Home Cultura Si è concluso il primo corso tenuto dal maestro presepista di Gazzano,...

Si è concluso il primo corso tenuto dal maestro presepista di Gazzano, Antonio Pigozzi

219
2

Si è concluso il primo corso “Come costruire un presepio” tenuto da Antonio Pigozzi e promosso dal Comune di Castelnovo ne’ Monti.

Il celebre ed apprezzato maestro presepista di Gazzano ha messo a disposizione le proprie conoscenze al folto pubblico che ha partecipato al corso, in due lezioni di 4 ore ciascuna, iniziato lo scorso sabato. Ben 27 gli iscritti, alcuni provenienti da Reggio Emilia e da Correggio, che hanno seguito con molto interesse le accurate spiegazioni per realizzare un “presepio popolare”.

Ricordiamo che il presepio popolare ambienta la Natività, o scene ad essa connesse, nei luoghi di origine dell’autore; molto diffuso, oltre che in Italia, in Spagna, Germania, Austria e nei paesi balcanici.

Il corso era stato presentato sabato 24 ottobre da Paolo Ielli che si è detto molto soddisfatto per l’adesione dei presenti e grato al maestro Pigozzi per la disponibilità che auspica sia solo l’inizio di una proficua e duratura collaborazione. “Mi aspettavo un pubblico di insegnanti, che poi avrebbero portato le conoscenze acquisite nelle scuole, invece, con sorpresa e soddisfazione, l’adesione è stata eterogenea, molte donne ma anche uomini e giovani.”

Antonio Pigozzi è stato affiancato da due collaboratori: Antonio Floris “Antonio2”, 33enne di Volciano (Brescia), pittore-decoratore, sposato e padre di una bimba di 7 anni che già lo segue con passione nella realizzazione dei presepi; Giacomo Scuri, pensionato di Ponteranica (Bergamo) segretario della sezione di Bergamo dell’Associazione Amici del Presepio.

PresepeSotto le mani esperte di Pigozzi e dei suoi collaboratori hanno preso vita facciate di case in sasso, arricchite da balconcini e pietre angolari, grotte e montagne innevate nate da sugheri mirabilmente valorizzati, travi, piccoli coppi e piagne per le coperture… un “piccolo mondo antico” che prende forma da materiali tecnici quali polistirolo e polistirene o naturali, come appunto sughero e balsa. Con pochi gesti ecco comparire portoncini, casette e mobili che passati di mano in mano tra gli “aspiranti presepisti” hanno suscitato ammirazione e meraviglia.

La scagliola è l’elemento principe per la costruzione del presepio e attraverso un particolare accorgimento è possibile plasmarla anche dopo molto tempo. Materiali “poveri” quindi, ma che tramite le mani esperte di questi artisti danno vita ad ambientazioni tanto suggestive quanto accurate.

La ricerca è importantissima – affermano i presepisti – consigliamo di fotografare gli scorci che vi interessano per realizzare scene verosimili e diverse tra loro; in questo modo si evita di fare sempre lo stesso tipo di muro o di finestra. Inoltre non bisogna essere gelosi delle proprie conoscenze ma è necessario condividerle con gli altri appassionati che contribuiscono, attraverso scambi d’opinione e suggerimenti, alla crescita personale”.

Antonio2 esorta a non scoraggiarsi di fronte ai primi lavori che magari non rispecchieranno le aspettative di chi si accinge a quest’arte: “I primi li ho presi a martellate, poi hanno cominciato a piacermi; Pigozzi non lo dice ma i suoi primi lavori sono finiti in discarica”.

Ma che fine fanno tutte le scene, i diorami che questi appassionati realizzano nel corso degli anni?, “In giro per l’Italia con mostre e scambi tra le sezioni dell’Associazione Amici del Presepio, alcuni forse li rivedremo tra anni”.

Fondamentale è anche la conoscenza della prospettiva per dare verosimiglianza al paesaggio e a questo proposito Pier Luigi Bombelli ne ha tenuto una breve lezione, nella seconda giornata del corso, illustrando compiutamente anche la tecnica pittorica utilizzata per mettere in risalto i particolari di un presepio.
Bombelli, 42enne di Sergnano, frazione di Crema, da 25 anni appassionato di presepio e da 20 amico di Pigozzi, nella vita è un informatico, strano connubio tra l’esasperazione della tecnologia e la massima ricercatezza dell’artigianato. Nell’ambito dell’Associazione Amici del Presepio ricopre l’incarico di consigliere nazionale e di responsabile delle quasi 70 sezioni disseminate per il nostro Paese. La passione per il presepio gli è nata fin da bambino, facendolo in casa con i mezzi che tutti conoscono: lo specchio per l’acqua, le statuine rotte in lontananza…

“Il presepio è un atto di fede in quanto rappresentazione sacra, ma ora riveste anche un significato interreligioso, dal momento che varie religioni riconoscono il presepio come parte della propria religione. I non credenti invece vedono nel presepio un messaggio di pace”.

Dopo una breve introduzione alla prospettiva ha fatto una sintesi della storia del presepio, storia non nota ai più e che ha catturato l’attenzione dei presenti con dovizia di particolari ed una esposizione esaustiva ed accattivante.

Interessantissimo apprendere come realizzare piante ed arbusti, neve e fiori, attraverso la manipolazione di materiali poveri e l’assemblaggio di elementi naturali ed artificiali.

Una carrellata di diapositive, che mostravano alcune tra le più prestigiose realizzazioni di Antonio Pigozzi da Gazzano, hanno concluso il corso lasciando gli astanti ammutoliti ed estatici di fronte a tanta maestria ma, soprattutto, con la sensazione di essere presenti agli eventi rappresentati.
Un applauso, sgorgato spontaneo, ha decretato il successo del primo corso per presepisti confermando, qualora fosse necessario, che in Pigozzi alberga uno dei maggiori talenti internazionali e un docente generoso, oltre che competente.

Al termine del corso forse gli allievi non saranno in grado di riprodurre un presepio con la perizia degli insegnanti, ma certamente avranno la capacità di capire come sono stati realizzati la prossima volta che li vedranno esposti.
Sapere che un coppo è in polistirene o che una montagna è di sughero, “conoscere il trucco”, non toglie nulla alla magia che si apre davanti agli occhi di chi ammira e che si ritrova immerso nella scena che rappresenta la Natività e dalla cui commovente poesia è pervaso.

Il prossimo appuntamento con Antonio Pigozzi e gli “Amici del Presepio” è per il 6 dicembre a Gazzano, quando sarà inaugurato il secondo piano del locale “Museo del presepio”.
Presenti, oltre a Pigozzi, opere di Floris e Bombelli.

* * *

Vedi il sito di "Amici del presepio"

2 COMMENTS

  1. Complimenti e grazie
    Complimenti all’Amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti e a Paolo Ielli per la bella e prestigiosa iniziativa di altissimo livello didattico e culturale. Ad Antonio Pigozzi e all’Associazione italiana “Amici del Presepio” un ringraziamento profondo e sincero. Attraverso la loro arte e grazie al loro impegno, nella realizzazione e nella diffusione del presepe popolare, si contribuisce alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’identità storica, paesaggistica, culturale e religiosa della nostra montagna.
    Credo poi che la bellezza e l’incanto dei nostri antichi borghi, in scagliola o in pietra viva, siano un’inequivocabile richiamo per la qualità della vita in Appennino. Umile e nascosta potenza del Presepe che tramanda nel tempo la storia della nostra Salvezza.

    (Ubaldo Montruccoli)