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Per servizio, per il mondo o sulle tracce dei bisnonni: ecco i montemiscosini doc

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MONTEMISCOSO (Ramiseto, Reggio Emilia, 13 agosto 2009) - C’è Ilca Nicolai, classe 1925, che ha ritrovato la strada per riscoprire il paese da cui partì, per Carrara, la sua bisnonna in pieno Ottocento. C’è Pietro Tomasini che a novant’anni guida ancora l’auto e non è del tutto convinto della vita da emigrato in quel di Genova, e qui torna sempre per la bella stagione a fare l’orto con sua moglie Carmen,che nella città portuale ha lavorato andando “a servizio”. C’è Maurilio Tomasini,per tutti Mauro, classe 1955, che lavora e ha messo su famiglia in Thailandia, ma spesso torna nei luoghi della sua infanzia e aiuta gli zii a fare la legna per l’inverno o l’orto, o lavori di manutenzione della loro casa. Sono incredibili, ma nello stesso tempo normalissime, storie di vita che legano una trentina di residenti appena a Montemiscoso, nell’Appennino reggiano in Comune di Ramiseto, alle persone (oltre un centinaio) che qui tornano per trascorrere le ferie. “Parco nel mondo”, il progetto del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, consegnerà loro, proprio a Montemiscoso venerdì 14 agosto dalle ore 15.30, l’attestato di “cittadini affettivi”, considerando queste come un piccolo esempio delle migliaia di persone che sono rimaste legate al paese natio pur essendo emigrati altrove per necessità.

Anche, Montemiscoso, conobbe negli anni Trenta il fenomeno del boom demografico. Qui vivevano duecento persone, poi Il boom economico delle città nel dopoguerra, la ricerca del benessere e quindi l'emigrazione lo ha svuotato come tanti paesi d’Appennino. Eppure qui i giovani trovavano mille occasioni per ritrovarsi, ballare e cantare e forte era la tradizione del Maggio, che si cantava nei castagneti vicino al paese,all'ombra del monte Ventasso ed i protagonisti delle rappresentazioni erano i giovani del posto.

Saranno quindi i maggerini della Compagnia "Monte Cusna" d’Asta, con la riproposizione del maggio “I Cavalieri erranti” di Luca Sillari, a suggellare la consegna degli attestati di cittadini affettivi a questi personaggi, capaci di mantenere il legame con la terra natia e di testimoniare ora nel mondo la cultura e le bellezze del Parco.
Alla cerimonia interverranno il sindaco Martino Dolci e il presidente del Parco nazionale Fausto Giovanelli. Dalle 19.30 cena nel borgo e ballo liscio per tutti.