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Un’ambulanza donata alla Croce Verde di Castelnovo ne’ Monti

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Novità per la Croce Verde di Castelnovo ne’ Monti, è arrivata la nuova ambulanza Victor 70, ultimo mezzo uscito dall'allestitore EDM di Forlì.
E’ stata interamente donata da una persona con il cuore d'oro, ma che non desidera apparire nominalmente, e che anche attraverso il nostro sito il presidente Iacopo Fiorentini e gli associati tutti desiderano ringraziare:

“Questa donazione rappresenta un grande passo avanti per l’associazione del capoluogo montano perchè permette di avere un quarto veicolo disponibile tutti i giorni per le esigenze del servizio.

Su questa ambulanza sono installati un nuovo defibrillatore semiautomatico ed un monitor multiparametrico che e' stato possibile acquistare con il ricavato delle feste fatte quest'estate, un ringraziamento particolare, quindi, è rivolto ai sostenitori e in particolare alla Pro Loco di Felina.

Ultimo acquisto, ma non ultimo per importanza è lo "scoiattolo", una sedia portantina molto particolare, perchè dotata di cingoli a scorrimento controllato in grado di trasportare le persone in totale sicurezza e di scendere le scale senza sforzi.

Entro la fine dell'anno sarà inaugurato un nuovo mezzo disabili per il trasporto carrozzine, inoltre è iniziata la lotteria dell'associazione presso i negozi di Castelnovo ne’ Monti ove sarà possibile acquistare i biglietti per sostenere il nostro operato.”

Un’associazione, quindi, in continua crescita grazie soprattutto al sostegno di quanti si rendono conto dell’importanza vitale che il suo operato riveste.

18 COMMENTS

  1. Volontariato
    Colgo l’occasione della presentazione della nuova ambulanza in dotazione alla Croce Verde di Castelnovo ne’ Monti per una piccola considerazione.
    Mi rivolgo alle persone, giovani e meno giovani, che giornalmente prestano servizio sulle ambulanze: come mai non si vedono volontari nelle case di riposo a dare da mangiare o fare compagnia alle persone anziane? Faccio volontariato in piscina con persone disabili da qualche anno ma non mi è mai capitato che qualche “volontario“ mi abbia interpellato per collaborare. Quando il lavoro me lo permette vado a Bologna ad assistere una persona affetta da sclerosi multipla. Anche questo è volontariato, ma un volontariato dove non si usano sirene, non si indossano divise fluorescenti e non si guidano automezzi colorati. Qualcuno può considerare queste parole come una polemica, invece vorrei che chi si appresta a fare volontariato in ambulanza si chiedesse: esiste solo questo tipo di volontariato o ci sono altri modi per aiutare gli altri?
    Se si vuole veramente aiutare gli altri ci sono tanti modi e tante possibilità, senza per forza andare in Africa o guidare degli automezzi che sembrano astronavi suonando sirene. Sono disponibile a ogni tipo di confronto.

    (Roberto Zappaterra, [email protected], 3397094523)

