"Un gruppo di cittadini di Villa Minozzo ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione sulla situzione di trascuratezza in cui versa la strada provinciale 9, strada che da Felina porta ai confini del territorio provinciale dopo l'abitato di Civago", scrivono i consiglieri comunali di Villa della lista "Bene comune". "Tale sensibilizzazione ha avuto una forte presa popolare, tanto che in poche settimane sono state raccolte più di 500 firme di cittadini, turisti e lavoratori. A fronte di tutto ciò il gruppo consiliare di minoranza 'Bene comune-Pd' ha presentato un ordine del giorno affinchè il Consiglio comunale si impegni al riguardo".
Di seguito la proposta.
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IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO:
- le strade provinciali che attraversano il Comune di Villa Minozzo (ovvero la SP9, la SP 8, la SP 59) sono ancora oggi sviluppate sugli stessi tracciati della loro costruzione, risalente in media a più di cinquanta anni fa, pur essendo nel corso dei decenni considerevolmente cambiati i numeri e la qualità dei mezzi circolanti insieme alle esigenze di mobilità dei cittadini e delle imprese;
- su queste arterie, che interessano anche altri comuni quali Castelnovo ne' Monti, Toano, Ligonchio e che sono le uniche vie da cui si accede al Comune di Villa Minozzo lungo le direttrici nord-sud ed est-ovest, a causa delle ristrette sezioni stradali, per le molte curve a stretto raggio ed i ponti su cui l’incrocio di due mezzi comporta l’arresto del movimento, la percorribilità si svolge con notevole difficoltà, scarsa sicurezza e lunghi tempi di percorrenza;
- a ciò si aggiunge, negli ultimi anni, una riduzione evidente delle manutenzioni ordinarie, e quindi, per esempio, del rinnovo della pavimentazione bituminosa e della segnaletica orizzontale;
- tutto ciò, oltre ad aggravare il disagio dei cittadini che quotidianamente si servono delle strade, riduce ulteriormente i livelli di sicurezza soprattutto nella stagione invernale;
- tale situazione è stata recentemente ed ancora una volte riportata in grande evidenza da una petizione popolare, sottoscritta da circa 500 CITTADINI, che denunciano il degrado della SP9 e chiedono immediati e decisi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
CONSIDERATO:
la pista Gatta–Pianello che, dal momento della sua apertura al traffico, si è dimostrata di grande utilità per tutti i cittadini delle frazioni interessate oltre che per il flusso turistico, oggi deve essere consolidata ed opportunamente qualificata; ad essa è opportuno sia conferito a tutti gli effetti lo status di strada provinciale e conseguentemente deve essere approntato uno specifico programma di manutenzione e consolidamento, con affiancamento di apposito percorso turistico-sportivo;
Tutto ciò premesso i sottoscritti consiglieri comunali del gruppo “Bene comune–PD” chiedono che il tema di grandissima importanza per un comune così vasto come Villa Minozzo venga sottoposto all’esame ed al voto del Consiglio comunale allo scopo di conseguire un’espressione condivisa sui seguenti temi ed obiettivi, sui quali coinvolgere unitariamente la Provincia di Reggio Emilia:
a. il Comune si impegni con una azione costante e con tutta la collaborazione possibile affinché la Provincia, titolare della viabilità in questione, vari ed attui un programma di valenza almeno triennale per la messa in sicurezza delle strade attraverso allargamenti di sezioni, rettifiche di tracciato nei punti critici, mantenimento in buono stato di efficienza della pavimentazione, sistemazione delle barriere, segnaletica orizzontale e verticale;
b. il Comune si impegni per conseguire il riconoscimento ufficiale della Gatta-Pianello come strada provinciale ed ottenga dalla Provincia, anche attraverso una modifica della convenzione specifica che regola i rapporti tra le istituzioni relativamente a tale arteria, un piano triennale per il suo miglioramento e consolidamento come quello precedentemente citato.
