Home Cronaca “Chiusi il micronido e la stazione sciistica: chiediamo spiegazioni”

“Chiusi il micronido e la stazione sciistica: chiediamo spiegazioni”

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"Nei primi cento giorni del rinnovato governo di questo sindaco e della sua maggioranza dobbiamo evidenziare alcune novità di assoluto rilievo". Così inizia un documento presentato dalla minoranza di centrosinistra di Villa Minozzo, a firma di Fabio Gigli, Sergio Pensieri, Paolo Bargiacchi e Juri Govi.

Eccole, secondo questi esponenti della minoranza: "A tutt’oggi, e siamo alla fine di settembre, il micronido 'Le Marmotte', al servizio di tutta la parte alta del territorio comunale, è ancora chiuso. Registriamo poi la chiusura, per la prima volta nella sua storia, durante tutto il periodo estivo, della stazione sciistica di Febbio".

"Entrambe le questioni sono state oggetto di dibattito e di rassicurazioni circa il loro funzionamento nell’ultima campagna elettorale e ancora successivamente nella seduta di insediamento di questo Consiglio comunale", scrivono sempre i quattro consiglieri. Che proseguono: "Il nostro gruppo ha sempre ribadito il proprio interesse e il suo sostegno al mantenimento ed al buon funzionamento dei servizi e delle attività in essere in questo Comune. Soprattutto quale contributo dell’ente locale in questo gravissimo momento di crisi occupazionale ed economica per il Paese. Contemporaneamente abbiamo manifestato perplessità sulla reale volontà di questa maggioranza ad attivarsi con determinazione ed efficacia per il prosieguo dei servizi alle persone e degli interventi a vantaggio della comunità locale. Purtroppo si sta puntualmente verificando quello che avevamo paventato".

Alla luce di quanto sopra i consiglieri interrogano il sindaco Luigi Fiocchi per conoscere "le motivazioni per le quali il micronido 'Le Marmotte' è tutt’ora chiuso e se e quando riaprirà e con quali modalità gestionali e con quale riduzione di orario e conseguenti perdite di posti di lavoro". Inoltre si chiede: "Perché è in animo dell’Amministrazione declassare il servizio da 'micronido' ad 'educatore domiciliare' nonostante a tutt’oggi risultino ufficialmente iscritti 4 bambini con la prospettiva di diventare 6 nei prossimi mesi?".

Circa invece la situazione, sempre dibattuta, della stazione di Febbio così si legge nella nota diffusa dal gruppo: "Come si è conclusa la messa in liquidazione volontaria di 'Alto Crinale srl', della quale il Comune è socio? A quanto ammonta il totale delle passività della suddetta società e come si intende far fronte al credito più volte vantato dagli ex dipendenti della stessa e dai sindacati dei lavoratori sulla stampa locale? Se e quando riaprirà la stazione di Febbio, quale sarà il suo progetto di rilancio e con quali interlocutori gestionali? Quando verrà coinvolto il Consiglio comunale in un problema di così rilevante interesse per tutta la comunità di Villa Minozzo?".

L'interrogazione sarà all'attenzione del Consiglio quanto prima.

3 COMMENTS


  1. Fa piacere che l’opposizione che fa capo alla lista “Bene comune” a Villa Minozzo faccia sentire la sua voce. Unica annotazione nel merito delle questioni di cui si parla, micronido e Febbio-Alto crinale: non si deve parlare di cento giorni di amministrazione Fiocchi, l’atteggiamento che il sindaco e i suoi più stretti collaboratori hanno tenuto su questi temi è lo stesso che avevano nella passata amministrazione. La chiusura del micronido e il rifiuto di affrontare in maniera seria il tema stazione sciistica di Febbio furono alcuni dei temi sui quali alcuni consiglieri comunali del PD si scontrarono con il primo cittadino e che portarono alle dimissioni dei consiglieri. Al di là delle parole che si sono potute dire durante la campagna elettorale questi temi ed altri analoghi che toccavano il sociale, la scuola, dimostrano come fosse diversa l’idea dell’amministrare tra i consiglieri PD di allora e quello del sindaco Fiocchi, che proprio in campagna elettorale assicurava che al primo posto del suo programma metteva la tenuta dei servizi nella parte alta del Comune, arrivando a scrivere sul volantino che è arrivato alle famiglie che non si sarebbe toccato il micronido in Asta… Ma si sa che in campagna elettorale di parole al vento se ne sono dette molte… e la memoria non è una virtù di cui siano pieni gli uomini.

    (Mauro Moretti)


  2. Io ho sempre sentito gli operatori di Febbio dire che in una Provincia di sinistra, all’interno di una Regione di sinistra, era necessario appoggiare un’amministrazione di centro-sinistra. Ora nel Consiglio comunale di Villa Minozzo ci sono 16 consiglieri di centro-sinistra… Stai a vedere che se non aprono gli impianti sarà colpa della destra!! E non degli sprechi e delle scelte che coinvolgono l’attuale Amministrazione e l’attuale opposizione…

    (Massimiliano Coloretti)


  3. All’amico Massimo Coloretti faccio notare che nel Consiglio comunale di Villa Minozzo ci sono 4 consiglieri di centrosinistra che infatti si richiamano al Partito Democratico e alla lista Bene Comune. Coloro che amministrano ora il comune di Villa Minozzo sono di centrosinistra tanto quanto io sono Sabrina ferilli… Non importa cosa loro dicono o hanno detto agli elettori, non importa la storia che alcuni di loro possono avere avuto, in politica contano i fatti dell’oggi e questi mostrano come l’amministrazione Fiocchi si contraddistingua per una rissosa e sterile politica di rivendicazione localistica tipica della Lega Nord e di un certo centrodestra. Faccio anche notare che fino a quando il centrosinistra Bene Comune ha amministrato Villa la stazione di Febbio è sempre stata aperta, con fatica, facendo salti mortali, con il volontariato anche di molte persone, ma aprendo sempre e riuscendo sempre a fare fronte agli impegni presi, ben sapendo quanto per TUTTO il territorio comunale di Villa Minozzo fosse importante. A dimostrazione di quanto fosse diverso l’atteggiamento sulla gestione della stazione fra l’allora e attuale sindaco Fiocchi e i componenti di centrosinistra (quello vero) proprio i consiglieri del Pd si trovarono costretti a lasciare il loro incarico visto che anche su questo tema le divergenze erano enormi.
    Con questo, ovviamente non si vuole dire che gli enti superiori non debbano stare vicini a Febbio; il problema è che per farlo avrebbero bisogno di interlocutori credibili e con progetti seri e realistici, cosa che non mi pare ad oggi di cogliere nella “gestione Febbio” dell’attuale amministrazione. Faccio notare infatti come il Signor Sindaco abbia dato prima dell’estate assicurazione dell’apertura estiva, che non mi pare esserci stata e se tanto mi dà tanto aspetto le rassicurazioni sull’apertura invernale…
    Capisco bene che a Massimo Coloretti faccia gioco fare credere che l’amministrazione Fiocchi due sia rappresentante del centrosinistra, ma purtroppo per gli abitanti di Villa così non è… Nonostante non tutti lo abbiano ancora capito.

    (Mauro Moretti)