Le ipotesi avanzate dai Carabinieri reggiani circa la possibilità che la provincia di Reggio Emilia, in analogia a quanto avvenuto nell’agosto dello scorso anno nell’area golenaria del PO a Guastalla, fosse scelta quale località dove organizzare un rave party non autorizzato con l’affluenza di svariate centinaia di giovani provenienti da tutt’Italia e anche dal’estero, erano piu’ che fondate.
Ieri pomeriggio, infatti, in località Ponte Governara del comune di Villa Minozzo nel greto del fiume Secchiello i Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Ne’ Monti hanno individuato la “location” in una zona impervia e ben nascosta dove gli organizzatori stavano montando tendoni e enormi impianti acustici e dove incominciavano ad affluire centinaia di giovani! Immediatamente è scattato l’allarme: mentre il Luogotenente Paolo Francesco De Mola, vice comandante della Compagnia di Castelnovo Monti, iniziava una proficua azione di mediazione con gli organizzatori e con i numerosi giovani già presenti al fine di farli allontanare, decine di pattuglie della Compagnia di Castelnovo Ne’ Monti supportate da altre del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Emilia giunte congiuntamente ad altre pattuglie della Questura di Reggio Emilia della Polizia Municipale di Villa Minozzo e della Polizia Stradale di Castelnovo Monti affluivano sul posto.
Nel contempo tutte le strade dell’Appennino reggiano afferenti a quella località venivano presidiate dagli operanti con centinaia di autovetture, munite di Tom Tom impostati per quella località, che erano costrette a far marcia indietro per il sopraggiunto “contrattempo”. Alle ore 21,30 l’area occupata poteva ritenersi sgomberata con i giovani che si allontanavano senza alcun tipo di incidente grazie proprio alla paziente opera di mediazione avuta dagli operanti. Preoccupante la circostanza che ha visto durante l’attività di presidio stradale tra le persone che affluivano al rave party anche la presenza di giovani ragazze che allattavano i propri figli in tenera età.
L’iniziativa è stata scongiurata si diceva grazie alle ipotesi info-investigative e alla specifica attività di monitoraggio che da qualche giorno veniva posta in essere in tutta la provincia avuto riguardo alle zone che si prestano a tali iniziative quali tra l’altro le aree golenarie dei fiumi e le zone impervie e boschive della provincia essendo forte l’ipotesi, poi rivelatasi fondata, dell’organizzazione di un rave. Ieri alle 15,00 la svolta quando durante l’attenta attività di controllo una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Villa Minozzo notava un insolito segnale sul margine della carreggiata in località Ponte Governara del comune di Villa Minozzo dove si accede nel greto del fiume Secchiello. Incuriositi anche dalla presenza di due autovetture con giovani provenienti da altre province (forse con funzioni di convogliare i giovani al rave), i Carabinieri si addentravano nell’impervia zona raggiungendo il greto del fiume dove ben nascosto si scorgeva un grosso tendone che numerosi altri giovani stavano allestendo con grossissime casse per dar via al rave non autorizzato che sarebbe iniziato nella notte.