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Autovelox / “La circolare Maroni può essere a giusta ragione considerata la ‘madre’ di tutte le circolari”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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La circolare 10307 firmata dal ministro Maroni relativa all’uso dei sistemi di rilevamento della velocità può essere a giusta ragione considerata la “madre” di tutte le circolari e rappresenta una vera occasione per fare luce in un settore lasciato spesso all’oscuro o in preda a mille ambiguità. Quattro sono i principi ispiratori della circolare.

Il primo. L’autovelox dovrà essere utilizzato laddove le strade facciano registrare un alto tasso di incidentalità stradale e ciò obbligherà anche ad un costante monitoraggio del fenomeno infortunistico su tutte le strade italiane.

Il secondo. Finalmente viene data piena attuazione all’articolo 12 del codice della strada, dove si prevede che vi sia un soggetto principale (Polizia stradale) per la gestione operativa di tutti i servizi di prevenzione e repressione stradale. Ciò significa che tutte le forze di polizia dovranno lavorare in eguale maniera e vi sarà chi sovrintende tali servizi.

Terzo. Prefetto e Conferenza provinciale saranno garanti dell’attuazione del pieno coordinamento tra i soggetti chiamati a concorrere nelle tematiche di sicurezza stradale.

Quarto. L'assoluta trasparenza e visibilità delle postazioni di rilevamento toglierà ogni dubbio circa la legittimità o meno dell’operato delle forze di polizia e, si spera, diminuirà il numero di contestazioni e di ricorsi che oggi giungono negli uffici dei giudici di pace e delle prefetture e che talvolta intasano gli stessi uffici di polizia.

Di fronte ad una simile “rivoluzione operativa” questa occasione non deve sfuggire a nessuno: alle forze di polizia in primo luogo, che potranno beneficiare di una rinnovata e più trasparente legittimità ed agli difensori dei diritti degli utenti che vedono accolte numerose richieste avanzate in questi ultimi anni.

(Roberto Rocchi, componente della Consulta nazionale per la sicurezza stradale e consigliere nazionale Asaps, Associazione sostenitori amici Polizia stradale)

8 COMMENTS

  1. Domanda
    Comandante mi potrebbe chiarire meglio i punti 1 e 2? Ovvero CHI decide su quali strade è possibile effettuare i controlli della velocità e da QUANDO questo entra in funzione e non SOLO in vigore. Se dovessimo imbatterci in una pattuglia della Municipale (per esempio) nei prossimi giorni che rispetterà i criteri di presegnalazione e visibilità (la norma dice “ben visibili”, cioè tutto e niente per me) è un controllo regolare o DEVE avere già il decreto del prefetto che autorizzi tale servizio in quanto quel tratto risulta ad alto tasso d’incidenti?
    Un’ultima cosa. Se i vari comandanti o amministrazioni decideranno di continuare i servizi autovelox come hanno fatto sino ad ora che succederà?
    Grazie anticipatamente.

    (Commento firmato)

  2. Risposta
    La circolare 10307 è effettivamente una sorta di “atto rivoluzionario” in quanto mette ordine ad un sistema che si è fortemente deligittimato da solo nel corso degli anni. Basti pensare che l’attuale circolare – che dovrebbe diventare operativa a tutti gli effetti nei primi giorni di settembre – va ad abolire ben 12 circolari esistenti dal 1995 ad oggi!
    Essenziale è il principio (punto 1) secondo il quale l’autovelox dovrà principalmente essere collocato nelle strade dove si registra un alto numero di incidenti stradali e non soltanto perchè in quella strada esiste un segnale che impone un determinato limite di velocità. A stabilirlo saranno Prefetto e Conferenza provinciale – quest’utlima costituita da tutte le forze di polizia, dai sindaci e persino dalle associazioni (anche di tutela degli utenti) che si occupano di sicurezza stradale – il cui compito sarà quello di diramare direttive in tal senso. Alla Polizia stradale (punto 2) il compito di raccordare tutte le forze di polizia, così da evitare che su di una strada vi siano più autovelox in funzione.
    La visibilità della postazione fissa dell’autovelox, inoltre, diventerà condizione indispensabile e necessaria per la legittimità dell’intero servizio.
    Francamente non credo che vi saranno amministrazioni che utilizzeranno un altro metodo, pena la nullità delle violazioni accertate, ma ancor più il biasimo da parte di Prefetto e quant’altri.
    Credo invece che la circolare 10307 possa veramente diventare un’occasione davvero irripetibile per tutte le forze di polizia che effettuano servizi di contrasto alla velocità dei veicoli, per poter tornare ad essere efficaci e credibili e svolgere veramente un servizio a favore di quanti hanno a cuore la sicurezza stradale.

