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Domenica 8 novembre tutti in strada. Con pale ed escavatore

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CASTELNOVO NE’ MONTI – (3 ottobre 2009) – Bel colpo per il Comitato strada statale 63. E’ riuscito in men che non si dica a ottenere un permesso insolito (autorizzazione dell’Anas a operare per la pulizia di una propria arteria) e ad organizzare una appuntamento ancora più insolito (la manifestazione coinvolgerà attivamente volontari che hanno già dato adesione).

“Invitiamo tutta la cittadinanza – spiega in una nota il Comitato - domenica 8 novembre alle ore 9,30 in località Ponte Rosso di Castelnovo ne’ Monti in occasione della manifestazione ‘Puliamo le cunette ed i tombini della strada statale 63’”.

Una giornata che probabilmente passerà alla storia di questa martoriata arteria, se è vero che “sono state invitate le tv e tutte le testate giornalistiche, una grande occasione per far sentire la nostra voce”.

* * *

Su Redacon, a poco più di 2 mesi dalla nascita del comitato, il punto della situazione.

“L’idea è nata da un comune cittadino – risponde Roberto Malvolti – e a oggi abbiamo raggiunto oltre 4000 contatti”.

Soddisfatti?
“Sì, perché siamo riusciti a far sentire la nostra presenza e la nostra protesta persino al presidente nazionale dell’Anas che si è disturbato a risponderci a mezzo stampa”.

Quindi?
“Abbiamo personalmente incontrato, esternando il nostro disagio ‘viario’ le forze politiche di governo e d’opposizione. Siamo stati presenti a tutte le riunioni dove si parlava di viabilità. Siamo stati contattati personalmente da un funzionario Anas, in un incontro molto proficuo e cordiale. Abbiamo stretto una collaborazione con altri due comitati già costituiti, gli amici del Crostolo e di Rivalta, abbiamo dialogato con il comitato Alta Val Secchia”.

E siete pure on line.

“Sì. Abbiamo Realizzato grazie all’amico Paolo un bellissimo sito dedicato alla strada statale 63: l'indirizzo è www.stradastatale63.it e comprende anche un blog (siamo su Facebook); e intendiamo dialogare con le persone”.

Obiettivi a breve?
“Potremmo scrivere molto ancora, però ci preme ribadire una cosa, nella speranza che entri nel cuore di tutti i montanari: fino ad oggi abbiamo dedicato il nostro tempo ed anche un po’ dei nostri soldi a tutti, a tutti noi montanari, senza tenere conto del colore e del credo politico, perché la strada è di tutti non ha colore né partito. Ebbene, ora chiediamo anche ad altre persone di farci sentire il proprio calore e farci capire che abbiamo fatto bene a sacrificare qualcosa di nostro per la strada statale 63. Ora la palla è in mano di chi ci legge: vi aspettiamo numerosi alla manifestazione”.

Avete avuto già adesioni?

“Sì. E ringraziamo anticipatamente tutti i nostri amici che ci metteranno a disposizione i mini escavatori, le terne, i trattori che saranno utilizzati per la pulizia, ringraziamo le forze dell’ordine e l’Anas che ha autorizzato la manifestazione”.

7 COMMENTS


  1. Grande iniziativa del comitato, faccio i miei complimenti a Roberto Malvolti per aver riunito così tanta gente per una cosa che riguarda tutta la comunità. Malvolti è stato bravo soprattutto perché ha tenuto lontano la politica: infatti da troppo tempo si giocava allo scaricabarile.

    (Luca Malvolti)

  2. Ringraziamento
    Perchè ringraziate l’Anas? Tutto questo è frutto delle sue inefficienze e ritardi nel programmare una corretta manutenzione. Un’altra nota rispetto a come si muove questo ente: avete visto l’impresa che ha vinto i ripristini dopo il bocco? L’attrezzatura che usa e come opera? Non è il caso di smettere con gare al massimo ribasso? Non è il caso di far lavorare imprese locali? Le righe non le fanno di solito in questo periodo ma di solito in primavera quando non servono più.
    Io ci sarò, domenica, ma cominciamo a chiedere risposte adeguate alle esigenze dei montanari e di quanti usano questa importante arteria.
    A domenica.

