VALESTRA DI CARPINETI (16 agosto 2009) – “La domenica antecedente alla sua scomparsa aveva chiesto di potere guardare la santa messa alla tv”. In questo ricordo della madre si coglie la sensibilità di Ivano Meglioli, forse consapevole della gravità del suo male, e che una folla di circa cinquecento persone di ogni parte dell’Appennino ha voluto salutare, domenica 16 agosto, nella parrocchiale di San Pietro in Valestra, quasi mai così piccola.
Ivano se lo è portato via venerdì mattina un male che lo aveva colpito sin dalla nascita e che negli ultimi due anni, dopo 10 anni di vita trascorsa a Castelnovo, lo aveva ricondotto a lottare al paese natale, amorevolmente sostenuto dal padre Giuseppe, di 73 anni (imprenditore edile), dalla madre Anna (69 anni) e dalle sorelle Olivetta (impiegata presso la Latteria S. Pietro) e Lorena (impiegata Enìa, già assessore comunale di Carpineti), oltre che dalle rispettive famiglie.
A celebrare la funzione, dopo la preghiera iniziale del parroco don William Neviani, è monsignor Guiscardo Mercati che di Ivano fu insegnante di religione. Di lui ha tracciato un commovente profilo, con riferimento anche al suo lavoro di geometra (era tecnico comunale a Viano): “Ivano aveva il suo progetto di vita. Ma anche la vita, a volte, ci chiama ad alcune varianti e a modificare gli stessi progetti. Certo questo comporta dolore e a volte non si sa spiegare. Ma resta, lei sola, la speranza nel Signore. Come una rosa, bellissima, porta le spine, non dobbiamo fermarci a guardare queste, ma alla bellezza del fiore. Anche se fede di Ivano non era una fede da "messa la domenica" solo il Signore può leggere nei cuori, in particolare oggi nel suo e di quando, scherzavamo, e mi diceva ‘che ne sai don, che io non prego…?’”.
“E ultimamente – ricordano i familiari – parlava più spesso di Dio…”
Tra i fedeli in chiesa i compagni delle superiori, i parenti, i sindaci di Carpineti e Viano, alcuni consiglieri, i tanti amici, compresi coloro i quali con lui condividevano la passione per la meteorologia o, in passato, per il culturismo.
Al camposanto l’ultima benedizione. E per voce di don Guiscardo ecco quasi prendere corpo le parole di Ivano...
"Non me ne sono andato, sono solo passato dall'altro lato della strada"
(G. A.)
Fin da ragazzo…
…frequentava a Castelnovo la mia palestra di body b. La voglia di scherzare non lo abbandonava MAI. Gli dicevo che i muscoli, poi, non sono così importanti; è importante invece costruire un “guscio” all’interno del quale sentirsi a proprio agio tra gli altri. Gli dicevo che il GUSCIO, però, conta sempre meno del CONTENUTO… Gli dicevo che il cuore è in ogni caso il muscolo più importante, da coltivare con cura… Questo avevo imparato nei miei corsi a Milano e questo raccontavo ai miei giovani allievi, ai quali insegnavo e dai quali, osservando, cercavo di imparare… Credo che, dietro a quei sorrisi sornioni, ci fosse una persona che, comunque, sapeva ascoltare… Anch’io mi auguro che ora sia da quel lato della strada in cui le persone NON sono assenti bensì presenti invisibili, che ci camminano al fianco…
(Umberto Gianferrari)
Nel giardino della vita, il Signore coglie i fiori più belli e li rende eterni. Tu sei una bellissima rosa rossa circondata da tanta neve e ti porterò per sempre nel mio cuore. Ciao, Colonnello.
(La tua amica Laurina)
Sarai sempre con noi
Voglio ringraziare la redazione per avre pubblicato un ricordo di mio fratello. E voglio dire solo una cosa… Ivo, tu non sei morto, per noi sei ancora qui e ci sarai sempre.
(Lorena Meglioli)
Ivano
O meglio, “il colonnello Ivano”… Così scherzosamente lo chiamavamo e gli piaceva, tant’è che si firmava così nel bollettino meteorologico che mi lasciava settimanalmente nella cassetta della posta. Molto spesso le previsioni erano azzeccate, altre volte no, ma c’era sempre un motivo, una pertubazione inaspettata, un vento che non doveva esserci… C’era sempre una spiegazione…
Ora la spiegazione facciamo un po’ fatica a trovarla, se non in quel Dio che ha sacrificato il proprio Figlio per l’umanità, ma occorre tanta fede e la nostra è tanto fragile…
Domenica pomeriggio, dopo il funerale, quando il cielo si è improvvisamente chiuso e tuonava, sorridendo ho pensato: “Ecco Ivo che in cielo ha già cominciato ad occuparsi del tempo”.
Ciao, Colonnello Ivano, è stato un piacere abitarti vicino ed è stato facile volerti bene.
(Silvana Aguzzoli)
Ciao Ivano
Ti ho conosciuto da pochi anni, ma è stato facile esserti amico da subito. Mi ricordo ancora quando per lo scorso Natale mi hai detto “Porta pure le tue bimbe a sciare in montagna, il tempo sarà buono”. Non ti dimenticherò, ogni volta che cambia il tempo penserò a te.
Ciao, Ivano.
(Cinzio Campani)
Ciao Ivano…
Ciao Ivo, spero che dall’altro lato dalla strada dove sei ora starai sorridendo a vedere che da tre giorni voglio scrivere un commento e poi non ce la faccio… Che tristezza… Non ti dimenticherò…
Un bacio.
(Commento firmato)