Riceviamo e pubblichiamo.
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Sul nostro crinale è arrivata l’ora di parlare seriamente di energia alternativa tramite l’eolico. Leggendo della bolletta non pagata per gli impianti sportivi del Cerreto, vorrei collegarmi ad un argomento di cui mi sto interessando da tempo, cioè gli impianti di energia alternativa.
Da anni speravo di vedere i sindaci della montagna proporre, come nel caso del Cerreto, impianti di energia di tipo eolico, vista la naturale predisposizione del territorio, che porterebbe alla totale indipendenza e non solo, se consideriamo che in molte zone simili alle nostre questi impianti, oltre al risparmio energetico ed un minor inquinamento, portano anche guadagno, immettendo nella rete nazionale l’energia in eccedenza.
Ci sarebbero poi da sfatare le dichiarazioni di questo o di quell’esperto, secondo cui l’eolico non conviene. Documenti alla mano, un palo eolico sistemato ovviamente nel luogo adatto, tramite i dovuti calcoli, si paga da solo nel giro di 6-7 anni ed ha una durata di almeno 25 anni. Tutto questo, anche a nome di consiglieri d’opposizione, come nel caso del comune di Ramiseto: che ci sia un interesse maggiore da parte degli enti pubblici su questi temi, avendo noi la fortuna di possedere una delle poche ricchezze che la montagna ci concede, vale a dire il vento.
Dobbiamo guardare i paesi europei all’avanguardia in questo settore per capire che le dichiarazioni contrarie possono essere spesso faziose, vista la percentuale sulle bollette incassate dai vari enti, in cui si scontrano con l’indipendenza creata tramite l’uso di energie alternative. Ed per questo che assistiamo alla messa in opera di molti cantieri, ad esempio lungo i fiumi, dai soli gestori addetti alla vendita di energia pubblica.
Invito dunque gli amministratori della montagna, viste le cifre investite negli anni precedenti da comuni e Provincia per sostenere il turismo e non solo, ad avere più coraggio nell’investire sull’energia pulita, con capitali che portano guadagni certi, contribuendo così a migliorare l’ambiente.
(Romano Albertini, consigliere provinciale Lega Nord)
Ma qual è la scelta?
D’accordo con lei, in generale, sull’energia pulita. Mi sorprendo quindi della scelta, a mio parere “retrograda” per via dei problemi collegati che comporta (mi riferisco allo smaltimento delle scorie e al sempre possibile “incidente”, che nel caso di una centrale nucleare sappiamo cosa significa), del governo in materia, che torna alla carica con l’atomo nonostante sia già agli atti un referendum contrario (a che servono dunque i referendum?…a nulla… tanto per dire cosa conta il popolo quando @Cnon#C torna comodo… ma qui parliamo d’altro).
Al governo c’è anche il suo partito, la Lega Nord. Sbagliano i suoi dirigenti o è lei che è poco “allineato”? Senza alcun intento ironico. E’ una domanda – che dal caso particolare estendo a quello più generale – che mi pongo.
Grazie per l’eventuale riscontro.
(Commento firmato)
Energia cercasi
Tema di estrema attualità per i motivi che tutti conosciamo. Dove la troviamo?
NUCLEARE: da bocciare a tutti i costi, e non per ideologia politica ma per scelta tecnica, per i seguienti motivi: sicurezza ancora insufficiente; smaltimento scorie senza soluzione apprezzabile; costi troppo elevati; tempi biblici per la costruzione; reperibilità combustibile (anche l’uranio, come il petrolio, è già al limite come approvvigionamento e andrà piano piano ad esaurirsi);
EOLICO: valido nelle zone dove c’è continuità nel vento e per stabilire questo servono almento due anni di monitoraggio sperando che i test siano validi; completamente inadeguato nelle zone come le nostre dove il vento non è costante e, a fronte di giornate con ventilazione eccessiva, si susseguono periodi di calma piatta;
FOTOVOLTAICO: al momento, tra le soluzioni papabili, è quello più attuabile: l’insolazione è più o meno costante e anche i costi, fino ad un anno fa eccessivi, stanno diventando interessanti (-35% su moduli di primario fornitore);
RISPARMIO ENERGETICO: ecco la vera fonte alternativa. Senza parlare dei riparmi domestici per illuminazione, elettrodomestici, ecc., un esempio valutabile da tutti: gallerie della SS63: una buona manutenzione gestendo le apparecchiature che già esistono (spesa zero) regolando la luce in funzione della luce esterna consentirebbe un risparmio di oltre il 50% (risparmio notevole e più comfort per gli automobilisti che non sarebbero più abbagliati).
Questo potrebbe essere un piccolo segnale di buongoverno obbligando chi ha l’onere della manutenzione a fare il suo dovere: ripeto, costo zero e risparmio notevole. Energia risparmiata equivale ad energia prodotta.
Distinti saluti.
