Si è costituito anche in Appennino reggiano il comitato a sostegno delle candidature di Dario Franceschini alla segreteria nazionale del Partito democratico e di Mariangela Bastico alla segreteria del PD dell’Emilia-Romagna.
Nella riunione di insediamento del coordinamento si sono registrate le prime adesioni, che sono quelle di Gian Luca Marconi, Leana Pignedoli, Fausto Giovanelli, Nuccia Mola, Cosetta Gattamelati, Walter Davoli, Luciano Correggi, Simone Ruffini, Franco Ancora, Francesca Correggi, Sara Garofani, Fabio Ruffini, Yuri Torri, Carlo Fornili, Giorgio Pregheffi, Rosanna Bacci, Luca Cagnoli, Alessandro Govi, Claudio Bucci, Alberto Castagnini, Gustavo Simonelli, Felicino Magnani, Carlo Malvolti, Massimo Bonini, Alberto Ovi, Bruno Corradini, Vincenzo Costetti, Giliana Ceretti.
Coordinatore del comitato è stato nominato Yuri Torri, giovane assessore del comune di Casina.
Inoltre nella riunione del comitato è stato approvato all’unanimità il documento che segue.
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Il dibattito congressuale del Partito Democratico si svolge in un momento molto difficile per l’Italia e per l’Europa.
I ceti medi, le famiglie, i piccoli imprenditori e le categorie più deboli sono alle prese con una grave crisi economica la cui fine sembra ancora lontana.
Anche il Partito Democratico, come tutto il Centro Sinistra, sia in Italia che in Europa, sta attraversando una fase difficile; serve quindi che dal Congresso emergano tratti identitari chiari e orientati a un’azione fortemente innovativa rispetto ai conservatorismi e alle chiusure che penalizzano la società italiana.
Un’azione di segno opposto rispetto a quella dell’attuale governo che punta su demagogia e manipolazione dell’informazione e delle coscienze. Opposta prima di tutto nei valori che la ispirano perché tesa a dare forza alle energie più creative del Paese e in particolare ai giovani penalizzati da un Welfare vecchio e incapace di affrontare le sfide della globalizzazione e del futuro.
E’ importante che il dibattito congressuale, nelle prossime settimane, sia incentrato intorno a tematiche concrete. Fiducia. Regole. Uguaglianza. Merito. Qualità. Sono i concetti centrali della mozione che sostiene Dario Franceschini, quale candidato alla Segreteria Nazionale del Partito Democratico, e Mariangela Bastico, alla Segreteria Regionale dell’Emilia Romagna.
Crediamo che questa sia la scelta più coerente con l’ispirazione fondativa del Partito Democratico che è stata sancita dalla partecipazione e dal voto di milioni di cittadini, imprimendo il segno di un partito aperto a tutti gli elettori.
Crediamo sia questa la base su cui il Partito Democratico debba impostare la propria programmatica e la propria azione concreta e immediata anche a livello nazionale e regionale e locale, sul territorio dell’Appennino.
Una politica e uno Stato basati sulla trasparenza e l’efficienza, capaci di ridare fiducia ai cittadini in risposta alla paura cavalcata e alimentata dalla destra. Le misure per proteggere i lavoratori e i cittadini dalla crisi, le riforme economiche necessarie a dare prospettive a famiglie e imprese, le riforme istituzionali devono essere costruite intorno a questo messaggio positivo.
Servono regole in economia che siano garanzia e punto di riferimento per le imprese piccole e medie. Che garantiscano il corretto svolgersi della concorrenza e rompano i conflitti di interessi che in Italia sono diventati silenziosamente accettati, come fossero normali; che rendano più semplice ed efficiente il rapporto tra istituzioni e cittadini. Regole che, oltre a sancire diritti, stabiliscano doveri e responsabilità, garantiscano la sicurezza collettiva e fondino la convivenza di comunità aperte, capaci di integrazione e di vera solidarietà.
Il merito e l’uguaglianza devono essere l’antidoto ai crescenti squilibri sociali e alla caduta di competitività cui si assiste in Italiane in Europa. I divari nei redditi via via più netti; un distacco sempre maggiore tra Nord e Sud del Paese; il consolidarsi della diseguaglianza tra i generi in una condizione che penalizza la libertà delle donne, i loro diritti, la loro rappresentanza, sono tendenze che la destra ritiene inevitabili. E invece possono e devono essere cambiate.
Per farlo occorre riportare al centro i temi della dignità del lavoro in tutte le sue forme, di un nuovo welfare, di investimenti in formazione, ricerca, infrastrutture. Promuovere l’uguaglianza intesa come valorizzazione delle diverse capacità delle persone, come uguaglianza delle opportunità. Ed il merito deve essere la leva fondamentale della mobilità sociale in ogni settore.
Infine qualità significa investire risorse per la scuola, l’università, la ricerca, l’innovazione, la cultura. Sono questi i campi essenziali nei quali intervenire per valorizzare l’eccellenza italiana e per raccogliere al meglio le nuove sfide che si presentano, come quella della Green Economy che può rappresentare una nuova opportunità per le qualità italiane, anche nei territori del Sud e della Montagna.
Crediamo che per portare avanti queste azioni serva un Partito Democratico forte e coraggioso, capace di scelte nette. Un partito che coltiva le diversità culturali al suo interno come una ricchezza, ma che cerca e trova la sintesi. Un partito laico e plurale. Un partito che fa della contaminazione tra le visioni del mondo e le culture politiche al proprio interno, un argine efficace contro tutti gli integralismi e i fondamentalismi, religiosi come ideologici. E soprattutto un partito aperto. Che spalanca i propri gruppi dirigenti a quelle persone, a quei giovani e quelle donne, che non hanno appartenenze precedenti e che hanno scelto di cominciare il loro impegno politico con il PD. Un partito infine radicato sul territorio, che vuole avere un circolo in ogni paese, in ogni quartiere con una sede aperta.
Siamo convinti che Dario Franceschini e Mariangela Bastico abbiano la capacità, la competenza e la forza per sviluppare questa idea di Partito Democratico dove “tutti e non uno di meno abbiano l’opportunità di esprimere i loro talenti e non siano esclusi”, per questo appoggiamo le loro candidature.