Riceviamo e pubblichiamo.
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Seguo da poco l'informazione sul vostro sito ma trovo omertoso e degradante il metodo di accettare le lamentele o le divergenze di pareri allegando in fondo allo scritto la dicitura "lettera firmata". Troverei molto più sano che la gente si firmasse ogni volta e non che si nascondesse e si facesse nascondere da voi dietro una dicitura così "povera". Non capisco di cosa hanno/avete paura? Siamo forse in una Palermo dove l'omertà è un fatto culturale? Io questa lettera la firmo.
(Gabriele Colombani)
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Gentile Gabriele, nessuna omertà ma diritto di ciascuno, a determinate condizioni, ad esprimersi anche in questa forma. La redazione si premura infatti di conoscere l'identità di chi scrive, com'è ovvio dovere anche e soprattutto nei confronti di chi legge, cestinando i contributi anonimi o di provenienza comunque incerta. Premesso questo, essa rispetta dunque il diritto di intervenire, a chi lo chiede, nel modo che ritiene più idoneo. E' un tema su cui si è intervenuti su questo sito già altre volte, ma potrà verificare facilmente che non siamo nè i primi nè gli unici a comportarci così.
Cordiali saluti.
(red)
Gabriele, condivido
Condivido il tuo pensiero al 100%. Il tema è stato trattato e ritrattato. L’alibi di non essere nè i primi nè gli unici a mio avviso è misera foglia di fico. Chi ha il coraggio di prendere posizione o di criticare altri dev’essere noto anche al criticato, NON solo alla redazione, a mio parere.
(Umberto Gianferrari)
La solita polemica. Non è per paura o per altri motivi: da commerciante preferisco esporre le mie idee da anonimo per evitare ripercussioni sulle vendite… e ringrazio la redazione perchè me ne dà la possibilità. Potrei essere un carabiniere… un dottore… un piccolo imprenditore…..!!!!!!
Ah, dimenticavo…
(Commento firmato)
Commerciante, carabiniere, dottore, prete… Per me potrebbe essere anche Barack Obama, ma ritengo che dietro una lettera non firmata si nasconda sempre e comunque un individuo che ha ottenuto dei favori e che vuole pugnalare alla schiena proprio chi questi favori glieli ha concessi. E’ un “malessere di paese” molto diffuso ed al quale è difficile trovare soluzione (sempre c’è stato e sempre ci sarà). L’unica cosa fattibile è che @CRedacon#C spezzi questa catena di ignoranza. Se una persona non vuole o non può firmare un commento allora che almeno abbia il buon senso di tacere. Deve partire dal vostro editoriale la fine di questa pantomima.
(Gabriele Colombani)
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@CE’ il suo punto di vista. Forse leggermente azzardato nei termini. Ci pensi.
(red)#C
Proprio stamattina…
Ho incontrato per caso Colombani e ci siamo parlati per la prima volta. Difficilmente avremmo potuto farlo se entrambi fossimo stati COMMENTI FIRMATI. Io non credo che il commento firmato protegga poi, come corazza, il commerciante o piccolo imprenditore… Perchè, come si suol dire, il paese è piccolo e la gente… Già pare che alcuni firmatari in sigla siano stati classificati (chissà se con successo!). Con Colombani si è immaginato il caos che (a nostro modestissimo avviso) potrebbe verificarsi, per esempio, se persone che sino ad oggi si sono palesate smettessero di farlo (es. Malvolti e Mattia), oppure si firmassero a volte sì e a volte no. Se Malvolti si esprimesse con commenti sul Comitato pro SS 63 senza firmarsi?! Continuo a ritenere che il mio scambio di vedute con un interlocutore (a me) sconosciuto sia una vera e propria IMPAR-CONDICIO. Come essere in pedana col fioretto ad incrociare le lame: io senza e l’altro con, sul volto, la maschera protettiva… L’argomento credo sia comunque molto interessante e al di sopra delle parti. Sbaglio o anche il presidente del Parco nazionale si era pronunciato in proposito?
(Umberto Gianferrari)
Come il voto…
La libertà d’espressione è una delle forme più nobili di libertà.
In quanto tale è meritoria di essere tutelata, come il voto, anche con l’omissione del nome, nei commenti o nelle lettere.
Unici vincoli per questi ultimi: il non ledere gli altri e, a salvaguardia della attendibilità, che i recensori siano noti alla redazione.
(Gabriele A.)
