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Preso il “topo” dell’ospedale S. Anna

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Potrebbe essere lui il “topo” dell'ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti. Ovvero lo sconosciuto che, da qualche tempo, agisce introducendosi furtivamente nell’area ospedaliera del capoluogo montano derubando i degenti di cellulari ed ipod che i carabinieri della Compagnia castelnovese stanno cercando di identificare.

Nelle more che le indagini avviate dagli uomini del Capitano Mario Amoroso facciano piena luce su quest’aspetto, ieri i carabinieri del Nucleo operativo e radiombile hanno colto con “le mani nella marmellata” un giovane pregiudicato reggiano fermato dopo il furto di un ipod all’interno dell’ospedale Sant’Anna.

L’immediato allarme giunto alla vicina caserma dei carabinieri ha consentito il rapido intervento e la localizzazione del sospetto che, fermato, è stato trovato in possesso della refurtiva. Con l’accusa di furto aggravato i militari hanno tratto in arresto il pregiudicato F.V., 43enne, residente a Carpineti, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana, titolare nella persona della D.ssa Valentina Salvi dell’inchiesta.

Il giovane è chiamato anche a rispondere del reato di porto abusivo di armi, in quanto all’atto dei controlli è stato trovato in possesso di due coltelli a serramanico sequestrati dai carabinieri castelnovesi.

L’origine dei fatti poco dopo le 16 di ieri, 27 agosto, quando, a seguito della segnalazione di un furto giunta presso la Centrale operativa della Compagnia di Castelnovo ne' Monti da parte degli operatori del reparto di lungodegenza dell’ospedale S. Anna, i militari si recavano presso il predetto reparto apprendendo del furto avvenuto poco prima di un ipod Apple asportato ai danni di un 34enne reggiano ivi ricoverato. Nella circostanza i carabinieri, constatando la presenza nel nosocomio del sunnominato F.V., noto peraltro anche per reati contro il patrimonio, lo controllavano chiedendo di consegnare eventuale refurtiva in suo possesso. L’interessato a questo punto consegnava l’ipod corredato di auricolare e caricabatterie risultato essere quello asportato al 34enne ricoverato al quale veniva restituito. La perquisizione personale permetteva di rinvenire all’interno del borsello da lui posseduto anche due coltelli a serramanico che venivano sequestrati in quanto pertinenti al reato di porto abusivo di strumenti atti all’offesa contestato al giovane unitamente al reato di furto aggravato. Dall’ospedale alla vicina caserma il passo è stato breve. Qui il giovane veniva dichiarato in stato d’arresto in ordine ai citati riferimenti normativi violati.

1 COMMENT

  1. E dopo?
    Che succede dopo? Perchè la trappola pare sia una di quelle che puoi aprire dall’esterno con facilità e non di quelle che non lasciano scampo al roditore… Per quanti giorni o ore i degenti del S. Anna potranno stare tranquilli?

    (Umberto Gianferrari)