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CASTELNOVO / La notte è rosa. Ma lui tenta di accoltellare il fidanzato di lei

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CASTELNOVO MONTI (12 agosto 2009) – Un assurdo episodio di violenza ha rischiato di rovinare la prima notte rosa castelnovese. Erano da poco passate le due quando due coppie di fidanzati si intrattenevano nel bar Gregory in piazza Peretti. Ma gli sguardi insistenti e gli apprezzamenti di un giovane, pare di origini albanesi, erano tutti per una ragazza di una delle due coppie, al punto di portalo a esprimersi con verbali apprezzamenti a banco.

Nulla di che, se non che all’uscita dal locale – come da testimonianza raccolta da Redacon – il giovane esagitato ha deciso di lamentarsi dello sguardo stupito del fidanzato di lei. Dapprima il lancio in aria della sigaretta, quindi, l’avvicinarsi con fare minaccioso e – incredibile – con un appuntito coltello. “Che hai da guardare?”, ha esclamato il giovane delinquente puntando ben presto l’arma al costato del ragazzo vettese.

Fortuna vuole che il vettese minacciato eserciti da tempo karatè e sia riuscito scansare in parte il colpo, rimediando solo una piccola ferita al costato. Una breve rissa, con gli altri fidanzati impietriti dalla scena e dalla confusione.
Poi alcuni astanti sono riusciti a dividere i due giovani, senza però intendere la gravità di quanto accaduto, tanto che l’albanese – pare già noto alle forze dell’ordine attività dedite a stupefacenti e armi – riusciva indifferentemente a dileguarsi, nonostante il sopraggiungere dei Carabinieri, nel mentre allertati, della vicina caserma del comandate Amoroso.

Al ragazzo vettese non restava che farsi medicare al pronto soccorso del nosocomio S. Anna e sporgere, assieme agli amici visibilmente choccati per l’accaduto, denuncia per l’aggressione subita. I primi verbali in caserma si sono protratti sino alle prime luci dell’alba di domenica e le successive testimonianze nella giornata di lunedì. Sono pertanto in corso le indagini dei militi castelnovesi che, dopo l’esame con le foto segnaletiche, dovrebbero portare quanto prima all’identificazione certa dell’uomo reo dell’aggressione e all’esatta ricostruzione della dinamica dei fatti.

(Gabriele Arlotti)

31 COMMENTS

  1. Nessun commento?
    Leggendo l’articolo mi sarei aspettato una valanga di interventi. Provo ad accennare qualcosa io.
    A Castelnovo, ma del resto in tutt’Italia, sono all’ordne del giorno problemi di questo tipo. Innegabile, basta aprire i giornali. C’è un evidente problema di integrazione degli stranieri. Perchè? In passato sono state aperte le porte a tutti (bravi, cattivi, belli e brutti). Problema legatissimo a tutto questo è la mancanza della certezza della pena. Non si può continuare a fare finta di niente, il problema va affrontato. Mi auguro che le istituzioni sappiano porre rimedio.
    Sarei curioso di leggere altri commenti.
    Saluti.

    (Alessandro)

  2. Certezza della pena? Sì! Ma prima la certezza della COLPA!
    Rientrato a Castelnovo a tarda ora, ho appena letto la notizia. Che io NON sia di sinistra è risaputo… Ma prima di scagliarmi sullo STRANIERO mi soffermo sulla 3^ riga, in cui si legge: “…PARE DI ORIGINI ALBANESI…”. Prima della certezza della pena occorre trattare degli eventuali dubbi sulla colpa. Perchè pare banalissimo, ma CHIUNQUE deve considerarsi innocente fino a prova contraria. Anche se pure io ho avuto problemi con persone albanesi, dipanati con l’intervento delle forze dell’ordine e altri, anche del giudice di pace. Se, come pare, vi è abbondanza di testimoni, gli uomini del Capitano Amoroso non tarderanno a sbrogliare la matassa… Ma vorrei sottoporre ai lettori un quesito: “E SE IL COLPEVOLE (ITALIANO O ALBANESE CHE SIA) RITORNASSE QUANTO PRIMA A CIRCOLARE PER LE STRADE E LE PIAZZE CASTELNOVESI, QUALE SAREBBE IL VOSTRO STATO D’ANIMO?”. E quello delle forze dell’ordine, che hanno impegnato domenica e lunedì per identificare il reo? Quale sarà?

