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Prolungamento della Gatta-Pianello, la proposta della Lega Nord

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Un progetto per prolungare la Fondovalle del Secchia da Pianello a Giarola. Commissionato dalla Lega Nord, verrà presentato pubblicamente domenica 4 ottobre, alle ore 15, alle Fonti di Poiano, ma è stato anticipato agli organi di informazione questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui erano presenti il capogruppo della Lega nord in Provincia, Stefano Tombari, i consiglieri Romano Albertini e Paolo Roggero e l'onorevole Angelo Alessandri.

"Non si tratta solo di una proposta provocatoria - ha spiegato il capogruppo Tombari - ma di una proposta operativa, che il gruppo consiliare della Lega nord si è fatto carico di redigere e che riteniamo possa essere seriamente presa in considerazione dagli enti preposti". Il consigliere provinciale Roggero, che è anche presidente della commissione consiliare infrastrutture, ha messo l'accento sull'appuntamento di domenica, che vuole essere "l'inizio di un percorso di confronto con i cittadini in primis, perché riteniamo sia fondamentale la loro partecipazione nella progettazione di interventi che hanno per loro un risvolto concreto nel quotidiano".

Nel merito del tracciato è entrato il consigliere provinciale Albertini, spiegando che "partendo da Pianello si svilupperebbe per metà tratto sulla destra del Secchia, per terminare poi passando sulla destra del fiume a Giarola. Il percorso sarebbe di circa 6,5 chilometri di cui 2,5 chilometri in galleria. Naturalmente si tratta di un progetto perfettibile, che riteniamo possa essere ampliato. La presentazione di domenica sarà l'occasione per condividere la nostra proposta con i cittadini e con gli amministratori che abbiamo invitato a presenziare".

Il consigliere Albertini ha anche detto: "Siamo consapevoli dei vincoli che dal 2000 esistono nell'area, ma pensiamo anche questa strada potrebbe garantire una reale accessibilità anche al Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, che altrimenti rischia di essere isolato e provocare un abbandono dell'area anche da parte dei cittadini".

Su questo punto è intervenuto anche l'onorevole Angelo Alessandri affermando che "il superamento dei vincoli potrebbe essere reso possibile dall'inquadramento dell'intervento nell'ambito della legge obiettivo sulle grandi opere. Riteniamo che la situazione della viabilità in montagna necessiti di una svolta concreta e questo progetto potrebbe rappresentare un reale sbocco. Per attuare la legge obiettivo però occorre che vi sia un interesse pubblico diffuso, per cui serve un'azione unitaria da parte degli amministratori locali, anche sul fronte del coinvolgimento dei soggetti privati che devono essere motivati, perché avrebbero dei benefici concreti da una migliore accessibilità dell'area, e che si potrebbe sviluppare in un project financing".

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Guarda l'ipotesi di tracciato

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In relazione a quanto sopra, in giornata è pervenuta anche una nota dell'assessore provinciale alla mobilità Gennari e di quattro sindaci della montagna (Fornili di Casina, Marconi di Castelnovo ne' Monti, Govi di Busana e Bigi di Vezzano). Eccola di seguito.

La nostra provincia, e la montagna in particolare, non hanno bisogno di nuovi progetti che propongono opere faraoniche di cui non si comprendono appieno l'utilità e soprattutto i costi. Quelli dell'ipotetico prolungamento della fondovalle Secchia da Pianello a Giarola presentato oggi dalla Lega Nord - anche se non comunicati dagli stessi proponenti - sono certamente elevati, considerati i 6,5 chilometri che si vorrebbero realizzare in piena montagna, 2,5 dei quali in galleria. E sono costi non solo economici, ma anche ambientali, vista la straordinarietà e la delicatezza del paesaggio che si vorrebbe attraversare. In quanto all'utilità - tutta da dimostrare - di certo la Pianello-Giarola non rappresenta una priorità per la nostra montagna. Se proprio la Lega Nord, attraverso i suoi onorevoli rappresentanti, vuole sollecitare il governo ad investire a favore delle opere pubbliche reggiane, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Per tale motivo questa mattina abbiamo consegnato all'onorevole Alessandri l'elenco delle opere di competenza Anas - e dunque statale - che la Provincia ha già individuato e che da tempo chiede di finanziare lungo i due assi davvero strategici per il nostro territorio: la statale 63 in montagna e la via Emilia in pianura. Se proprio si vogliono favorire i collegamenti tra la montagna e la città è da qui che anche la Lega Nord deve partire: dalle varianti di Puianello e poi via via di Vezzano, Castelnovo ne' Monti, Cervarezza, Busana e Collagna fino alla galleria di valico del Cerreto. Complessivamente, opere per 450 milioni di euro che - insieme ai 237,5 milioni previsti per le varianti alla via Emilia - rappresentano le priorità per i reggiani. Se su queste la Lega Nord intende impegnarsi per sollecitare il governo, la Provincia e i comuni interessati ne sarebbero ben lieti, insieme ai cittadini.

