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“Castelnovo ne’ Monti? Un paese attorno a cui deve girare la montagna…”

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"Il metodo conservatore nel capoluogo della montagna continua a farla da padrone e cercherò di spiegarne uno dei tanti motivi". Così inizia un intervento rilasciato quest'oggi alla stampa dal consigliere provinciale leghista Romano Albertini, ultimamente piuttosto attivo nel dibattito montanaro.

"La Provincia ha stanziato 270mila euro come primo intervento sulla strada che dalla statale 63 porta a Ramiseto e i lavori stanno iniziando, mentre da tempo la maggioranza degli abitanti di questo comune chiede che sia migliorata la fondovalle che da Ramiseto porta a Vetto. Considerato che la zona artigianale si trova lungo la fondovalle in questione, non si comprende come mai non venga data precedenza alla sistemazione di questa arteria".

Castelnovo come ci entra?
"Proprio qui si spiega il mio riferimento iniziale al capoluogo montano, e cioè: non deve esistere nessuna strada che lo tagli fuori. Nonostante il grande sforzo delle aziende del ramisetano nell'operare in luoghi così disagiati, a partire dalle distanze per il commercio con la pianura, debbono subire a mio avviso una ulteriore beffa: visto che i mezzi pesanti non possono accedere dalla fondovalle di Vetto in quanto si tratta di una strada inadeguata - a cominciare dai ponti che attraversano il torrente Lonza per non parlare delle curve troppo strette in alcuni tratti - devono salire da Ramiseto, proseguire per la Sparavalle e poi scendere da Castelnovo verso la pianura, allungando il tragitto di svariati chilometri".

E quindi?
"La nostra presidente della Provincia si presume conosca bene la situazione, visto che è nativa di Ramiseto, ma pare non possa neppure lei dissentire dal potere che la capitale della montagna continua ad esercitare. Speriamo in un ripensamento da parte della Provincia stessa, visto che gli interventi a cui sono destinati quei 270mila euro non sembrerebbero così urgenti e con quella cifra si sarebbe potuto fare molto sulla fondovalle per Vetto".

"I ramisetani e gli altri cittadini del crinale - conclude l'esponente di opposizione - attendono fiduciosi un cambiamento radicale nel modo di fare politica in montagna. Nel frattempo possono ammirare la nuova grande rotonda della zona artigianale: almeno da lì passerebbe anche un treno".

12 COMMENTS

  1. A proposito…
    …di statale 63, passate le elezioni non si è più sentito parlare della variante del Ponte Rosso. Qualcuno può dirci a che punto siamo, visto che l’inizio lavori sembrava imminente con tanto di taglio del nastro????
    Grazie.

    (Gianni)

  2. Sulla variante Ponte Rosso risponde il Comune di Castelnovo ne’ Monti
    Variante Ponte Rosso: progetto definitivo pronto. Il comune di Castelnovo ne’ Monti sta predisponendo gli atti per alienare, come previsto in bilancio, la ex sede AGAC. Con l’introito di questa vendita inizierà ad acquistare i terreni i cui proprietari sono già stati contattati in maggio dalla Provincia, che, insieme alla Regione e al Comune, ha stanziato la somma necessaria alla realizzazione: 4.600.000 euro.

    (Comune di Castelnovo ne’ Monti, Settore lavori pubblici)


  3. Mi pare di aver sentito al “bar” che i fondi (Regione/Stato) per la variante hanno preso la strada della Sicilia, rastrellati da Silvio per accontentare Lombardo!!! Boh? Forse chiacchiere da bar; peccato che uscivano dalla bocca di uno “MOLTO” dentro alla situazione. Speriamo di no!

    (Roberto Malvolti)


  4. Progetto preliminare e definitivo già approvati. Previsto appalto integrato con progetto esecutivo e lavori. Acquisto terreni nel prossimo autunno. Appalto inizio anno. Nessuno ha mai parlato dell’inizio lavori l’1.6.09.

    (Comune di Castelnovo ne’ Monti, settore lavori pubblici)

  5. Chi ci crede???
    Ma chi ci crede a progetti presentati giusto pochi giorni prima delle elezioni, a paletti messi lì senza futuro e senza dignità, a promesse secolari mai mantenute???? La variante del Ponte Rosso rimarrà non solo un sogno montanaro, ma soprattutto un amo elettorale a cui abboccano molti “boccaloni”…

    (Alessio Zanni)