    (Umberto Gianferrari)

  3. Nessun commento 2??
    Caro Alessandro, le istituzioni han già pensato a risolvere questo problema, con le ronde!!! Infatti mentre c’è sempre un posto di blocco per la grande crociata dell’alcol, che se hai un milligrammo in più vieni sbattuto sul giornale come un delinquente, se hai un coltello puoi minacciare la vita di una persona e mantieni pure l’anonimato! Non è solo un fattore di certezza della pena, è che in questo paese non si sa più cosa è giusto e cosa sbagliato!!! E meno male che abbiamo la Chiesa che orienta la nostra morale… Mentre Silvio può andare tranquillamente a pu…ane se sei un ciclista e fai un’infrazione ti tolgono i punti dalla patente della macchina!!! Impossibile tralasciare il meraviglioso concetto del LODO ALFANO, ove 4 persone o istituzioni sono al di sopra della legge e che provoca negli elettori di destra uno strano fenomeno: se gliene parli per sapere se sono d’accordo non rispondono, si addormentano, si mettono a rincorrere le farfalle!!! Ma questo lo abbiamo voluto noi (a parte me)!!! Salutoni.

    (Commento firmato)

  4. Per Alessandro
    Se in Italia la giustizia funzionasse rimarremmo senza Parlamento… Non esagerare, però, dicendo che a Castelnovo sono all’ordine del giorno questi problemi. Penso che da noi gli immigrati abbiano una buona integrazione, poi, si sa, la stupidità indotta dai fumi alcolici non ha nè colore ne bandiera e chi sbaglia dovrebbe essere punito. Per questo abbiamo le forze dell’ordine. In alcuni paesi (un po’ più sviluppati del nostro) le diverse comunità hanno ognuna un proprio rappresentante…
    Saluti.

    (Mattia Rontevroli)


  5. Non mi pare che siano cose che a Castelnovo succedano tutti i giorni e magari il fatto che fosse ubriaco incide più della sua origine, no? Il collegamento diretto fra immigrazione e delinquenza non è una cosa così semplice come la fai sembrare e il problema della sicurezza non è che un’invenzione creata ad arte per distogliere la nostra attenzione da problemi più seri e reali. Sul problema della certezza della pena hai ragione: abbiamo un presidente del Consiglio che… vabbè lo sanno tutti.

    (Andrea)

  6. Bravi, cattivi, belli e brutti
    Raccolgo la richiesta anche se intervengo un po’ brevemente, non ho molto tempo a disposizione. La certezza della pena purtroppo è una semplice illusione della nostra giustizia, non si può nemmeno considerare un miraggio e si continua come se niente fosse… E questo vale per tutti, anche per noi italiani. Che cosa è che non funziona? Che fare per migliorare le cose? Che fanno? Niente. Purtroppo ormai siamo rassegnati e sembra inutile protestare anche quando escono notizie che esaltano l’ingiustizia. Grazie ai nostri legislatori ormai è molto difficile anche per noi rientrare nella legalità a causa dell’enorme selva di leggi, leggine, regolamenti e circolari varie di non semplice conoscenza e anche in contraddizione fra di loro. Il problema dell’integrazione degli stranieri. “In passato sono state aperte le porte a bravi, belli, brutti e cattivi”. Intanto, secondo me, bisognerebbe dare la possibilità di identificarli subito con precisione in ogni luogo, in ogni posto di lavoro fornendo loro un documento valido, come del resto siamo identificabili noi stessi e questo darebbe la possibilità di renderli rintracciabili in qualsiasi momento. Nome, cognome, da dove vieni, cosa hai fatto nel tuo paese, che mestiere sai fare, cosa ti piacerebbe fare, cosa sei venuto a fare, ecc., ecc. Fare una scheda identificativa il più precisa e completa possibile. E non tiratemi fuori la privacy, questa fa comodo soltanto a qualche d’uno; noi cittadini comuni italiani siamo tutti completamente schedati (partite iva, codici fiscali, buste paga, carte di credito, patenti e carte di identità e chi più ne ha….). Poi se hanno commesso reati nel proprio paese o non si fanno identificare, non dare nemmeno il permesso di toccare terra: vanno rispediti subito, immediatamente! Inoltre occorre spiegare loro in maniera molto semplice ogni nostra regola del comune vivere alle quali si debbono adattare se vogliono vivere fra di noi. Le elargizioni di sopravvivenza poi (pagate da noi tramite comuni, ecc. – mi piacerebbe conoscere l’importo esatto di spesa) vanno guadagnate legalmente con possibilità di un lavoro decente, non stando seduti su un muretto tutto il giorno con in mano il cellulare ultima generazione!!! Il lavoro c’è se si vuole trovare, magari bisognerebbe eliminare un po’ di burocrazia.

