Il primo agosto del 2005 rimarrà nella memoria. Finito di lavorare Lee Seung Seop fece un salto all’Internet café. Viveva a Seul in Korea. Cinquanta ore dopo il riparatore di caldaie di 28 anni ebbe un arresto cardiaco. Aveva fatto una baldoria di gioco su Internet senza mai fermarsi né per mangiare nè per dormire.
La sua morte ha attivato la ricerca sul problema della dipendenza da Internet in Corea. Si stima oggi che il 4% dei bambini abbia questo disturbo. Le stime per la Cina sono considerevolmente più alte, circa il 15% sarebbe caduto nella dipendenza.
Quanto sia la prevalenza di questo problema tra i bambini italiani non è conosciuto: è un fenomeno ancora piuttosto nuovo. Anche gli adulti possono diventare dipendenti da Internet: negli Stati Uniti una ricerca svolta su un campione selezionato casualmente ha concluso che più di 1 adulto ogni 8 va considerato dipendente da Internet.
Tutte queste stime vanno essere interpretate con una certa cautela poichè attualmente non vi è ancora una vera e propria diagnosi psicopatologica di dipendenza da Internet, anche se è in corso la sua immissione nel prossimo Manuale Diagnostico e Statistico, DSM V°. Rimane che sempre più genitori chiedono consiglio su cosa fare coi propri figli che passano ore chiusi di fronte allo schermo del pc.