  2. Volontariato
    Caro Zappa, ti rispondiamo da amici vista la nostra collaborazione e conoscenza da ormai qualche anno, lo metto subito in chiaro. Non considero la tua una polemica, ma mi sembra però giusto replicarti. Perchè invece che “sminuire” l’operato di altri non ti limiti a proporre la tua forma di volontariato nelle sedi e con i mezzi opportuni? Noi e tutti gli altri che fanno volontariato in “Africa, con le sirene o con le divise fluorescenti” siamo persone parte di associazioni che svolgono determinati compiti e svolgono determinate mansioni altrettanto indispensabili nelle loro realtà; noi tutti lavoriamo e dedichiamo molto tempo libero a disposizione per l’associazione a cui siamo iscritti, quindi non si può pretendere che le stesse persone vadano a svolgere attività in altre realtà dove sicuramente c’è bisogno. Questo però dobbiamo ricordarci che è una scelta del singolo e non aggiudicabile all’associazione.
    Domanda che ti poniamo: come penseresti di sopperire alle esigenze di emergenza del territorio richiesto dall’Ausl senza i volontari con divise fluorescenti e sirene? Visto che a livello provinciale svolgono il 95% dell’emergenza urgenza? Perchè con alcune parole devi sminuire l’operato di ragazzi e adulti che adoperano le loro giornate per fare i volontari invece di andare al bar? E’ meglio una forma di volontariato rispetto ad un’altra? Secondo me volontariato è abbastanza, basta farlo in qualsiasi sede e sotto qualsiasi tetto. Ti potremo fare una proposta, vista la nostra posizione: siamo volontari, proviamo a creare una sorta di collaborazione, proviamo a scambiarci i ruoli, proviamo ad integrare varie realtà, potrebbe essere un’idea di crescita sia nostra come Croce Verde sia vostra come aiuto disabili in piscina. Un’idea molto interessante per la crescita sia come persone che come volontari.
    Spero ci sia la possibilità di collaborazione reale e che quanto scritto qui sopra nel tuo commento non sia solo una piccola stilettata inopportuna limitata a sè. Grazie mille delle considerazioni, reputiamo molto importante le critiche costruttive di persone che conoscono la realtà del volontariato, che possono andare a migliorare noi stessi come persone e come associazioni.
    Un saluto e un grazie, pronti a qualsiasi tipo di confronto.

    (Iacopo Fiorentini, presidente Croce Verde Castelnovo ne’ Monti e Consiglio direttivo, [email protected], 3271610236)

  3. Volontariato: che non diventi esibizionismo
    Ciao, la mia non voleva essere nè una offesa a chi fa volontariato in ambulanza nè una stilettata; e non voglio sminuire nessuno. Solo che a volte mi chiedo come mai ci sono un sacco di volontari per fare servizio sulle ambulanze e non se ne vedono ad esempio col grembiule della AVO in ospedale a dare da mangiare ai malati. Quando sono arrivato a Castelnovo mi sembra di ricordare che la collaborazione c’era e sono sempre stato disponibile a insegnare quel poco che ho imparato in 15 anni di volontariato sulle ambulanze a Bologna. Mi risulta che nelle scuole sia stata fatta pubblicità al volontariato con i disabili e non solo in piscina, ma chissà perchè nessuno si è mai interessato seriamente alla cosa. Sicuramente il volontariato è una parte importante della società in cui viviamo e non c’è una forma di volontariato meglio di un’altra, ma attenzione che da volontariato non diventi puro esibizionismo. Per questo dico: quando si decide di fare volontariato chiedersi il perchè lo si vuole fare. Vogliamo collaborare? Quando aprirà la piscina se ci sarà la possibilità riprenderò a fare attività con i disabili; in quel caso sarò disponibilissimo a insegnare quel poco che so (e comunque ci vuole veramente poco) per far sì che un disabile, sia fisico che psichico, possa passare un’ora in maniera diversa. Basta aver voglia di farlo. Come sempre disponibile al confronto.

    (Roberto Zappaterra, [email protected], 3397094523)


  4. Leggendo l’articolo e sopratutto i commenti a seguito, sento il bisogno, non come membro del direttivo della Croce Verde ma come cittadino e volontario, di precisare alcune cose in merito.
    Nel nostro comune, seppur piccolo rispetto ad altre realtà, contiamo più di 70 associazioni di volontariato che svolgono quotidianamente il loro importantissimo lavoro, ognuna con i propri obiettivi e le proprie peculiarità. Tra queste la Croce Verde si occupa di emergenza ma non solo. Trasporti, dialisi, dimissioni e visite sono all’ordine del giorno, per cui i volontari con divise fluorescenti (così definiti poco sopra), non sempre (e per fortuna) usano sirene e lampeggianti, ma si adoperano per aiutare chi, per svariati motivi, non può accedere all’ospedale in modo autonomo. Ritengo che ognuno sia libero di scegliere dove e in che modo fare il volontario, l’importante è farlo, e ribadisco: se nel nostro comune esistono così tante associazioni è perche molte persone hanno fatto questa scelta.
    Ingenuamente pensavo che la presentazione di un nuovo mezzo di soccorso fosse motivo di orgoglio non solo per noi ma per tutti i cittadini; leggendo alcuni commenti devo ricredermi… Pazienza, in fondo il mondo è bello perchè vario!!!!
    Un saluto a tutti.

