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200 motociclisti controllati da cinque pattuglie della Polstrada in montagna nella scorsa domenica

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Ennesimo servizio di prevenzione agli incidenti stradali (con particolare riguardo ai veicoli a due ruote) quello che si è svolto sulle strade della nostra montagna nella giornata di domenica. Cinque le pattuglie complessivamente impiegate ed una decina gli agenti, per lo più motociclisti, che da Casina fino a Busana e da Vetto fino a Castelnovo ne’ Monti, hanno fermato ed identificato quasi duecento motociclisti.

A dare man forte agli uomini del distaccamento castelnovese, anche una pattuglia appositamente inviata dal comando sezione di Reggio Emilia e proveniente da Guastalla. Nel corso del servizio, sono stati fermati soprattutto i conducenti dei veicoli a due ruote che ogni fine settimana solcano le strade della nostra montagna, anche in considerazione delle cinque vittime e degli oltre dieci feriti gravi che si sono registrati dallo scorso maggio in occasione di incidenti stradali che hanno visto coinvolti i motociclisti.

Al termine della giornata, gli uomini della polstrada, coordinati dall’ispettore superiore Roberto Rocchi, hanno ritirato quattro carte di circolazione ad altrettanti conducenti che avevano omesso di sottoporre a revisione le rispettive motociclette, mentre per altri due è scattato il ritiro della patente di guida poiché scaduta già da diversi mesi.

Quasi una decina, inoltre, le violazioni relative alla eccessiva inclinazione delle targhe posteriori, alcune delle quali risultate pressoché “parallele” al piano stradale. Per i conducenti è scattata una sanzione pecuniaria e l’obbligo di ripristinare l’alloggiamento della targa prima di ripartire.

Numerosi anche i motociclisti che nella stessa giornata sono stati fermati più volte, ciò grazie alla tipologia dei controlli che sono stati realizzati appositamente per fare in modo che vi sia l’esatta percezione di non poterla fare… franca!

Un dato positivo, tuttavia, che emerge dalla sintesi dell’attività redatta dal comando della polstrada è quello riferito al numero di violazioni: pare infatti che questo sia in sensibile diminuzione, segno inequivocabile che i servizi di prevenzione sono utili anche per rendere meno pesante l’attività di repressione svolta nei confronti di chi attua comportamenti imprudenti e che possono mettere a rischio la propria ed altrui incolumità.