    (Elio Bellocchi)

  7. Devo fare la parte del bieco leghista?
    E’ interessante cercare di comprendere la psicologia dei cittadini, soprattutto di quelli che votano il PD. Su Redacon e in giro per il paese si mostrano stupiti e mi chiedono perché non intervengo sul caso dell’albanese accoltellatore. Mi chiedono perché non intervengo (ancora) sull’ordinanza anti accattonaggio… Insomma mi chiedono di mettere i sottotitoli al film che vediamo tutti i giorni (si vede che senza non ci capiscono nulla!).
    Sono diventati tutti più leghisti del responsabile locale della Lega?! Anche qualche accanito commentatore del Pdl si chiede il perché del mio silenzio?! Insomma manca Alessandro Davoli, il “nemico” da attaccare. Pare non ci sia più gusto a scrivere su Redacon. Ma vah!
    Per ordinanza del sindaco Marconi ho già scritto quel che c’era da scrivere, ovvero pieno appoggio. Norme di buon senso, già approvate e applicate da numerosi sindaci della Lega ma anche del Pd. A Venezia, sindaco Cacciari, e Firenze, sindaco Leonardo Domenici, entrambi esponenti di primo piano del Partito Democratico, già nel 2008 approvavano ordinanze per il divieto dell’accattonaggio molesto. A Venezia come a Firenze voto del Consiglio comunale quasi all’unanimità (quindi a favore Pd, Pdl, Lega, Udc, ecc.).
    Solo a Castelnovo ne’ Monti ci si scandalizza (pure un ex consigliere Udc lasciato a casa dagli elettori) e si fa polemica inutile. Chiacchiere a ruota libera, e spiace veder coinvolti perfino due sacerdoti, completamente fuori tema. Polemica ossessiva inutile anche perché l’ordinanza è tutto fumo e niente “arresto”. Tranquilli, i nigeriani, i senegalesi, le rom, continuano a passeggiare per le piazze (anche quella del Municipio), i parcheggi dell’ospedale Sant’Anna, i bar e i negozi di Castelnovo, tampinando i passanti, in particolar modo donne e anziani, chiedendo soldi con insistenza.
    Che dire, un sindaco del Pd può solo fare “la mossa” a differenza di un ex sindaco di Treviso, il mitico e amato (dai suoi cittadini della Lega e anche del Pd) Gentilini, che “ha risolto” applicando in modo fermo e deciso le regole a protezione della comunità e dei più deboli.
    Per quanto riguarda il criminale albanese, già coinvolto in traffico di stupefacenti e altro, vorrei raccontare un fatto illuminante. A fine anni novanta-inizio 2000, a Reggio Emilia il prefetto Raffaele Guerriero espelleva i clandestini con una seria applicazione delle regole dettate dalla Turco–Napolitano, la legge che il Pci e poi Pdc aveva approvato. Bene, un bel giorno viene chiamato al telefono dal ministro Livia Turco: “Signor Prefetto, Lei è impazzito… ha il più alto numero di extracomunitari espulsi in proporzione alla popolazione residente, cosa le salta in mente…?”. “Signora Ministro, applico la legge dello Stato Italiano!”. “Vedo che Lei non vuole capire, si ritenga trasferito con effetto immediato!”. E una settimana dopo Guerriero si ritrova ad Asti, come prefetto ausiliario, parcheggiato lì in attesa di pensione.
    Da allora Reggio Emilia e provincia è diventata il paese del Bengodi per oltre cinquantamila stranieri. Grazie a questa sinistra, per l’arricchimento multietnico e culturale.
    Cari lettori ed elettori, servono ancora i sottotitoli al film che vi passa sotto gli occhi…?
    A presto. Un saluto padano e montanaro.