17 COMMENTS

  1. Cittadini in primis, sindaci e assessore Gennari in “secondis”
    Credo che il confronto coi cittadini sia sempre lodevole, da qualunque parte provenga; più interessante di quelli riservati ai soli addetti ai lavori. Di questi tempi di crisi di rappresentatività della politica i cittadini sapranno dire, meglio dei sindaci e dell’assessore Gennari, se e quanto siano interessati al progetto. Altro capitolo interessante ritengo sia un tema correlato che è il seguente: “VERO CHE NON SI DEVE INSISTERE PER LA G-G (GATTA-GIAROLA) PERCHE’ I FONDI DESTINATI LI’ SAREBBERO SOTTRATTI A QUELLI DESTINATI ALLA S.S 63?”. Siamo certi che i fondi per l’una e per l’altra via facciano capo allo stesso “paniere” e capitolo di spesa? Questa la domanda che porrò ai leghisti domenica.

    (Umberto Gianferrari)

  2. Pieno appoggio
    Il gruppo di minoranza del Consiglio comunale di Busana, Montagna alternativa, appoggia il progetto di prolungamento della Gatta-Pianello. Nelle sedi opportune verranno presentati atti e proposte al fine di poter realizzare l’importante arteria vitale per il crinale.

    (Fabio Leoncelli, Montagna alternativa)

  3. Una domanda
    …vorrei fare solo una domanda… Come direbbe Di Pietro che c’azzecca Bigi con i sindaci della Montagna? Vezzano fa parte della Comunità montana? Non credevo che il crinale fosse cosi esteso fino alle porte di Reggio. A meno che non si voglia parlare di asse SS 63. Mi piacerebbe anche conoscere il pensiero del sindaco di Villa, visto che buona parte del tracciato si dipana sul quel territorio comunale, anche perchè mi risulta che il PSC sia ripartito e a breve ci sarà la prima adozione. IL COMUNE DI vILLA HA PREVISTO QUALCHE “SEGNO”, TRACCIA, IPOTESI SUL PSC?
    Grazie.

    (mb)

  4. Era ora
    Se sono interessati al bene della montagna è l’unica opera da fare, e in fretta, prima che quelle poche persone rimaste se ne vadano. Castelnovo ne’ Monti comincio a pensare che non faccia parte della montagna, visto che tutto quello che serve ad essa ma non passa da lì non va bene (che strana questa cosa).
    I sindaci di Casina, Vezzano, Castelnovo ne’ Monti si sono espressi contro (l’egoismo trionfa e i veri montanari che si arrangino con le mulattiere) alla proposta fatta in Provincia dalla Lega Nord alla presenza dell’assessore provinciale Gennari, ma quello che mi viene difficile capire è il sindaco di Busana (chieda ai suoi cittadini e, visto che è presidente dei comuni montani, lo chieda anche a quelli di Collagna, Ramiseto per la fondovalle Enza e a tutti i sindaci che contano in montagna, Ligonchio e Villa Minozzo). Le strade che contano sono le fondovalli e non i rimedi: fondovalle Enza con tratto per Ramiseto, fondovalle Tresinaro per Scandiano, Viano, Baiso, Carpineti, fondovalle Secchia per Toano, Baiso, Villa Minozzo, Ligonchio, Collagna, Busana. E Castelnovo ne’ Monti può approfittare di tutte queste fondovalli essendo in posizione centrale: con adeguati raccordi le raggiunge tutte.
    Meditate, gente, meditate…

