Home Cronaca “Che tristezza la fiera di S. Vitale…”

“Che tristezza la fiera di S. Vitale…”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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La millenaria fiera di San Vitale è stata negli ultimi decenni la più importante manifestazione del Comune di Carpineti, seconda solamente alla fiera di S. Michele che si tiene nella capitale della montagna, che ha avuto i massimi splendori negli anni dell'Amministrazione Comi. L'assenza di mostre culturali, della mostra-mercato delle macchine agricole, la visita fuori luogo al micronido “La Mongolfiera”, il mercato ambulante che non era niente di più di un normalissimo mercato del mercoledì con l'aggiunta di qualche banchetto di gastronomia e dolciumi...

Per valorizzare il territorio e le nostre eccellenze serve ben altro. L'annullamento del festival delle fisarmoniche, che richiamava pubblico da tutta la Provincia e dell’orchestra di ballo liscio nella serata di chiusura della fiera, eventi che si autofinanziavano...

Gli unici segnali positivi sono stati rappresentati dal rinfresco, nella serata inaugurale, offerto dai commercianti di Carpineti in vari punti del paese, e dal Gruppo Amici del Presepe di Bebbio che hanno allestito e curato la zone del Parco Matilde e i fuochi artificiali di chiusura.

Un ringraziamento particolare va all'Arma dei Carabinieri, alla Polizia stradale, al Corpo Forestale dello Stato, ai volontari della Croce Rossa Italiana e al Cuore della Montagna per il servizio e la promozione svolta all'interno della Fiera.

Il gruppo consiliare Pdl-Lega Nord-Udc, per evitare che il prossimo anno si possano ripresentare le stesse carenze organizzative di questa edizione formalizzerà la richiesta per l'istituzione di un “Comitato per l'organizzazione e la gestione della fiera millenaria di S. Vitale con il coinvolgimento delle parti socio-economiche carpinetane.

L’amministrazione Montemerli stecca alla prima. Se il buon giorno si vede dal mattino…

(Fabio Casoni, per il gruppo consiliare Pdl-Lega Nord-Udc di Carpineti)

2 COMMENTS

  1. Tristezza??
    Personalmente penso che per valorizzare un territorio e le proprie eccellenze serva evitare di chiuderlo nelle solite e ripetute manifestazioni, cercando invece di aprirlo al mondo che, nel frattempo cambia. E rapidamente. Ero alla fiera e ci sono capitato quasi per caso, facendo visita a un amico che abita sul vostro territorio. E non l’ho trovata per niente triste. Nemmeno i banchetti. Abbiamo visto e molto gradito le proposte musicali di tutte e tre le serate, francamente molto più allettanti che la (solita) serata di liscio o il (solito) concerto di fisarmoniche. Proprio perchè la fiera è millenaria, dovrebbe essere in grado di rinnovare se stessa, mantenendosi al passo con i tempi. Su una cosa sola sono d’accordo con la nota. I fuochi d’artificio finali erano davvero notevoli.

    (Commento firmato)