    (Alessandro Raniero Davoli, capogruppo consiliare “Castelnovo Libera”)

  8. Sottotitoli a chi?
    Preciso, a scanso di equivoci, di non essere tra quelli che supplicano il sig. Davoli perchè si esprima su questo e/o su quel tema. Ognuno ha una propria visione (che rispetto) degli eventi, esito elettorale compreso. Ritengo però offensivo rivolgersi ad elettori e lettori di Redacon(non tutti sono COMUNISTI) anche solo ipotizzando lontanamente, per ben 2 volte, che gli occorra un ausilio (sottotitoli) per interpretare la quotidianità. Ciascun castelnovese, per fortuna, è sempre riuscito a dare una propria interpretazione (giusta o sbagliata) degli accadimenti locali, senza alcun traduttore o suggeritore o musa ispiratrice o altro. In caso di bisogno lo avremmo portato in Consiglio comunale nella precedente legislatura. Qualora poi ci occorresse una sottotitolazione degli eventi vedrà poi, ciascuno di noi, a chi indirizzare la personale e fiduciosa richiesta di supporto.

    (Umberto Gianferrari)


  9. Davoli cita il “mitico” Gentilini… che se non vado errato ha dichiarato ad un comizio leghista:
    “Io voglio la rivoluzione contro gli extracomunitari clandestini!
    Voglio la pulizia dalle strade di tutte queste etnie che distruggono il nostro paese.
    Voglio la rivoluzione nei confronti dei nomadi, degli zingari.
    Ho distrutto due campi di nomadi e di zingari a Treviso… non ci sono zingari!
    Voglio eliminare tutti i bambini degli zingari.
    Voglio eliminare tutti i bambini degli zingari che vanno a rubare dagli anziani.
    Voglio tolleranza a doppio zero!
    Voglio la rivoluzione contro coloro che vogliono aprire le moschee e i centri islamici.
    E qui ci sono anche le gerarchie ecclesiastiche che dicono “lasciate anche loro pregare…”. NO!
    Vanno a pregare nei deserti!
    Aprirò una fabbrica di tappeti e regaleremo i tappeti ma che vadano nei deserti!!!
    Poi… voglio la rivoluzione contro il buonismo e la tolleranza della magistratura… è tempo che le leggi vengano applicate ma che vengano applicate da giudici del Veneto… nostri!
    Basta giudici romani, basta giudici del sud!!!
    Voglio la rivoluzione nei confronti di quelle aperture dei call-center, dei negozi di cose straniere.
    Poi… voglio la rivoluzione nei confronti di coloro che sostengono che dobbiamo mangiarci la spazzatura di Napoli… NO!
    Faccio così… li macino e li dò in pasto a loro. Sono loro che li hanno prodotti e loro li devono mangiare. Il nord non vuole quel cibo del sud, assolutamente!
    Quindi… neanche un grammo di spazzatura napoletana nel nostro TERRITORIO!
    Noi abbiamo una CIVILTA’ che è ormai matura per cui sappiamo dove mettere le nostre spazzature, ma non vogliamo che dopo decenni di miliardi SPERPERATI per il Sud, ci buttino anche le spazzature.
    Rivoluzione anche in questo campo! Non tollero che ci siano queste sbavature!
    Io non voglio vedere consiglieri neri, gialli, marroni, grigi insegnare ai nostri giovani!
    Cosa insegnano!? La civiltà del deserto! La civiltà di coloro che scappano davanti ai leoni o quelli che corrono dietro alle gazzelle per mangiare e per vivere!
    Niente da fare!
    Il voto spetta soltanto ai cittadini italiani… e qualcuno sta spingendo. Ma io ho bisogno del popolo prado, del popolo Veneto, del popolo leghista di dire “NOOO… NOOO!!!”.
    Voglio la rivoluzione anche qua.
    Quindi la parola d’ordine del vangelo secondo Gentilini è “Rivoluzione” e ho bisogno di voi per portarla a termine!
    Statemi vicino perché NOI siamo quelli che faremo il cambiamento della nostra Italia e della NOSTRA CIVILTA’!
    Non voglio più vedere queste genie che girano per le strade di giorno e di notte, questo è un primo compito e io sono convinto che il nostro governo, i nostri parlamentari, saranno in grado di dare una risposta al popolo padano, al popolo veneto, al popolo leghista!
    Un abbraccio a tutti, viva la lega!”.
    Se questo è un “mitico” esempio ideologico da seguire… Io credo si debba riflettere sulla possibilità di definirlo un essere umano.