(Fabio Gigli, Sergio Pensieri, Juri Govi, Paolo Bargiacchi)
Sulla strada di DAMASCO
Finalmente si chiede che la strada fondovalle GATTA–PIANELLO diventi strada provinciale. Mi piacerebbe sapere cosa pensano del prolungamento della strada verso Giarola e possibilmente domani verso l’alto crinale. Questa domanda è fatta in quanto parte di detta strada verrebbe costruita su territorio amministrato dai proponenti del documento sopra riportato. Sarebbe opportuno che ognuno di noi si impegnasse per quel poco che può fare; le persone che hanno firmato la richiesta sono persone, in alcuni casi, che hanno ricoperto importanti incarichi (sindaco – consigliere provinciale – presidente di Comunità montana – ecc…) e sono collegate ai partiti che comandano in Comunità montana – Provincia e Regione, e quindi a mio modestissimo parere possono fare molto di più che un sindaco buttato fuori dal PARTITO. Sono a domandare ai proponenti di dimenticarsi delle divisioni partitiche e settarie affinché tutti noi si operi per la valorizzazioni del territorio montano e sopra ad ogni altra cosa sia salvaguardata la risorsa umana presente sul territorio, altrimenti corriamo il rischio che la nostra realtà montana, specialmente del crinale, diventi una riserva indiana con tutti gli annessi e connessi. E’ opportuno e necessario che tutti noi (sottolineando il noi tutti) ci diamo da fare senza ulteriore dilazione temporale a spingere le amministrazioni presenti sul territorio (Comune – Unione dei comuni – Comunità montana – Parco nazionale – Provincia – Regione – Bonifica – ecc…) affinché siano fatte le opere per mantenere le persone sul territorio dell’alto crinale.
Mi permetto di portare un esempio concreto di cosa parlo. Prima della costruzione della strada che passa sotto Lugo e corre lungo il Secchia la popolazione del comune di Toano era costantemente in diminuzione così come il prolungamento ed il miglioramento della fondovalle fino a Gatta ha aiutato a fermare l’emorragia costante ed in un secondo momento vi è stato un incremento della popolazione circostante alle fondovalli citate. Sono sicuro che da parte di Bargiacchi e degli altri proponenti delle richiesta sopra riportata vi sarà una collaborazione fattiva e propositiva affinché le strade vengano fatte e manutentate dagli organi competenti, organi che non stanno a Roma ma molto più vicino a noi.
(Giovanni)
Ho capito bene?
Fatemi capire: i consiglieri comunali del PD di Villa Minozzo chiedono che la Gatta-Pianello assuma lo status di strada provinciale.
La richiesta è logica, lodevole e condivisa dalla stragrande maggioranza dei montanari e non che la percorrono: su questo non ci piove però…
Ricordo male o lo stesso PD provinciale NON HA VOLUTO INSERIRE LA PROSECUZIONE DELLA GATTA -PIANELLO nel “Piano Regolatore” ( così capiamo tutti… ) della provincia stessa?
Non è lo stesso PD che in sede di Unione dei Comuni ha votato CONTRO sulla medesima richiesta?
Spero che sia l’inizio di un “mea culpa” doveroso da parte di chi in passato ha osteggiato con ogni mezzo la messa in sicurezza e la prosecuzione dell’opera…anche se, sinceramente, ci credo poco…
Grazie e buona giornata.
(Riccardo Bigoi)
Anche la Felina Civago è molto importante. Ma molto dimenticata
Anche questa strada, la Sp 9 Felina-Civago, è molto importante; razionalizzarla, togliere curve – collega la nostra provincia con la Toscana attraverso Passo Radici e la zona dell’Abetone con Lucca e Pistoia – è una straordinaria VIA del e per Parco nazionale. Poi è un collegamento quotidiano con la zona ceramiche per tantissimi abitanti del crinale ovest dell’Appennino reggiano. Dico una strada di montagna molto frequentata, ma anche molto “dimenticata”.
(Claudio Gaspari)
Una strada di importanza vitale per l’economia e la frequenza della gente del crinale ovest dell’alto Appennino. Una strada di accesso al Parco nazionale. Anche da questa strada ci si collega verso la Toscana con passo Radici e dell’Abetone.
Anche da quelle zone sono interessati ad un migliore collegamento con le nostre montagne. Certamente una buona razionalizzazione con l’eliminazionme di curve e di messa in sicurezza è ormai necessaria, considerato anche l’utilizzo verso la zona delle ceramiche da parte di molti pendolari che ancora abitano l’alto crinale.
(Claudio Gaspari)