    (Roberto Rocchi, Ispettore superiore, comandante Distaccamento Polizia stradale
    Castelnovo ne’ Monti)

  3. Domanda al comandante Roberto Rocchi
    Con le nuove normative sull’uso di autovelox, dovranno essere usate solo auto di servizio o si potrà vedere ancora un’autovelox (camuffato) su una Punto grigia normalissima (es. quella usata dalla Polizia municipale di Castelnovo ne’ Monti)? La ringrazio anticipatamente.

    (Marco Gualandri)

  4. Non ci sono soluzioni più semplici?
    Buongiorno, invece di impegnare forze, lavoro e mezzi in appostamenti, non sarebbe più semplice, una volta evidenziate le strade con alto indice di incidentalità, posizionarvi degli autovelox fissi? Mi pare che nella vicina Lunigiana una soluzione di questo tipo abbia ridotto di gran lunga sia gli incidenti che le multe. Così una volta fatto l’investimento le strade pericolose saranno costantemente monitorate, la velocità dei mezzi ridotta senza impiegare forze di polizia che potranno dedicarsi al controllo del territorio e non ci sarà più il dubbio del “far cassa”.

    (Commento firmato)

  5. Risposte
    Secondo gli allegati alla circolare 10307 (che sto leggendo anch’io per avere le idee chiare in merito alla specifica materia), gli autovelox dotranno essere impiegati soltanto in postazioni fisse (le cosiddette cabine) o su macchine di servizio (cioè contrassegnate dai colori e dai loghi d’istituto). Ciò che vale la pena sottolineare, tuttavia, è che sarà posta particolare attenzione alla visibilità della postazione, alla segnaletica di preavviso ed al luogo dove il servizio verrà svolto. Circa l’impiego dei soli autovelox fissi proposti dal lettore, invece, è bene rammentare che proprio su quel tipo di utilizzo sono sorte interpretazioni ricorsuali e deligittimazioni più o meno fondate. L’operatore di polizia accanto all’apparecchiatura – è stato sancito – garantisce un controllo costante della macchina e, al contrario di quanto sostenuto, diminuiscono le possibilità di un uso di carattere speculativo in quanto l’apparecchiatura viene rimossa quando l’agente se ne va. In ogni caso, la circolare si esprime positivamente in termini di trasparenza nell’utilizzo, logica operativa e controllo dell’attività e questo direi che sono già ottimi risultati nel controverso settore della tecnologia applicata alle violazioni stradali.

    (Roberto Rocchi, Ispettore superiore, Comandante distaccamento Polizia stradale Castelnovo ne’ Monti)

  6. Grazie per la risposta
    Ringrazio l’Ispettore Rocchi per la rapida ed esauriente risposta; sono convinto però che la sistemazione di autovelox fissi gestiti dalle forze di Ppolizia o dai Carabinieri debbano essere una garanzia già di partenza; le forze interessate non sono gestite da altri piccoli poteri politici interessati a rimpinguare casse locali, pertanto interessate solo alla sicurezza degli utilizzatori delle strade, almeno io penso così dando piena fiducia ai tutori dell’ordine.
    Una buona sistemazione di autovelox fissi di pertinenza della Polizia o dei Carabinieri e con una taratura vidimata dalle stesse forze sarebbero una garanzia per tutti e finalmente diremo basta ai furbi e furbetti che percorrono le nostre strade ben al di sopra dei limiti quotidianamente (oltre ad una stima dei punti pericolosi sarebbe però utile anche una stima dei punti dove sono collocati dei limiti quantomeno risibili), così da avere una collocazione equilibrata di limiti e così avremmo sicurezza da un lato e scorrevolezza dall’altro.

    (Commento firmato)


  7. Rispondo all’utente di cui non si è in grado di stabilire il nome, il commento riporta soltanto “(Commento firmato)”. Sono Comandante di Polizia locale e ritengo che un siffatto modo di vedere la problematica in questione sia solo sintomo di limitata capacità di analisi. I “piccoli poteri politici” ai quali si fa riferimento sono la realtà italiana che solo in determinati casi ha posto in essere logiche speculative. Le polizie locali, sono convinto e sicuramente lo è per quanto riguarda la mia realtà, operano nell’interesse del cittadino e non accertare infrazioni relative alla velocità nei centri abitati equivale a dare credito a quella fasce di cittadini che non sono rispettosi delle regole di convivenza. Il codice della strada è un codice di rispetto verso gli altri, questo è il pricipio ispiratore al quale gli utenti dovrebbero adeguarsi. Da ultimo aggiungerei senza il minimo dubbio le polizie locali tra le forze di polizia, non fosse altro per la capillarità con cui sono distribuite nel territorio nazionale, a differenza delle “forze di polizia” come vengono citate dall’utente in questione.

    (Giorgio Piacentini)