    (Andrea Agostini)


  5. Zappaterra… ti stai tirando per l’ennesima volta la “zappa” sui piedi… Guarda che se vuoi dare una mano alla casa della carità di Cagnola ti prendono volentieri… E’ molto facile predicare bene ma razzolare male; questo te lo dico perchè siamo amici e mi dispiace che ti fai dell’autolesionismo.

    (Gabriele Colombani)

  6. Realtà o finzione…
    In una realtà come Castelnovo ne’ Monti personalmente mi stupisco che ci sia così poca adesione, in proporzione alla popolazione, nei confronti del volontariato. L’ospedale a portata di mano induce spesso a credere di essere al sicuro da ogni malanno e quindi di poter andare in pronto soccorso con le proprie gambe… Me lo auguro davvero per tutti. Grazie dell’attenzione.

    (Vincenzo Bracco)

  7. Volontariato
    Sono completamente d’accordo con Zappaterra. Naturalmente non si può fare di ogni erba un fascio, come si suol dire… Ma credo che questo tipo di servizio debba essere svolto da persone preparate e non improvvisate come a volte accade… e lo spirito non deve essere quello del fascino della divisa o della sirena ma quello di donare un po’ di tempo a chi ne ha bisogno, cosa che non si può certo dire sia presente in tutti i volontari della Croce Verde…
    Inoltre, come cittadina, sinceramente al pensiero che sentendomi male venga possa essere soccorsa da ragazzi inesperti mi fa un po’ paura… Non credo che il breve corso di preparazione che viene svolto sia sufficiente per garantire una adeguata professionalità.

    (Silvana Aguzzoli)

  8. Volontariato, bella parola
    Il vocabolario alla parola “volontariato” recita: l’insieme delle attività svolte gratuitamente e volontariamente da privati cittadini in opere di assistenza o comunque di pubblica utilità.
    Cioè: “volontariamente” si può spendere parte del proprio tempo e delle proprie capacità in tutto quello che ognuno di noi sente più vicino a sè stesso, che più gli piace o che ritiene di riuscire a fare meglio, a favore di chi ne ha bisogno.
    Ritengo che tutto possa essere utile e ben accetto.
    Credo sarebbe molto più apprezzabile ringraziare sentitamente quell’anonimo cittadino che ha voluto “volontariamente” mettere a disposizione della comunità un’altra ambulanza.

    (Alma Zanni)

  9. Volontariato
    Secondo me è stato un po’ travisato il motivo della mia osservazione.
    1) Scrivendo “colgo l’occasione…” non intendevo rivolgermi ai volontari della Croce Verde ma al volontariato in generale; è sicuramente lodevole che ci siano persone che dedicano il loro tempo agli altri, trasporto dializzati, dimissioni, ecc., però viene da chiedersi il perchè alcuni gruppi di volontariato sono alla continua ricerca di persone e altre no e casualmente quelli no indossano delle divise;
    2) sicuramente ognuno è libero di fare volontariato dove meglio crede e dove pensa di essere più utile;
    3) probabilmente, come dice Gabriele, mi sono tirato la zappa sui piedi, ma non credo di predicare bene e razzolare male; faccio piscina con i disabili e quando mi dicevi di lasciar perdere perchè tanto non viene nessuno io ho continuato anche solo per una persona e i risultati anche se pochi li ho avuti; per quanto riguarda la casa di carità di Cagnola può darsi che un giorno ci andrò, adesso ogni tanto vado all’RSA i Ronchi;
    4) la mia voleva solo essere una sorta di domanda che ogni persona che decide di fare del volontariato dovrebbe farsi e cioè: “Perchè lo faccio?“; e se la risposta è: “Per aiutare gli altri” bene, ammirevole; però teniamo presente che non c’è solo l’ambulanza;
    5) per ciò che scrive il sig. Agostini avrei una piccola obiezione al riguardo ma così come per il commento della sig.ra Aguzzoli questa non mi sembra la sede adatta per approfondire.
    Detto ciò sono disponibilissimo a cambiare idea, se lo ritengo necessario, e aperto al confronto.

