. Infatti i box sono presenti, qualche striscione anche e la forza pubblica pure. Manca l’Anas, che in settimana si è fatta viva solo per impedire, per motivi burocratici, qualsiasi lavoro. Erano infatti in programma pulizie di cunette e tombini. Anche il tempo, però, ha voluto altrimenti. Roberto Malvolti, animatore del comitato, è ugualmente soddisfatto, tanto che lascia trapelare, pur senza specificare nulla, una ulteriore iniziativa già in cantiere: “Punteremo più in alto, la prossima volta: Roma”.

Intanto si trova circondato di amici e sostenitori, che appartengono a categorie politiche del tutto diverse; questo a dare chiaro segno che il problema – com’è ovvio – riguarda tutti, senza distinzione alcuna. “Siamo quasi a 5000 adesioni – afferma Malvolti – e speriamo presto di raddoppiare questo sostegno popolare”. Rilascia dichiarazioni alle telecamere di Rai 3 e di Telereggio. Questa presenza di organi d’informazione già di per sé può far decretare il successo della manifestazione, dato che “se ne parlerà”. Sappiamo bene tutti la differenza che fa la presenza di una telecamera che porterà le immagini ad una vasta platea: l’essere o non essere ascoltati. A Bologna, ad esempio, dove siede l’ing. Lelio Russo, capo compartimento Anas dell’Emilia-Romagna, col quale nei giorni scorsi il comitato aveva avuto scambi di corrispondenza. A lui sono dedicati alcuni messaggi stampati su locandine appese: lo si invita a prendere in mano carriola e badili, cioè quegli umili strumenti che, neppure di essi, è stato permesso l’uso per tirare fuori un po’ di melma dalle cunette intasate. Alcuni volontari fanno solo un piccolo “carotaggio” della sporcizia accumulatasi lungo i bordi della statale (e l’acqua che sta cadendo oggi fa vedere, in diretta, il risultato di tale situazione: cioè l’acqua che invade la carreggiata) e mostrano ai giornalisti presenti (tutti quelli delle maggiori testate locali) i risultati: terriccio, bottigliette di plastica, di tutto un po’…

All’ing. Russo – annuncia Malvolti – “domani spediremo la carriola che vedi là, appena acquistata. Scrivilo pure”.
Una dichiarazione rilasciata ai microfoni delle tv (Rai 3 Emilia-Romagna e Telereggio): "Ci chiediamo a cosa serva il compartimento Anas...".

“Perché manifestiamo? Per sollecitare le amministrazioni competenti ad intervenire con soluzioni efficaci per la messa in sicurezza dell’intero asse stradale tra Rivalta e il Cerreto, arteria fondamentale per la mobilità di migliaia di cittadini e per lo sviluppo economico di tutta la montagna. A questo siamo pervenuti dopo aver preso atto del perdurante stato di abbandono in cui da anni versa la statale; della sua pericolosità, documentata dalla allarmante frequenza di incidenti; dalla inefficacia e invasività degli interventi correttivi programmati dalla Provincia e dal Comune di Reggio”. Questo leggiamo in uno dei volantini che vengono distribuiti.

Cosa si chiede, precisamente? “Primo: interventi immediati di messa in sicurezza dei tratti dissestati. Secondo: interventi a breve termine (massimo tre anni): completamento del progetto avviato (inspiegabilmente congelato) e realizzazione della nuova variante alla SS 63 Puianello-Canali a destra del Crostolo, secondo il tracciato scelto a approvato dalla Provincia di Reggio Emilia con delibera 38 dell’aprile 1999 (dalle stesse amministrazioni definito ottimale per il territorio) e sospensione degli interventi-tampone allo studio (tratto Puianello-Forche e bretella di Rivalta), doppioni inutili e costosi. Terzo: salvaguardia e tutela del territorio e della salute: realizzazione di ogni interventi nel rispetto della salute pubblica, dell’ambiente e del nostro patrimonio paesaggistico, pesantemente violati in questi ultimi decenni".

Intanto si assiste ad una saldatura del comitato castelnovese con altri gruppi di cittadini della bassa collina e della pianura, come quelli di Quattro Castella e Rivalta, con obiettivi condivisi. Nonostante il maltempo sono infatti apprezzabilmente presenti stamattina un esponente di Puianello, Vittorio Malvezzi, e il presidente del Consiglio comunale castellese, Maurizio Gambarelli.

Diversi anche gli esponenti politici montani (anche se forse avrebbero potuto essere di più), come il sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Gian Luca Marconi, il consigliere Luigi Bizzarri; poi il consigliere Fabio Leoncelli di Busana e Marino Friggeri, esponente Udc in Comunità montana; e anche il presidente della Camera di commercio reggiana Enrico Bini.