(Enzo Fiorini)
Voglio chiarire che non sono mai stato d’accordo sul nucleare. Il fatto che lo proponga il mio governo non mi vieta di pensarla diversamente. Noi come Lega abbiamo sempre avuto una certa repellenza per i progetti che fanno girare troppi soldi, come vedo discutibile anche l’alta velocità. So che molti diranno che ci siamo noi al governo, ma posso rispondere che quando i cittadini ci daranno il 51% al posto del 10 le cose cambieranno di certo, ed i sindaci della Lega lo stanno dimostrando.
Detto questo, vorrei obiettare a chi parla della scarsa validità dell’eolico: ripeto, meglio documentarsi senza seguire troppo certi esperti. Un esempio lo troviamo a Pietravolta di Frassinoro. Dopo il primo palo ne hanno impiantato un secondo, non credo che si divertano a buttare i soldi, quei pali producono guadagni anche se funzionano un terzo dell’anno. Insisto, serve più coraggio e meno politica, visto che anche Enìa non punta al nucleare ma preferisce vendere per Enel e non vedere troppa indipendenza nel produrre energia dai privati. Gli affari non hanno colore politico.
(Romano Albertini)
Bravo Romano
Carissimo Romano, almeno ogni tanto ci troviamo d’accordo. Dopo la viabilità ora l’energia!!! Che bello, questa è la dimostrazione che l’ideologia politica a volte vien dopo al bene comune. Mi permetto di fare un intervento su questo argomento in quanto oltre alla passione ho “documentabile” un bel corso di ore ed ore sulle energie rinnovabili.
Dopo la premessa veniamo al sodo:
1) investire nel solare oltre al meno inquinamento è anche remunerativo, basta informarsi! Le banche finanziano al 100% senza garanzie, vogliono solo in pagamento del CONTO ENERGIA su CC della banca stessa;
2) l’energia EOLICA è meno remunerativa ma sempre interessante! Anche qua le banche sono lì che aspettano i clienti; e sul fatto che il nostro territorio non è idoneo avrei qualcosa da dire, con dati certi alla mano!!!
L’unica cosa che inquina e non è adatta al nostro tempo è l’immobilismo e il non sentire il bisogno di cambiare e di sperimentare nuove tecnologie, questo è il dramma. La benzina ad 1,324 € è un problema, i ghiacci che si sciolgono sono un problema, ma anche gli ambienti pubblici e le case private a 23 gradi sono un problema, o non credete?
Grazie come sempre.
(Roberto Malvolti)
Assolutamento d’accordo con Albertini
Sono assolutamente d’accordo con la proposta di Albertini. E’ da un anno che sto facendo le rilevazioni del vento nella mia abitazione e a breve monterò un mini eolico che potrà produrre energia. Secondo me sarebbe molto meglio investire ed aiutare le singole famiglie incentivando tanti “mini impianti eolici” piuttosto che grandi impianti.
Saluti.
(Mattia Rontevroli)
Un consiglio
In Svezia sono avanti anni luce rispetto a noi per quel che riguarda le fonti di energia alternative. Pensate che nelle palestre, cyclette, tapiroulan, ecc. sono collegati ad un converter e producono energia. Un viaggio nei paesi nordici per imparare nuove forme di risparmio energetico è consigliato a tutti i politici.
(Mattia Rontevroli)
Un po’ più di dati
Il 30% di utilizzo è già un risultato notevole quando la media è circa il 20/22% per cui il costo puro dell’energia risulta vantaggioso rispetto al fotovoltaico. Dove sono allora i problemi?
1) Sperimentazione di 24 mesi con impianto reale (torre alta 40/80m) da posizionarsi in zona idonea (vicino alla strada? in zona difficilmente accessibile?: se il test va bene ok si lascia l’installazione; se il test è negativo spese enormi per l’installazione e successiva rimozione);
2) trasporto energia: con il fotovoltaico l’energia viene prodotta dove serve e vicino alle linee elettriche esistenti; con l’eolico è necessario costruire una centrale vicino alle torri e costruire le linee elettriche di collegamento a quelle esistenti, oltre alla strada di accesso: da valutare se la zona è facilmente accessibile, se le linee elettriche sono vicine, se il terreno è idoneo a sopportare il peso le sollecitazioni di un carico così importante;
3) smaltimento dopo… 20 anni?… di una torre enorme, di pale enormi ecc. ecc.;
4) assistenza: non è assurdo pensare che nel corso di 20 anni una minima manutenzione oppure qualche intervento di assistenza per guasto, messa a punto, ecc. si rendano necessarie: i costi per assistenza su un fotovoltaico sono completamente diversi rispetto ad una torre eolica; il tutto aggravato se l’intervento deve essere eseguito in periodo invernale.
Non è una cosa di semplice valutazione, per cui: sì ad una analisi attenta, no a facili conclusioni o facili entusiasmi.
Cordiali saluti.
(Enzo Fiorini)