    (Roberto Zappaterra)


  10. I numeri della Croce Verde.
    Anno 2009, fino al 31/10/2009:
    – servizi disabili: 517
    – servizi sangue: 231
    – servizi emergenza: 921
    – servizi trasporti ordinari: 1562
    – servizi radioterapia: 105
    totale anno: 3126.
    Km percorsi: 146000 circa.
    Composizione volontari: su circa 100 volontari la composizione è:
    9 infermieri professionali
    2 medici
    56 persone certificate BLS-D
    2 sstruttori protezione civile
    1 uditore PHTLS
    5 persone certificate PBLS.
    Tutto questo va moltiplicato per le realtà che abbiamo in montagna, che sono: Busana, Casina, Toano, Vetto, Baiso, Carpineti, Villa Minozzo.
    Un servizio come questo garantito da professionisti si ha presente cosa verrebbe a costare?
    In quanto al corso invito la Sig.ra a partecipare e a verificare di sua persona come è strutturato. Ricordo sempre alla Sig.ra Aguzzoli che sua figlia ha fatto la volontaria per anni nella Croce Verde: dovrebbe saper cosa vuole dire battersi tutti i giorni per migliorare e per affinare le tecniche di soccorso e crescere.

    (Un volontario)

  11. Sono… basito
    Il commento della sig.ra Silvana Aguzzoli mi lascia veramente basito… Parlo qua come cittadino e non come volontario della Croce Verde… Penso che la sig.ra non sappia che se non ci fossero dei “ragazzini impreparati” a soccorerla lei rimmarrebbe senza soccorso; e farebbe meglio a ringraziarli perchè se nel tempo libero invece di andare al bar o dove meglio credono si occupano eventualmente della sua salute e di quella dei suoi cari mi sembra cosa encomiabile, e, come dice benissimo la carissima Alma, farebbe meglio a ringraziare anche chi spontaneamente e con un cuore grandissimo fornisce i mezzi perchè ciò sia possibile…
    Ringrazio per lo spazio concessomi, invitando se possibile a riflettere o ad informarsi prima di sputar sentenze, grazie.

    (Andrea Zini)

  12. Chiudo la diatriba…
    Carissimo Zappa, se non avessimo bisogno di volontari non faremmo certo due corsi all’anno… E con questo da parte mia ritengo chiusa la stucchevole diatriba che hai messo in piedi…
    Un caro saluto a te e a tutti quelli che sono intervenuti…

    (Andrea Zini)

  13. Replica
    Intanto invito il volontario che mi conosce, visto che parla di mia figlia, a firmarsi… Inoltre sottolineo che la premessa al mio commento era “non bisogna fare di ogni erba un fascio”, quindi non voleva dire che non ci sono persone preparate ma che ci sono alcune persone POCO preparate. Volevo inoltre sottolineare al Sig. Zini che come cittadina “pagante tasse” credo di avere il diritto di essere assistita in caso di bisogno da persone qualificate quali infermieri, medici o personale preparato in modo idoneo. Se ho scritto questo, caro sig. VOLONTARIO, è perchè purtroppo ho visto coi miei occhi persone che con tanta buona volontà hanno soccorso pazienti in modo non corretto; quindi credo che pur essendo apprezzabile che si faccia volontariato anzichè stare al bar, lo si faccia secondo le proprie competenze.