    (Luciano Franchini)


  5. Credo che la proposta è bocciata perchè proposta dalla Lega… Se alle prossime elezioni la presenterà un’altra parte politica ci saranno squilli di trombe e gazebo alla fiera per la grande idea… Se l’opera, che sicuramente ha i suoi costi, porta beneficio a chi scende e sale da quelle zone del crinale è giusto realizzarla. Con tutti i soldi che buttiamo per pagare i politici da Roma fino alla Comunità montana si devono trovare anche per queste e altre opere…

    (Cristian)


  6. Come mai nessuno parla di cifre? Ricordo che la Bocco-Canala andrà in appalto per la bellezza di 55 milioni di euro. Vi rendete conto di quanto costerebbe una strada completamente nuova di cui 2,5 chilometri in galleria? Forse nessuno ne parla perchè si arriverebbe tranquillamente vicini o oltre i 100 milioni (che tra l’altro dovrebbero tirare fuori solo gli enti locali, dato che di sicuro non sarebbe una statale). Siamo sicuri che ne valga la pena? Si spenderebbe meno a dare 1 milione di euro a tutti quelli che la userebbero poi quotidianamente.

    (Commento firmato)


  7. Leggendo della contrarietà di Gennari e di alcuni sindaci a questo progetto mi viene spontaneo pensare che le emergenze in questa provincia, con gli amministratori che ci ritroviamo da oltre 30 anni, non finiranno mai. Mentre si guardano bene dall’informare i reggiani che per l’ennesima volta si perderà l’occasione di avere strade nuove, visto che Modena con l’appoggio del ministro Matteoli sta studiando la Modena-Lucca consapevoli della spesa di certo superiore al progetto Modena-Spezia. Tutto questo nel nome della miopia che accompagna la sinistra reggiana, in particolare della parte montana, ma credo sia giunto il momento in cui i montanari si siano ormai accorti che tutto questo derivi dalla logica (in montagna diamo anche troppo rispetto ai voti). Vorrei chiedere a questi amministratori dove stavano quando si spendevano cifre esagerate in rapporto alla necessità, sui ponti di Calatrava ad esempio. La discussione sarà lunga ma stiano pure certi che non mollerò finchè non saranno i montanari a chiedermelo.
    Cominciamo con un chiarimento: questo progetto sarà solo la prima parte di un progetto molto più grande, per superare i vincoli messi una decina d’anni fa da chi voleva fare di tutto per bloccare questa idea che parte quasi 100 anni or sono. Informo che non parto al buio visto che
    mi sono già attivato presso il governo per usufruire della legge obiettivo sulle grandi infrastrutture, unico modo per superare i vincoli prima nominati. Il progetto, se pur perfettibile, è stato redatto da un tecnico consapevole dei problemi ambientali, compreso il delicato problema dei gessi triassici. Per questo motivo troviamo vari tratti di gallerie. Avrò comunque modo di spiegare molte altre cose, augurandomi di poterlo fare in un clima meno demagogico e vecchio di decenni. I montanari, sono certo, ne hanno il diritto.

    (Romano Albertini)

  8. Un pensiero così
    Io vorrei dire solo cosa: da mesi ci ostiniamo a parlare di viabilità, S.S. 63, pedemontana, galleria Bocco-Canala, variante di accesso a Castelnovo… Tutte strade che fanno comodo ai pendolari. Ovvio che loro devono essere agevolati nello svolgere il loro lavoro. Ma se si parlasse ogni tanto di “sviluppo dell’Appennino”, tipo: qualche attività nuova, per fare in modo che la gente debba muoversi meno e ridare vita alla desolazione??? Comunque il mio pensiero è solo un pensiero così, se si vuole, da non prendere nemmeno in considerazione!

    (Marco Cherubini)

  9. Non si perda tempo
    Non si perda tempo e denaro per queste idee. La Lega Nord si attivi tempestivamente presso il governo per finanziare semmai tutti i tratti della 63. E’ la spina dorsale della montagna. L’80% dei montanari ne trarranno beneficio.

