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“Variante Ponte Rosso: una delusione”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Ieri sera, 5 novembre, si è svolto il Consiglio comunale di Castelnovo ne' Monti. Al 3° punto dell'ordine del giorno c'era una mozione sulla famigerata “variante del Ponte Rosso”. Hanno parlato esponenti di tutti i gruppi consiliari, esponendo le loro idee; nonché il signor sindaco, facendo il punto della situazione e rispondendo alle domande (e alle provocazioni) dei consiglieri. Il risultato, a mio avviso, è stato deludente.

Ad oggi della variante abbiamo solo un progetto “definitivo”, che quindi nessuno può toccare (famosa edilizia partecipata) se non le sovrintendenze locali, che valuteranno la bozza in teoria entro fine mese. Di lì, sempre che il tutto verrà approvato senza alcuna modifica, si snoderà tutto l’iter burocratico (conosciamo i tempi della burocrazia) per portare questo progetto ad un bando, per portare il bando ad un appaltatore e dall’appaltatore ai tanto agognati lavori. E’ stato pronosticato (forse ottimisticamente) che nella prossima estate i lavori avranno il “via”, per poter sperare di guidare il prossimo inverno su un tracciato diverso da quello attuale. Sperom! Ma temo che ne riparleremo il prossimo novembre… Quali conseguenze trarre da questo bel racconto?

Io provo a tirare fuori le mie:
1- c’è stata la candida ammissione da parte del sindaco che l’evento mediatico di posa dei “paletti rossi e bianchi” di questa estate è stata una messa in scena pre-elettorale, chiamando come attenuante generica l’evangelico “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” riferito agli schieramenti politici;
2- il comune cittadino può visionare questo progetto? Non credo proprio, perché in questo modo nessuno può partecipare alla realizzazione di questa opera pubblica, in modo tale da impedire proteste o suggerimenti fastidiosi.
3- per rispondere all’assessore Ruffini, che ha accusato la minoranza di “gufare” contro questo progetto, credo che nessuno cerchi di ostacolare i lavori, che peraltro sono interamente in mano dell’Amministrazione, ma penso altresì che la cittadinanza si sia stufata delle frottole e delle false promesse (vedi Ariston di Felina) e voglia dei fatti concreti; le critiche sul procedere dei lavori è atto solo a non creare facili e dannose illusioni e di “stimolare” i governanti locali ad un celere e soddisfacente servizio.

Rimango dell’idea che la realizzazione della variante sia utile anche a lungo termine e apprezzo il lavoro di chi si sta impegnando per il suo compimento, perché “è meglio tardi che mai”. Però basta proclami e manifestazioni di facciata, per favore. Noi pendolari che percorriamo tutti i giorni il Ponte Rosso vorremmo meno promesse e più tratti decenti di strada.

(Alessio Zanni, [email protected])

6 COMMENTS

  1. Concordo con Alessio
    Io concordo interamente con il amico Alessio. Purtroppo ieri sera, per impegni universitari, non ho potuto partecipare al Consiglio comunale, ma da quello che mi è stato riportato è stata una brutta uscita da parte dell’Amministrazione. Le promesse fatte alle spalle della povera gente sono la cosa più vergognosa di questo mondo, che le facciano i politici di destra o quelli di sinistra. Speriamo davvero che quest’opera sia pronta tra un anno, ma ho forti dubbi.

    (Luca Malvolti)

  2. Punti di vista
    Il sindaco in Consiglio, rispondendo a una interpellanza, definisce le scadenze e il piano finanziario che gli enti locali, supplendo alle difficolta progettuali e di finanza dell’Anas, hanno approntato e che porterannno all’avvio dei lavori sul Ponte Rosso. Ad iniziare dalla conferenza dei servizi prevista per fine mese. Le opposizioni sollevano una serie di questioni (SE NON SI VENDE L’EX AGAC, SE L’APPALTO VA DESERTO, SE L’ACQUISIZIONE DELLE AREE PORRA’ DEI PROBLEMI, ETC. ETC.), peraltro legittime, che potrebbero mettere in crisi il percorso. Mi è scappata l’espressione gufare perchè è ormai da tanti anni che lavoriamo su questo progetto ed ora che è in dirittura di arrivo vorrei che andasse tutto liscio. Mi scuso per l’espressione, non penso che l’altra sera non abbiamo deluso nessuno; anzi, ora che i soldi ci sono, il tracciato anche, si tratta di andare avanti.
    Grazie.

    (Paolo Ruffini)

  3. Mozione
    L’oggetto preciso della mozione portata in Consiglio da “Persone e montagna” unitamente agli altri gruppi di opposizione consisteva nella richiesta di dare vita da parte dell’Amministrazione ad una iniziativa pubblica che definisse in modo univoco lo stato di fatto del progetto, i tempi di realizzazione e il piano finanziario dell’opera. La mozione, al termine del confronto dialettico tra maggioranza e minoranza, è stata portata a votazione ed è stata approvata con voto favorevole della maggioranza e di tutte le minoranze quindi, all’unanimità. Il sindaco pertanto ha impegnato l’Amministrazione nel realizzare l’iniziativa pubblica tra il 10 e il 15 dicembre 2009 successivamente alla conferenza dei servizi fissata per fine mese all’interno della quale deve transitare obbligatoriamente il progetto della variante. Rimaniamo quindi in attesa del comunicato che fisserà la data e la sede dell’iniziativa pubblica confermando all’assessore Ruffini che l’augurio di “Persone e montagna” e dei cittadini di Castelnovo è che la variante si faccia il più presto possibile e l’eventuale segnalazione di criticità deve essere letta nell’ottica di rimuovere per tempo qualsiasi elemento che possa rallentarne la realizzazione.

    (Federico Tamburini, “Persone e montagna”)


  4. Ho assistito al Consiglio comunale del 5 novembre e a proposito dell’o.d.g. sulla variante del Ponte Rosso devo fare i complimenti alle opposizioni per aver trovato una unità tra di loro su un punto così importante. Poi la dicussione ha deluso anche il sottoscritto, anche se per motivi molto diversi rispetto al commento di Alessio Zanni.
    Forse la parola “gufare” non è stata ben digerita da qualcuno ma, anche se Paolo Ruffini poteva trovare un altro termine, probabilmente è il termine che più dà il significato agli interventi della “famiglia Davoli”. Capisco che criticare l’Anas e il governo nazionale di destra non è facile, ma se si fa, e si farà, il Ponte Rosso, il merito sarà degli enti locali che da anni lavorano con convinzione e con risorse su questo progetto. Vorrei che anche le opposizioni, pur nella loro giusta autonomia di criticare l’Amministrazione sui paletti e su eventuali ostacoli, dessero un contributo per risolvere un problema che non è di destra o di sinistra, ma che serve a tutta la gente della montagna. Una occasione c’è già sabato 14 novembre nel convegno promosso dal PARTITO DEMOCRATICO sulla S.S. 63 al Teatro Bismantova, al quale siete tutti invitati.

    (Walter Davoli, segretario Pd Castelnovo ne’ Monti)