    (Giuliao Gabrini)

  10. La definizione di “Untermensch”
    Signor Gabrini, lei pare aver acquisito il concetto di etica dai nazisti. La definizione di “essere umano” o meno a Giancarlo Gentilini non la può dare Lei, caro signore, altrimenti Lei precipita nell’ideologia aberrante nazista (che credo lei come me condanna senza riserve), per la quale esistono uomini o non uomini (sotto uomini), ”untermenschen”, definiti tali per etnia, credo politico o religioso. Lei è come un “bambino” al quale viene indicata la Luna e guarda il dito e finisce per non capirci niente (ma non è un universitario?).
    Il comizio politico di Gentilini, amato e mitico sindaco leghista di Treviso(riconfermato al secondo mandato con un voto plebiscitario e oggi, a ottanta anni, vicesindaco), ha veicolato un messaggio chiaro e forte, apprezzato e approvato dalla maggior parte dei cittadini di Treviso, anche ex elettori di sinistra. La difesa della sicurezza e della pacifica convivenza sociale, il decoro e la vivibilità della città.
    «Voglio la rivoluzione contro i veli e il burqa delle donne. Io voglio vedere le donne in viso, anche perché dietro il velo ci potrebbe essere un terrorista e avere un mitra in mezzo alle gambe». La difesa delle donne dagli stupri, delle famiglie dai furti, la difesa dei giovani dallo spaccio di droga, degli anziani dai predoni sbandati e senza legge («A Treviso ho distrutto due campi, basta con i bimbi rom che vanno a derubare le anziane»). Insomma, buon senso e buona amministrazione.
    Certo le parole vanno comprese nel contesto, come, mi consenta il paragone, le “parabole” evangeliche. Solo i farisei si attaccavano alle parole per condannare il Maestro Nazareno. Invece i puri di spirito, i poveri, gli umili, gli onesti, lo seguivano perché ne comprendevano le intenzioni. Ovvero amore per la sua gente.
    Caro signor Gabrini, i veleni di un certo “intellettualismo” sono ormai rifiutati da larga parte dei cittadini italiani, lo si vede alle elezioni…
    Saluti padani e montanari.

    (Alessandro Raniero Davoli)

  11. Leggi
    Dal Corriere della Sera: “Extracomunitario fa arrestare ladri, denunciato in quanto clandestino – L’uomo del Bangladesh multato per 5-10 mila euro e l’ordine di lasciare l’Italia entro cinque giorni”
    TORINO – D’ora in poi nessun extracomunitario non in regola con la nuova legge che ha introdotto il reato di clandestinità, denuncerà mai più un reato, neanche se avviene sotto il suoi occhi. A Torino un cittadino del Bangladesh ha denunciato e fatto arrestare tre romeni che gli avevano rubato il portafogli dopo averlo assalito di notte con una bottiglia di vetro rotta puntata alla gola. Andato in questura per la denuncia, è stato trovato privo di permesso di soggiorno. Quindi è stato a sua volta denunciato per il nuovo reato di clandestinità: dovrà pagare una multa compresa tra 5 mila e 10 mila euro con l’ordine del questore di lasciare l’Italia entro cinque giorni”.
    Ma mi chiedo: come si fa a fare leggi così “intelligenti”?? Dove li trova questi i 5 mila o i 10 mila euro? Importo considerevole e difficile da trovare anche per molti italiani che lavorano regolarmente. E gli agressori possono rimanere fra di noi (e ricevere elargizioni??)???

    (Elio Bellocchi)

  12. Protesta pacifica
    Davoli mi si consenta di scriverle che io la detesto in moltissimi punti del suo intervento. Molto amareggiato per il fatto successo, ciononostante continuo a chiedermi come si possa essere così scorretti nel dialogo. Forse avendo il portafoglio pieno. Mah…

    (mn)