Credo che se ci fosse l’obbligo di firma esplicita in molti eviterebbero di commentare e questo per il sito sarebbe una perdita. Se a qualcuno non piace, semplicemente eviti di dialogare e replicare a questi commenti non firmati. Anche se è difficile per chi è abituato a commentare e rispondere a qualunque cosa…
(Commento firmato)
La situazione è veramente grave
Credo anch’io che non firmare gli articoli sia sbagliato perchè è giusto sapere chi esprime giudizi, che spesso sono di critica o negativi. Ma se il motivo è che a esprimere le proprie opinioni si corre il rischio di ripercussioni personali allora esiste un vero problema di democrazia. In altre regioni del nostro paese si chiama mafia e in altri stati dittatura.
(Robertino Ugolotti)
Esibizionisti
Io penso che qualcuno di coloro che molto spesso scrivono i commenti e sempre si firmano lo facciano anche per mettersi in mostra. Al contrario di chi vuol dire semplicemente il proprio parere senza farlo.
(Commento firmato)
“E’ il suo punto di vista. Forse leggermente azzardato nei termini. Ci pensi.”… Certo che è il mio punto di vista, ma non mi pare proprio azzardato nei termini. Tanto per completare il quadro mi piacerebbe anche sapere chi si firma con “red” per cosa sta? Per redazione? Non ce l’ha un nome? Sarebbe tanto semplice. Condivido il pensiero di Robertino Ugolotti. Per il commento ovviamente non firmato che definisce esibizionisti chi sta alla luce del giorno consiglio di non sputare sterili e codardi giudizi (anche se “red” mi riprenderà sicuramente per queste azzardate parole).
(Gabriele Colombani)
Argomento già dibattuto
L’argomento è già uscito ed è stato dibattuto più volte. Posso dire che io personalmente ho fatto numerosi commenti, quasi sempre con la mia firma, ma spesso ho utilizzato anche la possibilità dell’anonimato pur rispettando ogni opinione. Il motivo del mio utilizzo del “commento firmato”? Rispondo con un esempio.
Mettiamo il caso del barista (non è certo il mio caso) contrario alla caccia, che esca con alcuni commenti-sortite come queste: “La caccia non è più una necessità per vivere ma soltanto un uccidere per divertimento. Per vedere chi è più abile bisognerebbe dare il permesso di cacciare soltanto a mani nude, oppure dare la possibilità alla lepre di difendersi con un fucile pure lei, ecc.…”. Mi chiedo: quanti cacciatori andrebbero in quel bar??? Peggio ancora potrebbe accadere al barista se l’argomento è la politica o certe scelte strane delle nostre amministrazioni e questo si potrebbe considerare proprio un serio problema di democrazia!
Per quello che pesa la mia opinione (niente), sono convinto che la scelta della redazione sìa ottima. Osservo soltanto la poca permanenza in prima pagina degli argomenti più interessanti e più letti.
(Elio Bellocchi)
Facciamo volare le idee
Personalmente non temo ripercussioni, non ho niente a che vedere con mafia od omertà, mi piace pensare che chi approva o disapprova il mio commento lo faccia lasciando da parte chi lo ha scritto. Leggendo un commento firmato mi sforzo di non leggere chi ha fatto il commento ma di fermarmi al contenuto. La redazione correttamente inserisce i commenti non maleducati od offensivi e lascia alla nostra sensibilità e al nostro stato d’animo di firmarci o meno. I contributi devono essere importanti da qualunque fonte provengano.
(mc)
Almeno provate!
Si è aperto un dibattito, per la verità già molto datato, sul se e perché mettere il
proprio nome sotto i commenti. E’ naturale che @CRedacon#C difenda la legittimità della sua posizione, che è quella attuata da tutti i media. Ma è molto più democratico parlarsi, con toni rispettosi, usando il proprio nome e cognome. Sentire una voce da un interlocutore con maschera o proveniente dall’uomo invisibile, dà molto fastidio ed è segno di scarsa democrazia. Non siamo in un paese dove si rischia per un parere espresso pubblicamente, ma che, viceversa, ha bisogno del contributo di tutti. Ringrazio, invece, chi si firma ed interviene a ripetizione (i simpatici logorroici!) sui più disparati argomenti: dimostrano interesse ed intelligenza propositiva sui diversi argomenti trattati.
Farei una proposta a @CRedacon#C: provate a
chiedere, anche temporaneamente, solo interventi firmati. Farete, in seguito, una verifica redazionale e poi assumerete le decisioni che riterrete più opportune! Personalmente sono convinto che non cambierà alcunché; nè diminuirà l’apporto dialettico dei vostri affezionati lettori.
Saluti.
(Olivo Luigi Raffaelli)