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Il giudice gli dà ragione

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Il giudice gli ha dato ragione. Passano tre anni ed Enzo Piccinni, dipendente del Comune di Castelnovo ne' Monti che si è trovato al centro di una querelle col proprio datore di lavoro, si vede riconosciuta "l'illegittimità" - come si legge nella sentenza emessa ieri dal Tribunale del lavoro di Reggio Emilia - "della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per un periodo di mesi due".

Il magistrato, Francesco Parisoli, scrive inoltre: "Si condanna il Comune di Castelnovo ne' Monti, nella persona del sindaco pro tempore, a pagare al ricorrente importo pari a due mesi di retribuzione, comprese le trattenute fiscali ed al netto di quelle previdenziali, da versarsi separatamente, maggiorato di interessi legali e di rivalutazione monetaria con decorrenza dalla scadenza delle singole mensilità fino al saldo. Si condanna il medesimo resistente a rifondere al ricorrente le spese di lite che liquida in euro 2.500,00 per competenze ed onorari, oltre al rimborso delle spese generali, Iva e Cpa come per legge".

L'interessato, interpellato, si limita a far notare come all'epoca dagli uffici comunali si fosse parlato del provvedimento deciso nei suoi confronti come di "atto dovuto".

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LA RISPOSTA

In merito alla sentenza depositata questa mattina sul procedimento che vedeva opposti il Geometra Enzo Piccinni e l’Amministrazione comunale, prendiamo atto della decisione, della quale peraltro non sono ancora note le motivazioni. In ogni caso il ricorso era riferito esclusivamente al provvedimento disciplinare irrogato, e il pronunciamento del giudice dispone esclusivamente l’annullamento della sanzione e la corresponsione delle somme trattenute nel periodo di sospensione, oltre al rimborso delle spese legali. Ci riserviamo la proposizione di appello una volta presa visione delle motivazioni della sentenza, ritenendo peraltro, sulla base delle considerazioni sviluppate nel corso del procedimento amministrativo e in sede giudiziale, che vi siano ampi spazi per una revisione della decisione del Giudice. Infine si ribadisce che da parte dell’Amministrazione non c’è mai stato e non c’è tuttora alcun intento persecutorio nei confronti di Enzo Piccinni.

(L’Amministrazione comunale di Castelnovo ne' Monti)

9 COMMENTS

  1. Dura lex… sed lex!
    Garantista da sempre, aspetto le sentenze definitive… Ma dedico al geom. Piccinni, che si è aggiudicato la “prima ripresa”, il commento che scrissi qui, su @CRedacon#C, nel lontano 2006.
    “Bisturi, non penne – Caro Enzo, compagno di scuola. Abbiamo letto di Te e dell’Assessore. Per noi cittadini profani è difficile dire dove stia la verità, che sappiamo essere il più delle volte non tutta da una sola parte. Mi ha molto colpito la Tua replica, molto precisa e puntuale. Pare scritta non a tratti di penna ma con incisioni di bisturi…

    (Umberto Gianferrari)

    [07-08-2006, 16:00 ]”

    (Umberto Gianferrari)


  2. Conosco di persona Enzo Piccinni e sono contento che abbia vinto questa causa perché è una persona preparata e molto competente che si impegna per il nostro comune. La politica deve rimanere fuori dagli edifici pubblici, sia che governi la sinistra sia che governi la destra.
    Sono contento per te, Enzo.
    Giustizia fatta.

    (Luca Malvolti)

  3. Complimenti
    Mi congratulo vivamente con Piccinni, finalmente la giustizia, che fa acqua da tutte le parti, stavolta ha dimostrato serietà, senso di responsabilità e ha “dato a Cesare quello che è di Cesare”. Ci sono voluti tre lunghi anni, ma il risultato ripaga sicuramente della lunga attesa, per un avvenimento assurdo e paradossale accaduto alcuni anni fa.