  13. A Davoli
    Continuo a non capire come faccia a difendere e addirittura a prendere come esempio un personaggio come Gentilini. Le parole che ho citato (corrette da Redacon ma pronunciate con un italiano decisamente sgrammaticato e con un tono di voce a tratti folle) dovrebbero da sole far rabbrividire, nonostante non siano neppure le dichiarazioni peggiori di Gentilini… Una rapida ricerca online ci fornisce “perle di saggezza” come: «Io gli immigrati li schederei a uno a uno. Purtroppo la legge non lo consente. Errore: portano ogni tipo di malattia: tbc, aids, scabbia, epatite…»; «Bisogna sparare sui gommoni e sulle carrette del mare, logicamente non quando sono ancora piene di clandestini, ma sugli scafisti, anche con un colpo di bazooka; i gommoni vanno distrutti perché, a un certo punto, bisogna puntare ad altezza d’uomo»; «Darò immediatamente disposizioni alla mia comandante (dei vigili urbani) affinché faccia pulizia etnica dei culattoni; i culattoni devono andare in altri capoluoghi di regione che sono disposti ad accoglierli. Qui a Treviso non c’è nessuna possibilità per culattoni o simili».
    Poi chi non conosce il personaggio può farsi rapidamente un’idea cercando su Youtube qualche filmato che lo riprende ai comizi (un ottimo esempio è proprio @Lhttp://www.youtube.com/watch?v=bA-f9i8DYmk@=www.youtube.com#L).
    Ribadisco che io credo si debba riflettere sulla possibilità di definire Gentilini un essere umano; essere umano significa avere umanità, che il dizionario definisce <>… Dove sono questi in Gentilini? In quale atto politico, decisione istituzionale, pensiero espresso si possono trovare? Cosa c’entra la definizione di ”untermenschen”? Forse citare una bestia nera come il nazismo torna comodo per assicurarsi di essere dalla parte della ragione?
    Mi permetta in chiusura un giudizio sulla citazione delle parabole evangeliche: da agnostico e laico convinto trovo completamente assurdo paragonare Gentilini a Gesù Cristo… Mettere sullo stesso piano un messaggio prevalentemente umanitario e un delirio razzista malato e scomposto mi sembra, francamente, senza senso. Che poi l'”intellettualismo”, come lo chiama lei, sia rifiutato da una larga parte dei cittadini italiani lo si vede alle elezioni, nei palinsesti televisivi, sui giornali… Io non vedo nulla di positivo in questo aspetto e trovo che favorisca nettamente l’avvento di ideologie a “voci grosse e mani pesanti” come quella brillantemente estrapolabile dai discorsi di Gentilini. Questo parla di “pulizia etnica”, ricordiamolo…
    Un saluto.

    (Giuliano Gabrini)

  14. Gabrini lei mi fa simpatia…
    Lei è sicuramente giovane e portato a vedere o rosso o nero. Mi permetta di ripeterle che Lei non ha capito né di Gentilini né del perché la gente di Treviso, che lo conosce bene, la sua gente, lo abbia votato convinta e in crescendo, dopo averlo giudicato all’opera per cinque anni.
    Da giovani, vent’enne com’è lei, si è convinti di aver capito tutto e di poter giudicare in modo infallibile. Più in là negli anni, se sarà onesto con se stesso, dovrà riconoscere che di cantonate nella vita ne avrà prese tante (soprattutto a sinistra). Si fidi, su Gentilini Lei e tutto il coro dei “progressisti” PD, supponenti, bacchettoni e senza fantasia ne avete presa una grossa.
    Ci sono stati sacerdoti che predicavano benissimo, con modi cortesi e con voci dolci e angeliche, che poi sono stati condannati per pedofilia. Ci sono stati fior di politici eleganti e dai modi anglosassoni che hanno rubato e ucciso, sì, ucciso, nella nostra Italia, come De Lorenzo, che con il sangue infetto da HIV, sul quale erano stati certificati falsi controlli da aziende che lo avevano ingrassato di tangenti, ha condannato a morte centinaia d’innocenti.
    Vi è stato il caso famoso di Palmiro Togliatti che si rifiutò d’intervenire per salvare decine di migliaia d’italiani prigionieri di guerra dei sovietici, rispondendo all’interlocutore allibito (vado a memoria): “Il fascismo ha messo radici forti nel popolo italiano, è bene che ne paghi il prezzo. Il dolore per le morti di quei prigionieri aprirà prima gli occhi di migliaia di famiglie”. Ha capito? E viene ricordato come “Il Migliore”!
    Oppure le lettere (autentiche) di un Alcide De Gasperi che nell’asilo sicuro del Vaticano scriveva agli americani di aumentare i bombardamenti sull’Italia (per averle pubblicate il nostro grande Giovanni Guareschi si fece tre anni di carcere!). E questi sarebbero i nobili padri della patria? Mah.
    Ho imparato che non si deve discutere con un ubriaco, né con un matto. E’ tempo sprecato. Ora comincio a capire che non vi è dialogo possibile con chi pensa di poter dire agli altri: “Tu sei un essere umano e tu, che non la pensi come me, no!”.
    Giuliano Gabrini, Lei sta facendo questo con un signore di ottant’anni, a cui dovrebbe portare rispetto, che potrebbe essere suo nonno (e purtroppo per lei non lo è) e che potrebbe insegnarle molte cose. Come l’amore per la propria gente e l’affetto sincero per la propria terra. E si sa che per amore e passione si possono dire molte cose, anche a voce roca e per “iperboli”.
    Mi stia bene, giovanotto.

