CASTELNOVO MONTI (18 ottobre 2009) – Più azzurra che mai, da Bologna sino a Parma. Tutto è pronto per la sfida. I caseifici hanno scelto i loro 42 campioni migliori e si preparano a partecipare alla VI edizione delle Olimpiadi dei Formaggi di Montagna a Saignelégier in Svizzera. “Abbiamo 550 rivali agguerriti ma il nostro prodotto è di primissima qualità, possiamo puntare in alto – dice Gabriele Arlotti trainer della Nazionale del Parmigiano Reggiano – Ogni edizione ci ha visto premiati, siamo sicuri che anche quest’anno torneremo vincitori”. E con un formaggio di qualità come il Parmigiano Reggiano è facile sperare di raggiungere anche la medaglia più ambita, quella d’oro. “Un bel regalo per festeggiare gli 850 anni del formadio in questo anno di celebrazioni”, continua Arlotti. La sfida può cominciare. Alla sede del Consorzio Formaggi Parmigiano-Reggiano si sono radunati 13 caseifici dell’Appennino emiliano con i loro 42 campioni di formaggio che arrivano da Bologna, Reggio, Modena e Parma, in rappresentanza di 350 aziende agricole capaci di produrre 650.000 quintali di latte, che verranno trasformati in ottimo Parmigiano Reggiano.
Partiranno da Bologna, il Caseificio Fior di Latte (Gaggio Montano); da Modena il Caseificio Casola di Montefiorino, la Cooperativa casearia San Lorenzo (Prignano sulla Secchia) e la Cooperativa caseraria Val del Dolo (Frassinoro); da Parma, la Latteria Val d'Enza (Palanzano) e il Caseificio Val Parmossa (Tizzano Val Parma); da Reggio Emilia, il Caseificio del Parco (Ramiseto), il Caseificio Cavola (Toano), la Latteria di Selvapiana (Canossa), la Latteria Tabiano e la Latteria San Giovanni di Querciola (Viano), l’Azienda Agricola Fiori (Vetto d’Enza), la Latteria San Pietro (Valestra di Carpineti) e la Latteria Minozzo (Villa Minozzo).
“Le Olimpiade dei Formaggi sono un’importante vetrina per sottolineare le qualità del Parmigiano Reggiano e farle conoscere nel mondo – spiega Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano – In una competizione di questo tipo vengono sottolineate le proprietà nutrizionali e la qualità di un prodotto che si dimostra idoneo per l’alimentazione di tutte le fasce d’età”. E proprio in quest’anno, di “otto secoli e mezzo dalla nascita del formadio” la Nazionale punterà molto sulla tradizione: previsti al villaggio olimpico la cottura a fuoco tradizionale e una sfilata del corteo storico di Canossa. Ma anche qualità. “Il Parmigiano Reggiano è fatto con latte crudo e viene realizzato in modo completamente naturale – continua Alai – E’ così che offriamo al consumatore un alimento in cui possono convivere salubrità e qualità, sicurezza alimentare e una grande ricchezza organolettica: un esempio emblematico dell’eccellenza casearia”.
“L’obiettivo – aggiunge Loretta Domenichini a nome della Nazionale del Parmigiano Reggiano – aggiornare il medagliere con altri premi, nelle categorie più ambite, quelle per i formaggi più difficili da fare, a lunga stagionatura e a pasta dura ed extradura. Ricordando che due anni fa la Nazionale del Parmigiano Reggiano si aggiudicò anche il premio Buonitalia come Miglior formaggio italiano d’esportazione”.
A Saignelégier, l’appuntamento è per il 22 – 25 ottobre 2009. La missione della Nazionale del Parmigiano Reggiano, che opera all’interno del Consorzio Conva, è patrocinata e sostenuta da: Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, Regione Emilia-Romagna, Province di Reggio Emilia, Bologna, Parma e Modena, Comunità Montane Appennino Reggiano, Alta e Media Valle del Reno, del Frignano, Valli del Taro e del Ceno, Unione dei Comuni Parma Est, Comune di Castelnovo Monti (dove ha sede la Nazionale – Consorzio Conva), Unione dei comuni montani valli Dolo, Dragone e Secchia, Unione Terre di Castelli, Confcooperative Reggio Emilia, Legacoop Reggio Emilia, Caseus Montanus (centro internazionale per la salvaguardia dei formaggi). Partner tecnici sono l’Istituto Alberghiero e della Ristorazione “A. Motti” e il Salumificio Pavesi.