    (Commento firmato)

  4. Risposta dovuta?
    L’Amministrazione risponde (?) alla notizia dove si comunica che il giudice ha considerato ILLEGITTIMA la procedura di sospensione del dipentente comunale, considerata invece come “atto dovuto” dal sindaco in carica (anche all’epoca del provvedimento). Non si capisce come mai, ora, l’Amministrazione dica che nom c’è nessun atto persecutorio (ma chi l’ha mai detto). Però ci mette la pulce nell’orecchio, considerando l’intenzione di andare in appello e lo spostamento di Piccinni, dopo la sospensione, in un nuovo ufficio e in una nuova mansione, alquanto anomala, considerando il PARERE SFAVOREVOLE di Cgil, Cisl e Uil e dello stesso dipendente.

    (Ines Bernardi, moglie)

  5. Politica DENTRO, non FUORI!
    Non sono d’accordo con Luca. Alle elezioni amministrative si presentano diverse liste (quasi tutte, anche se cammuffate, più o meno riferibili a schieramenti e coalizioni nazionali). Chi vince governa e amministra; chi perde fa, o dovrebbe fare, opposizione. Quindi anche un Municipio ritengo sia habitat proprio anche della politica. Chi ha vinto però (si chiami Marconi o Berlusconi o Pincopallino) non deve pensare che, sulla scorta del risultato ottenuto dalle urne, tutto gli è possibile e tutto gli è concesso. Ma questo i politici “di razza” lo sanno di già!
    Neppure concordo sul “GIUSTIZIA FATTA”. Ritengo che giustizia sia fatta veramente SOLTANTO DA UNA SENTENZA DEFINITIVA. Pure io, sia chiaro, mi sono complimentato con Enzo per questo primo “ROUND” che si è aggiudicato! (io e nessun altro, nel 2006, scriveva qui commenti a suo favore…)!
    Di certo vincere una battaglia è bello; bellissimo! Ma vincere la guerra è altro! Vincere il Gran Premio di Montecarlo di Formula 1 è bello, bellissimo! Ma vincere il mondiale piloti è altro! Ecc… ecc…
    Poi, per carità, ci può anche stare che Luca ed io si faccia il tifo per lo stesso pilota! Ne riparleremo dopo l’ultimo sventolio dell’ultima bandiera a scacchi!

    (Umberto Gianferrari)


  6. Complimenti, Enzo!! Mi auguro che l’Amministrazione non proceda all’appello e ti chieda scusa, sbagliare è umano. Troppo spesso l’Amministrazione ricorre agli avvocati (tanto li paghiamo noi) anzichè cercare il dialogo con i propri dipendenti e cittadini.

    (Paolo Fabbiani)

  7. Politica fuori e basta
    Io penso che un dipendente pubblico debba essere giudicato sulla base del suo operato e delle sue competenze e che in uno Stato democratico non si possa allontanare un dipendente semplicemente perché ha una visione politica diversa dalla mia. Il sindaco, così come il dipendente sul luogo di lavoro, deve pensare al servizio pubblico, al bene dei cittadini. Fuori possono tranquillamente accendersi grandi dibattiti, ma all’interno di un ente importante come il comune non può (purtroppo non è così) entrare la politica.

    (Luca Malvolti)

  8. Allibito
    Unitamente ai vivi complimenti ad Enzo per la sua battaglia, rimango allibito per la risposta completamente fuori luogo dell’Ammministrazione comunale. Non dovrebbe essere che chi sbaglia paga e si vergogna del proprio errore, magari chiedendo scusa?

    (Alessio Zanni)

  9. Caro Renè…
    Caro Renè… sono Stranger… e ho avuto modo di ricevere “buone nuove” sulla vicenda che Ti ha coinvolto. Nella speranza che i Tuoi “sebedei” siano rimasti integri nonostante le circostanze sofferte… mi auguro vivamente che Tu riesca ad esercitare i Tuoi sacrosanti diritti deputati al riconoscimento di situazioni pubbliche e private difficili da esprimere se non vissute peronalmente… Per cui in bocca al lupo!!! Dal Tuo amico Stranger (quello che gira sempre in moto). Ciao.

    (Stranger)