Mentre scriviamo stanno riprendendo, ciascuno, la via di casa. Sono i camperisti, circa un’ottantina, che da ieri l’altro sono sistemati nel parcheggio del Centro Coni di Castelnovo ne’ Monti. Provenienze da diverse località d’Italia per questo raduno organizzato dal “Castelnovo ne’ Monti camper grup” (“grup”, scritto proprio così), guidato da Giorgio Giampellegrini. Ci sono toscani, liguri, friulani (almeno questi per quello che abbiamo potuto esplorare girucchiando lungo le corsie formate dai posteggi ordinati dei mezzi)…
Franco Poggioli, ad esempio, arriva da Firenze. E’ con la moglie, Graziella Fabbri. “Abbiamo saputo di questo appuntamento dalla rivista Plein Air”, ci dice. Non avete avuto molto tempo, ma come l’avete impiegato? “Beh, abbiamo avuto modo di visitare il centro del paese e la Pietra di Bismantova. Io comunque ero già venuto in questa zona”.
Mario Anzilutti, friulano (è di Tarcento di Udine), anche lui qui con la moglie, Vanna Plazzaris, fa eco alle parole del “collega” camperista, col quale ha instaurato un’amicizia: “Questo è uno degli aspetti che mi piacciono: la possibilità di fare nuove conoscenze, la vita di relazione…”. “Anche per noi Castelnovo non è un posto nuovo”. Com’è andata? “Bene, siamo stati bene”.
Le sere sono state scandite dalla musica. Un gruppo ha infatti suonato nel piazzale musiche di varia umanità, anche jazz, allietando il soggiorno di questi viaggiatori “che si portano la casa dietro”. “Il camper come mezzo di vacanza è una scelta di vita. Dà libertà di muoversi, senza prenotazioni, in grande autonomia”, spiega sempre Poggioli.
Lasciamo i nostri, che stanno raggiungendo il gruppo, appostato nella zona subito all’interno dei cancelli, dove alcuni ragazzini stanno dando calci al pallone. Sotto il tendone che ha funzionato da ristorante (alcuni stanno infatti ancora ingollando pietanze) una voce dal microfono sta dando i numeri. Sono quelli di una lotteria interna. Molta gente è intenta a seguire se viene “estratta”. L’annunciatore è proprio quel Giampellegrini responsabile del gruppo castelnovese, qui presente con una ventina di camper, che ha organizzato il raduno. Volevamo fare due chiacchiere volanti anche con lui, ma evidentemente non ci è possibile.
Ci accomiatiamo dalla compagnia, che di lì a poco si saluterà e si darà appuntamento alla prossima sosta di questa vita un po’ da nomadi.
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