    (Massimo Romei)

  10. Più soldi e meno propaganda
    La Lega è al governo e Alessandri è presidente della commissione lavori pubblici. Si presentino con 200 milioni di euro per la viabilità in montagna lasciando a casa la propaganda e le polemiche. Di sicuro si può trovare un ottimo accordo con Anas, governo ed enti locali per migliorare vecchi e nuovi percorsi. Per fare qualcosa di buono 100 o 200 milioni di euro servono più di 100 o 200 polemiche gratis.

    (Commento firmato)

  11. Lungimiranza
    Spesso guardando agli errori del passato ci si dimentica di quello di buono che è stato fatto. A quelli che contestano le fondovalli vorrei ricordare cosa sarebbe la valle del Secchia (Cerredolo, Cavola, Gatta e Villa Minozzo) senza la SP 14; o i comuni di Vetto e Ciano senza la fondovalle Enza o il comune di Carpineti e Viano senza la fondovalle Tresinaro. Da notare tuttavia che per scarsa lungimiranza tutte e tre le fondovalli ad un certo punto comiciano a salire sino ad arrivare al capolinea rappresentato da Castelnovo. Oltre Castelnovo esiste solo una strada di crinale. Credo nel progetto di vedere relizzato un giorno la fondovalle Collagna-Gatta-Sassuolo, così come ritengo fondamentale un serio ammodernamento della SS 63. E’ solo l’ottusaggine di alcuni che porta a considerare le due orpere in concorrenza e non in sinergia.

    (Giuliano Pistoni)


  12. Per commento firmato. Forse la propaganda la fa qualcun altro e la pretesa di certe persone rasenta l’incredibile. Ma pensi davvero che con 3 parlamentari reggiani che sono 8 anni che non chiedono un euro a Roma per la 63 debba portarli Alessandri solo perchè è al governo?

    (Romano Albertini)

  13. Ad Albertini
    Perchè no? Essere al ponte di comando vorrà pur dire qualcosa, no? La Lega di lotta e di governo non ce l’aveva duro? Come al solito è più facile criticare – e il suo partito è specializzato in materia – che costruire. Vale per tutti. Ora è il vostro turno.

    (Commento firmato)

  14. La chiave che apre tutte le porte
    Anche solo in chiave elettorale, riuscite ad immaginare che cassa di risonanza avrebbe in una provincia “rossa” come la nostra se si presentasse Alessandri con i soldi per sistemare la statale? E’ una valida occasione per la Lega da non lasciar sfuggire.

    (Alessio Zanni)


  15. Caro Alessio, la tua proposta è una bella provocazione, devo ammetterlo. In un contesto normale ,però, ti dico questo perchè in politica le cose sono molto diverse e ti posso fare un esempio molto significativo. La Gatta-Pianello la proposi io in alternativa al Parco, visto il consenso della gente. Dopo varie discussioni dovettero farla, dicendo che era un’impresa molto ardua visti i vincoli (che loro stessi avevano appena messo) che comportava la zona in questione. Salvo poi inaugurarla in pompa magna, con i principali contestatori di allora in prima fila come padrini dell’opera. L’importante è che ora la strada pur con i suoi limiti comunque ci sia. Però capisci che chi conosce questi giochetti giustamente lascia che ognuno faccia la sua parte.
    Saluti.

    (Romano Albertini, consigliere provinciale Lega Nord)

  16. Giù le mani dalle idee degli altri!
    A tutti coloro che si accapigliano per stabilire quale sia la meglio viabilità per la nostra montagna e anche a coloro che si dannano per mettere il cappello su questa o quella idea da trasformare in una bella strada promotrice di sviluppo (quando?, con quali fondi?, stanziati da chi?), suggerirei di leggere l’articolo a mia firma pubblicato a pagina 5 del n. 77 dell’aprile 2001 di Tuttomontagna. Così, tanto per dare a Cesare quello che è di Cesare. Prossimamente sarà disponibile su Facebook.

    (Armido Malvolti)