  6. Si sta lavorando sulla fondovalle Lonza
    Sento il dovere di rispondere, come cittadina e amministratore del comune di Ramiseto, all’articolo apparso su @CRedacon#C scritto da Albertini ma con ogni probabilità suggerito da qualche artigiano di Ramiseto che a quanto pare, non contento della campagna elettorale e soprattutto dei risultati, non smette di fare politica, ma questo è un altro capitolo!!!!
    Vorrei invece ricordare a chi lo sa e a chi non ne è a conoscenza che si sta lavorando anche sulla fondovalle Lonza con la tanto contestata rotonda di Gazzolo, a cui seguiranno la variante dell’area artigianale e la razionalizzazione di curve pericolose nel tratto Ramiseto-Gazzolo.
    Infine vorrei dire ancora una volta che in tutti questi anni, da parte delle amministrazioni che si sono avvicendate, non c’è mai stato, e dico MAI, un disinteresse per gli artigiani,,per i loro problemi e per una migliore viabilità.
    Chiudo dicendo che il miglioramento della SP 15 è un progetto finanziato ed eseguito dalla Provincia, come tutti quelli che verranno eseguiti sulla val Lonza e uno non preclude l’altro.
    Io sono del parere che quando si fanno delle critiche devono essere vere e costruttive, non sterili e vuote, altrimenti lasciano il tempo che trovano.

    (Loredana Giudici, vicesindaco del comune di Ramiseto)

  7. Mi dispiace, Malvolti…
    Io condivido le tue analisi e apprezzo la tua proposta (Comitato per la 63). Ma sul
    tuo ultimo intervento (“;i pare di aver sentito al bar… ecc.”) riporti un’accusa ad una parte politica che io ritengo sbagliata. Anzi, non credo sia necessaria! Ritengo sia molto meglio argomentare con dati incontrovertibili che riportare voci incontrollate carpite sorbendo un buon caffè al bar… da qualsiasi parte politica provengano. In politica, sai meglio di me, ognuno è bravo a scaricare le colpe sull’altro, anche dello stesso partito, per non assumersi le proprie: tutti ne sono maestri! Non vorrei averti offeso, ma spero che lo spirito nell’affrontare i problemi trovi sintesi nel “Comitato per la 63” dove l’impegno di tutti non venga frustrato sul “di chi è la colpa”. Sarebbe la fine di quell’entusiasmo montanaro che è diretto a risolvere i problemi del nostro territorio. Vedremo, in quel contesto, chi si opporrà e che argomenti avrà per farlo.
    Un abbraccio.

    (Olivo Luigi Raffaelli)

  8. Fondovalle Lonza
    Vorrei informare la sig. Loredana Giudici che già dal mio insediamento come consigliere provinciale ero al corrente che non esiste nessun finanziamento nel prossimo triennio da parte della Provincia nella fondovalle del Lonza, che la sistemazione delle curve da lei citate fanno parte del finanziamento della rotonda e comunque in questo caso non si fa cenno nel mio articolo al comune di Ramiseto.
    Sembra però che il vicesindaco veda in una protesta sacrosanta alla Provincia il dovere di difenderla; consiglierei di pensare ad aiutare i ramisetani, artigiani compresi, per ottenere quello che la Provincia avrebbe dovuto dare da molti anni.

    (Romano Albertini)

    P.S. – Meglio sarebbe per la maggioranza ricordare che comunque quindici voti di scarto andrebbero gestiti con maggior collaborazione.

  9. Più che collaborare!!!
    Sono pochi sì quindici voti, ma si vince e si governa anche con solo un voto in più. Vedo però che su Ramiseto non è informato bene perchè da parte della maggioranza c’è stata apertura alla minoranza fin dai primi giorni del nostro mandato. In quanto ad occuparci di Ramiseto e dei ramisetani, che non sono solo artigiani ma anche anziani, bimbi, commercianti, agricoltori, ecc… ognuno con i propri problemi a volte ben più grossi della viabilità, non deve certo essere Lei a dirlo, perchè ci pensiamo da soli, ogni giorno, in mezzo a mille difficoltà.
    In quanto alla Provincia, non ha certo bisogno della mia difesa; la mia era una difesa ad un attacco a mio avviso che riguardava anche il comune di Ramiseto e il modo in cui viene amministrato!!

    (Loredana Giudici)

  10. Castelnovo acchiappatutto
    Nessuna strada si fa se non passa per Castelnovo, questo è il parere dei montanari di oltre lo Sparavalle. E’ vero, Castelnovo è il centro della montagna e deve restare tale, ma se prosegue a pretendere che tutto sia dipendente dai suoi voleri e dalle sue necessità finirà per essere il centro di una montagna fisica SENZA ABITANTI. Anche gli altri piccoli centri hanno le loro necessità, per prima quella della sopravvivenza, e possono sopravvivere soltanto se sono collegati con strade percorribili e più dirette. Vedi la fondovalle Pianello-Giarola di Ligonchio da tutti reclamata e voluta, eccetto dai sindaci dell’Unione dei comuni.

    (Bruno Tozzi, consigliere di Busana)