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Immagini della manifestazione

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- Video: dichiarazione di Enrico Bini
- Video: dichiarazione di Fabio Leoncelli
- Video: dichiarazione di Marino Friggeri
- Video: dichiarazione di Giancarlo Grisanti
- Video: dichiarazione di Luigi Bizzarri
- Video: dichiarazione di Maurizio Gambarelli
- Video: dichiarazione di Roberto Malvolti 1
- Video: dichiarazione di Roberto Malvolti 2

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3 COMMENTS


  1. Questa mattina alle ore 9,30 il Comitato ed i simpatizzanti si sono ritrovati in località Ponte Rosso di Castelnovo ne’ Monti. Il tempo era inclemente, con pioggia battente; ma se da un lato ha danneggiato la manifestazione, dall’altro ha dato la possibilità alle tv ed i giornalisti accorsi di appurare che le nostre erano e sono rimostranze con fondamenta ciclopiche. I referenti del comitato, Roberto Malvolti, Vittorio Malvezzi e Sandro Benedetti, hanno rilasciato le interviste, sottolineando le problematiche INDEROGABILI in cui versa la strada statale 63. Sono stati apposti striscioni e manifesti, è stata mostrata alla stampa la carriola, il badile e la scopa che nei giorni prossimi saranno inviati all’Ing. Russo dell’Anas. Un solo rammarico, visti i 150 inviti spediti a mezzo mail a tutti i referenti politici, dal presidente Errani alla presidentessa Masini, alle giunte ed ai sindaci di tutti i comuni, da Reggio Emilia a Quattro Castella, Vezzano, Casina, Carpineti, Baiso, Ramiseto, Castelnovo ne’ Monti, Busana, Collagna, Villa Minozzo, Ligonchio. Ee non fosse che possiamo dare la colpa ALLA POSTA ELETTRONICA daremmo a tutti un 5 con rinvio a settembre. Un plauso e un 10 con lode al sindaco Marconi, all’assessore Mola, a Fabio Leoncelli, Maurizio Gambarelli, Marino Friggeri, Enrico Bini. Un grazie particolare al Questore di Reggio Emilia che ha permesso questa pacifica manifestazione, al Capitano dei Carabinieri Amoroso e a tutti i suoi uomini. Un saluto all’Ispettore di Polizia Rocchi che ci è venuto a trovare. Grazie, grazie, grazie a tutti i giornalisti e cameramen che hanno sfidato il tempo.
    Aspettando la risposta di Anas inerente la nostra richiesta di documentazione per avere il nulla osta per la pulizia delle CUNETTE E DEI TOMBINI della SS 63, salutiamo ed abbracciamo tutti i nostri sostenitori.
    Il nostro prossimo incontro sarà sabato 14 p.v. in occasione della manifestazione indetta dal Pd per la SS 63.

    (Roberto Malvolti)

  2. Vi seguo dall’Olanda
    Complimenti ai manifestanti sulla SS 63, condivido le sollecitazioni che fate, col cuore sono con voi, vi sto seguendo dall’Olanda. Sono al fianco del mio capogruppo Leoncelli di “Montagna alternativa”, che ha promesso di interpretare ed evidenziare le necessità della 63 in Consiglio comunale di Busana. Io le rappresenterò in Comunità montana di cui sono consigliere, del Pdl, in rappresentanza del comune stesso.

    (Bruno Tozzi)

  3. A proposito di Pd…
    Se non erro nei giorni scorsi si contestava, a Guastalla, la presenza di un gazebo-primarie Pd nella piazza del paese. Le forze dell’ordine provvedevano ad elevare contravvenzioni, impugnate poi nelle sedi competenti. Quanto accaduto ha notevolmente amplificato l’evento gazebo-primarie guastallese, del quale, altrimenti, nessuno avrebbe parlato.
    Stamani ero alla manifestazione e avrei voluto pulire col badile che mi ero portato la cunetta che deviava un torrente d’acqua sulla carreggiata (che accadrà col gelo?!) o raddrizzare quel cartello catarifrangente caduto a terra. Un referente del Comitato mi ha CALDAMENTE raccomandato di NON farlo, per non rischiare di compromettere l’immagine dello stesso. Ho desistito, limitandomi a raccogliere, con “Giungla”, i rifiuti al bordo della strada. Del mio gesto ero ovviamente pronto a rispondere personalmente, sia in sede civile che penale (non a caso mi ero portato l’avvocato al seguito…). Resto convinto che soltanto con segnali forti si possano combattere grandi battaglie. E solo con azioni eclatanti si possano portare alla ribalta (anche a livello nazionale) assurdità come quelle di Anas che non provvede alla manutenzione e, al contempo, “diffida” i cittadini dal farlo.
    Sbaglio o anche la presidente Masini si vanta (fa bene!) di provvedere alla sgangherata SS 63 con fondi PROVINCIALI mentre una strada STATALE dovrebbe attingere denari altrove? Anche la Provincia viene diffidata da Anas? Io sono dell’idea che una contravvenzione elevata ai manifestanti o un esposto delle forze dell’ordine avrebbe avuto una eco anche a livello nazionale, molto maggiore del gesto simbolico di una carriola inviata a Bologna. Ma questo è soltanto il mio modesto parere.

    (Umberto Gianferrari)