    (Enrico Bini)

  3. Bini: bene, bravo, bis!
    Bini ha ragione: perchè ringraziare Anas? Perchè permettere ai cittadini di occuparsi delle sue inadempienze? Quale onore! Come se una colf andasse a casa di qualcuno a fare le faccende gratis eppoi salutasse ringraziando! Preferirei fare il contrario: ringraziare Anas quando si occuperà di quei lavori di manutenzione dei quali, domenica, ci occuperemo noi…

    (Umberto Gianferrari)

  4. Grazie
    Grazie di cuore, ci inchiniamo dinnanzi a quasi le 5000 persone che hanno firmato, inviato email ed adesioni. Ci inchiniamo davanti alle oltre 10000 persone che hanno letto i servizi di @CRedacon#C e avuto accesso al nostro sito (www.stradastatale63.it). Grazie a tutti i montanari, ai viandanti che giornalmente percorrono la SS 63 e ci supportano. Grazie a tutta quella stampa e tv che ci hanno dato visibilità. Grazie a tutti i motoclub che hanno inserito nel loro sito la nostra e vostra manifestazione dell’8 novembre. Grazie a tutti voi, ma un grazie grande grande a TUTTI coloro che saranno presenti, con la pioggia o con la neve, alle ore 9,30. Ci permetterete un grazie a tutti noi, ed in particolare a Roberto, che con grande tenacia porta avanti questo nostro sogno!!!
    Una strada bella e sicura.

    (Il Comitato strada statale 63)

  5. Sogno infranto anzitempo?
    Propongo alla redazione di riportare la notizia in prima pagina, come a volte, in casi rari, è accaduto in passato. Ho fatto un balzo sulla sedia proprio ora, durante la cena, all’udire che Anas nega l’autorizzazione alla manifestazione! Ho capito bene? In quel caso le considerazioni di Bini e mie in merito ai ringraziamenti diverrebbero pura e semplice… aria fritta! Io in ogni caso sono pronto ad andare comunque!

    (Umberto Gianferrari)

  6. A proposito di Anas
    Non avevo dubbi che sarebbe finita così miseramente la disponibilità di Anas a collaborare. Comunque domani dobbiamo andare lo stesso per far sentire la presenza della gente. La mia non è una questione personale verso i dirigenti di quell’ente. Ma il problema è la sua struttura. Vorrei toccare alcuni punti per portare un esempio chiaro di come opera. I lavori che sono stati appaltati ora sono stati assegnati con un ribasso del 30,5% su prezzi già bassi e vinti da un impresa che al momento della partenza dei lavori non aveva nemmeno i cartelli segnaletici stradali. Vorrei sapere se i controlli sulla sicurezza sul lavoro vengono fatti come per gli altri cantieri (me lo auguro). Se guardate come stanno rifacendo il muro prima della Bettola conto di come si muovono una bella colata di cemento che copre il muro a sassi senza pensare minimamente a recuperare il muro esistente, più giù è caduto un altro pezzo di muro e al posto del muro sono stati messi due guard rail in cemento. Qua e là per il tracciato negli anni sono stati costruiti depositi di sale senza preoccuparsi dell’impatto che questi avevano sull’ambiente. Le case cantoniere sono state negli anni ristrutturate poi lasciate in abbandono. Le cunette sono tutte piene e non permettono il corretto deflusso delle acque. Gli sfalci dell’erba e il taglio dei rami non vengono fatti e se vengono fatti li fanno in autunno. La segnaletica orizzontale la fanno a primavera quando non serve più. Il sale viene portato in grandi quantità sempre a primavera così diventa bello duro per l’inverno successivo. Ecco, questa è l’Anas: ci serve cosi? Perchè l’Anas non deve sottostare alle regole ambientali e urbanistiche come tutti gli altri enti e cittadini?
    Grazie.

    (Enrico Bini)