    (Silvana Aguzzoli)

  14. Polemica sterile
    Con quali competenze mi chiedo lei abbia valutato che gli interventi non erano corretti? Non dipende dalla Croce Verde il fatto di fare emergenza nè tanto meno da tutte le pubbliche nella provincia di Reggio e di quasi tutta italia; è lo Stato che non avendo i fondi necessari per pagare i professionisti utilizza le associazioni di volontariato con volontari formati e certificati dal 118 che svolgono tutti i servizi nell’articolo sopracitato. Se valuta i numeri dei servizi come pensa che lo Stato possa finanziarli tutti in tutta Italia?
    Grazie comunque dei consigli, tutto questo ci aiuterà a migliorare.

    (Gabriele Tacconi, volontario)

    NB – Secondo me lei vive nel paese dei balocchi. Lo Stato non ha soldi, come si può pensare che venga tutto svolto da professionisti; provi ad andare a vivere in America poi se ne accorgerà. O eventualmente faccia un’interpellanza al presidente della Repubblica per far sì che cambino le cose.

  15. Confronto
    Non ci sembra corretto fare questi discorsi in codesta sede. Il direttivo se le interessa è disposto ad un confronto personale in qualsiasi momento. Attendiamo fiduciosi un suo riscontro e speriamo che tutto quello scritto non sia fomentato da rancori passati.
    Saluti.

    (Direttivo Croce Verde Castelnovo ne’ Monti)

  16. Riflessione
    E’ gratificante leggere quanto scritto da ognuno di voi, forse però abbiamo perso il senso della realtà. Mi sembra che si stia sparando sulla Croce Rossa (vecchia frase usata per lo più a Milano…). Già, Milano, città che mi ha dato i natali, che mi ha dato la possibilità di fare volontariato negli orfanotrofi e nell’associazione alcolisti anonimi… Non riesco a trattenere una riflessione: siamo tutti membri di una comunità che e mio parere è quanto di più bello possa volere un essere umano. Vi sembro patetica? E chissenefrega. Mi sono trasferita per convinzione. LIETA di essere nel gruppo di volontariato che ho scelto. Un grazie al nostro presidente per la dedizione e la “freschezza” con le quali ci dirige. Un ultimo pensiero: vengono criticati solo i grandi…

    (Paola Vergnaghi)

  17. Pagante tasse
    Gent.ma sig.ra Aguzzoli, se paga le tasse chieda allora al governo perchè taglia i fondi all’Anpas per il servizio civile nazionale e chieda anche, tanto che c’è, quanto si risparmia affidando il servizio d’emergenza ai volontari, che in quanto tali non percepiscono nulla e fanno del loro meglio per aiutare gli altri e che per tutto ringraziamento si vedono attaccati dalle persone come lei… La saluto e, come ho scritto nel precedente commento, da parte mia ritengo chiusa la spiacevole e stucchevole diatriba.

    (Andrea Zini)

  18. Domanda
    Signora Aguzzoli, quali sarebbero le scorrettezze che ha visto con i suoi occhi fatte dalle persone che con tanta buona volontà hanno soccorso alcuni pazienti? Lei è medico o infermiere professionale per poter giudicare l’operato di persone che sono state formate da personale qualificato per svolgere questo tipo di interventi? Sono 15 anni che svolgo servizio sulle ambulanze e, mi creda, per adesso non ho ancora accoppato nessuno, anche perchè le competenze dei volontari sono limitate ma fondamentali per il primo soccorso o trattamento del paziente per qualsiasi tipo di evento, per cui il suo “poco preparate” non sta nè in cielo nè in terra. Concludo informandola che la formazione dei volontari è stabilita dall’Ausl con norme, criteri e accreditamenti ben precisi e non dalle singole associazioni più o meno allo sbaraglio come può sembrarle.
    Cordiali saluti.

    (Antonio Angelici)

    —–

    @CCrediamo che la discussione rischi di andare un po’ oltre le intenzioni di chi ha suscitato il dibattito, per cui forse è opportuno che, ringraziando tutti gli intervenuti, ci fermiamo qui.

    (red)#C