    (Alessandro Raniero Davoli)

  15. A Giuliano
    Non per credermi un essere superiore, ma per ribadire una concezione centrista, laddove centro sta per “il meglio che possiamo fare” perchè l’utopia non è possibile, ribadisco che l’accanirsi su quella affermazione “essere umano” secondo me è controproducente.. Effettivamente è un termine su cui si può dire molto.
    Conoscendo giornalisticamente Giuliano attraverso @CHowl#C e condividendo la presa di posizione antileghista, per quanto, ripeto, il fatto è molto negativo (la tentata pugnalata), consiglio di non usare questa dialettica di sinistra che tende ad essere in certi tratti non olistica, cioè non seguire le relazioni di causa-effetto. E’ un consiglio da ex red-man che voglio dare caldamente ai miei coetanei di sinistra. Perchè la Lega seriamente mi spaventa.

    (mn)


  16. Chiudo con l’ultima risposta a Davoli. Quando un dialogo non è costruttivo e la persona con cui parlo fa apposta a non rispondere o a svicolare su altre questioni, offendendo con arroganza e supponenza di solito lascio perdere e cerco stimoli più interessanti altrove.
    Ricordo che il mio commento era semplicemente su Gentilini, tutti gli altri argomenti – che chiaramente non c’entrano nulla – li ha tirati in ballo lei e francamente non ne vedo la ragione; al contrario, mi interessava sapere come un candidato sindaco di un paese potesse avere un esempio di quel tipo. A questo punto, con i suoi toni come risposta, posso semplicemente (da esterno) auspicare che le elezioni di Castelnovo continuino sulla strada battuta finora. Per quanto riguarda Gentilini come “nonno”, il suo “e purtroppo per lei non lo è” è una delle frasi più volgari, maleducate e arroganti che io abbia mai letto in vita mia. Mi ero abituato al peggio leggendo alcuni suoi volantini (“Chi ha mangiato la marmellata?”, ottimo esempio), ma a quanto pare lo stupore non finisce mai. Politica, vita pubblica e socialità dovrebbero vedere SEMPRE l’educazione come fulcro e, a quanto pare, in questo campo lei non è un buon maestro. Dal canto mio, sono felice di non essere nipote di un Gentilini qualsiasi ma, al contrario, di aver imparato tanto dai miei splendidi nonni (uno storicamente democristiano, l’altro partigiano garibaldino).
    A mn assicuro che la mia dialettica non vuole essere di sinistra, in quanto io stesso non mi reputo tale, ma non nascondo (anzi, faccio tesoro di questa) la mia ferma posizione antileghista. Tu dici “la Lega seriamente mi spaventa” e io non posso fare altro che condividerti in pieno; ed è proprio a causa della paura che provo per personaggi come Gentilini che mi sono sentito in dovere di sottolineare l’accenno di Davoli a questo. Da libero cittadino esprimo un parere personale e, a mio modo di vedere, necessario; per Davoli vedo solo rosso o nero, a me lui ha dimostrato di vedere rosso dappertutto.
    Davoli, mi dice che sono giovane e cambierò spesso idea nel corso della vita. Confido in questo, chi ha il coraggio di cambiare idea si mette in gioco, quindi pensa. Sono giovane, ma ho avuto spesso modo di incontrare persone come lei nella brevità della mia vita: la vedo ragionare come le decine di quattordicenni che ogni volta si esaltano al fioccare dei suoi volantini, di banchetti del suo partito davanti ad una scuola, di liste elettorali scolastiche che si appoggiano al suo partito.
    L’ultima moda…
    Passerà.
    Spero presto, passerà.

