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“Rafforzare il mondo agricolo”

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“Oggi c’è più che mai bisogno di un’azione congiunta, di un lavoro che rafforzi la coesione nel mondo agricolo e non produca altre frammentazioni; la stessa mobilitazione delle latterie nel nostro Appennino e a livello interprovinciale è un segnale da cogliere positivamente, perché lascia ben sperare sul fatto che siano superati antichi campanilismi che hanno generato solo problemi al mondo agricolo”.

Così Confcooperative e Legacoop si esprimono alla vigilia dell’assemblea delle latterie della montagna reggiana convocata congiuntamente dalle due centrali cooperative per venerdì 9 ottobre a Castelnovo ne’ Monti.

“Un appuntamento – affermano Confcooperative e Legacoop - che vuole innanzitutto rilanciare un dialogo non fondato sui proclami ma sulla concretezza con la quale la crisi del nostro prodotto tipico va affrontata, chiarendo bene quali siano i terreni di lavoro veramente possibili per associazioni e latterie sociali, i risultati ottenibili, i rischi da assumere e le modalità secondo le quali occorre muoversi in una situazione di crisi che non si confronta più – e da tempo – con i mercati nazionali, ma è frutto di quanto avviene in Europa e nel mondo sia in termini economici che legislativi”.

Nell’assemblea – che si terrà alle 9,30 nella sede comprensoriale di Confcooperative (via Micheli) – si affronteranno ovviamente i temi della crisi, le azioni intraprese dalle centrali cooperative a sostegno delle latterie e quelle che possono essere messe in campo dalle stesse imprese.

“Tutto questo – osservano Confcooperative e Legacoop – all’insegna di una concretezza e di un realismo che spesso non vediamo in soggetti che sembrano usare la crisi come strumento di visibilità propria, senza essere a conoscenza del reale stato di fatto, di quanto è previsto da normative che condizionano il settore, di quanto è utile e realmente fattibile, di cosa possono fare i produttori in una situazione che li vede privi di risorse per gli investimenti, di quanto compete alle associazioni e del ruolo straordinario cui le istituzioni sono chiamate ad ogni livello per ridare fiato al comparto”.

“In questo scenario di dibattito estremamente allargato – sostengono Confcooperative e Legacoop – il primo rischio da evitare è quello dell’autoreferenzialità dei soggetti in campo: ecco perché c’è bisogno di rafforzare il dialogo con le imprese, i produttori, le istituzioni e tra le associazioni. In tal senso l’assemblea congiunta delle centrali cooperative vuole rappresentare un metodo, ma il risultato deve essere quello di una coesione più ampia, perché i temi in discussione – e fra questi il piano di azioni previste dal Consorzio di tutela che saranno oggetto dell’Assemblea consortile a fine ottobre – riguardano indistintamente gli interessi di tutte le cooperative di trasformazione e di tutti i produttori che ad esse fanno riferimento”.

1 COMMENT

  1. Azione congiunta?
    Proprio ieri sulla @CGazzetta di Reggio#C stava scritto: “CENTO CASEIFICI FANNO FRONTE COMUNE… CONTRO ASSOCIAZIONI E COOPERATIVE… METTENDO NEL MIRINO ANCHE IL CONSORZIO DI TUTELA…”.
    L’incontro è fissato per sabato mattina, all’Ente Fiere di Mancasale. Anche quella è azione congiunta… anche se… da altre iniziative disgiunta….

    (Umberto Gianferrari)