La bella estate di Vetto e dintorni… I successi dell’estate vettese. "Si tratta della stagione più vivace, con tanti “attori” in scena… - dice il parroco, Don Carlo Castellini - non vogliamo fare classifiche o dare voti, ma solamente sottolineare, fra il serio e il faceto, alcuni avvenimenti positivi che indicano le tendenze del nostro vivere in società".
Ecco quindi i punti che tocca il sacerdote:
1. le feste popolari delle borgate: organizzate con passione e vasta partecipazione di volontari indigeni o acquisiti, sono il fiore all’occhiello dell’estate vettese; un bel modo di stare insieme, almeno fino a quando non si esagera con le bevute, il rumore o le ore piccole…
2. il Comitato Vetto per l’Abruzzo: incredibile ma vero, siamo riusciti a far stare insieme più di due associazioni! L’emergenza dei terremotati ha suscitato interesse e partecipazione, soprattutto grazie ai “reportages” dei volontari dell’associazione Alpini-Protezione Civile colà accorsi nei giorni successivi al 6 aprile (e più volte anche dopo!); chissà se ora, passata l’emergenza, non si possa continuare a lavorare insieme; una pro-loco che, alcune volte all’anno, raccolga le tante risorse sparse nelle diverse borgate, potrebbe creare una o più manifestazioni (sportive, culturali, musicali…) ad alto livello che creino cultura e diano rinomanza al nostro territorio;
3. le nostre volontarie dello gnocco e della pesca:
volevamo metterle al primo posto, ma saremmo stati accusati di campanilismo… in realtà il contributo delle donne della Parrocchia di Vetto è di primissimo piano per costanza e fatica profusa: somigliano alle pie donne del Vangelo che si spendevano con tutte le forze per sostenere la missione di Gesù e degli apostoli. Il problema più grave è che manca il ricambio per alcune che hanno dato tutto e ormai non ce la fanno più! Per questo, dal profondo del cuore, a nome dei tanti che, frequentando l’oratorio e il bellissimo bar del Circolo Anspi, beneficiano delle loro fatiche (e del sudore e del fumo soffocante e della polvere ecc….) diciamo loro: grazie, grazie e ancora GRAZIE!
4. la presentazione del libro sui 25 anni dell’associazione “Amici di Cola”: un evento culturale molto importante anche nella frazione di Cola, intendendo qui per “cultura” l’attività umana che eleva il cuore dell’uomo al livello dei valori più autentici e dei significati profondi dell’esistenza. Un libro di rara bellezza, curato con passione dallo scrittore Francesco Genitoni, con testi e foto commoventi perché mostrano quanto può essere ricca la nostra convivenza e quanto ci si diverte se riusciamo a lavorare di comune accordo. Il degno coronamento di 5 lustri che hanno dato lustro a Cola in tutta la provincia (e oltre!);
5. il personale della Casa protetta Maria Spaggiari Boni: anche qui una citazione “interna” alla Parrocchia di Vetto, ma molto ben motivata e importante: quando tutti vanno in vacanza c’è qualcuno che non può muoversi, avendo bisogno di assistenza fisica e morale; ai primi di giugno la lista d’attesa della Casa protetta di Vetto si era sensibilmente allungata e comunque non è mai vuota in tutti i 12 mesi, segno della credibilità della struttura e della Coop. SAI che la gestisce da oltre 4 anni. Un ulteriore incoraggiamento a proseguire con il progetto di ampliamento che abbiamo già messo sulla carta e che ora aspetta solo di essere finanziato;
6. i giovani organizzatori di feste “alternative”: anche se disapproviamo alcune scemenze gratuite come il cocktail con il nome di una bestemmia e la pretesa di far immaginare chissà quali trasgressioni chiamando “erotik party” una festa in piscina a Scurano, l’abilità dei nostri baldi giovani nell’organizzare feste a tema si è affermata ben oltre i confini del comune e ha dimostrato che, se ci si impegna, le risorse per divertirsi con gusto e senza sbracare le abbiamo già al nostro interno!
7. gli organizzatori dei tornei di bocce e i nuovi gestori del Bar Bocciofila: una lieta sorpresa dopo alcuni anni caratterizzati da qualche difficoltà organizzativa: finalmente i consiglieri della Bocciofila Bergonzani, guidati con saggezza dal dr. Primo e con grande energia e competenza da Giorgio, sono riusciti ad organizzare alcuni tornei d’alto livello, dove tutto è filato liscio e con una notevole affluenza di pubblico; complimenti anche a Delia, Antonio e Lucia per aver saputo interpretare lo spirito fraterno del Circolo con la loro simpatia e disponibilità;
8. gli amministratori comunali a servizio delle feste in piazza: raro ma vero! A differenza di tanti politici nazionali, superbi, chiacchieroni e inconcludenti, i nostri “VIP” hanno dato una buona prova di cosa voglia dire interpretare la politica come servizio, mettendosi di corvée dentro alla nuova casetta del bar… auguriamo loro di continuare con lo stresso stile anche nell’amministrazione feriale della cosa pubblica!
(tratto dal bollettino parrocchiale Camminando... di questa settimana)