    (Giuliano Gabrini)

  17. A Davoli
    Cito il mio comico preferito, George Carlin, dove in un suo vecchio spettacolo riguardo ai dieci comandamenti, diceva così: “Il rispetto non è una cosa automatica, deve essere guadagnato in base alle azioni di una persona (in quel caso parlava del famoso comandamento ‘onora il padre e la madre’)”…
    Il solo fatto di aver citato Gentilini è un’offesa a tutti coloro che qui in montagna (e non solo) hanno combattuto per un ideale comune quale la democrazia e la libertà. Se poi si va anche a consigliare ad un giovane di rispettare lo “sceriffo” fascista soltanto perchè più vecchio si cade nel ridicolo.
    Che poi non so perchè si lamenti tanto della famiglia e della cristianità quando nel proprio partito ci sono laici o addirittura gente spostata davanti a Bardi tramite rito celtico.
    Sig. Davoli, non dovrò fare di certo i nomi, vero? Dato che lei con la sua aria di superiorità e la modalità di linguaggio che sta portando avanti sicuramente avrà intuito.
    Dimenticavo, il saluto padano alla fine del suo primo commento è la cosa più triste che io abbia letto qui dentro… supera persino la citazione su Togliatti (un decimo di quello che è stato lui non sarebbe in grado di raggiungerlo neanche il QI sommato del suo partito).
    Buona serata.

    (Asmir Lalic)

  18. Gesù Cristo e Gentilini… Davoli sembra alquanto confuso…
    Dopo aver letto i commenti di Alessandro Davoli e le risposte dei miei cari amici Giuliano e mn, mi scaglio anche io nella discussione. Semplicemente perchè voglio cercare di convincermi che Alessandro non volesse davvero citare Gentilini come esempio: un uomo che è stato in grado di dire durante un comizio politico: “VOGLIO ELIMINARE I BAMBINI DEGLI ZINGARI”. Un consiglio, Alessandro: non somministrare anche a me la solfa del “ha usato quelle parole ma voleva dire un’altra cosa”. Io non sono uomo di parole ma di azione. E la retorica non basta a fermarmi. La tua, oh anziano degno di rispetto, mi sembra molto una difesa disperata. Molto patetica. Come il dire: “Siete giovani, non contate nulla, non potete capire”. Sei tu che non capisci che il futuro è nostro! Nostro, nostro soltanto. Le cantonate da giovane le avrai prese tu, Alessandro, non estendere i tuoi problemi agli altri. Conosco Giuliano da una vita e non penso che questo sia esattamente il caso che hai tirato fuori. Obiettivamente il tuo intervento su Gentilini è stata una sparata grossa, un folle delirio per nulla logico. Al contrario gli interventi di Giuliano e di mn lucidi e logici.
    So che questo mio commento non ti farà cambiare idea, ma io ci ho provato.

    (P. Lirani Luca, Folgore! Per l’Onore d’Italia!)

    P.S. – Ti sto dando VOLUTAMENTE del tu e non del lei. Questo perchè, nonostante io sia un diciottente entusiasta, energico e forse anche un po’ esaltato e tu un “anziano”, non è così scontato che ti debba rispettare.

  19. A Luca Lirani, a Gabrini e a Lalic
    Ringrazio lei, Gabrini, perché mi ha fatto scoprire i numerosi video su Giancarlo Gentilini postati su Youtube. Grande “SCERIFFO”, appassionato e ironico, mi ha divertito e commosso. Degno dei migliori attori ed istrioni che io abbia mai conosciuto, da Gassman (nella Grande Guerra) a Fernadel e Cervi (in Don Camillo) e allo stesso tempo grande politico. Che parla direttamente al cuore della mia gente. Come la grande letteratura, la poesia più alta, non è compreso da alcuni giovani “conformisti” (rossi o bianchi poco importa), che pensano per appartenenza e si scandalizzano dei toni forti. Beh, pazienza, come dice mia madre, non si può piacere a tutti.
    A Lei, Luca Lirani, dico che il livello del suo testosterone la rende tutta una ghiandola, non so se mi spiego… Per quanto riguarda “Folgore!… (e si moriva)”, le segnalo che ho avuto l’onore di conoscere un folgorino sopravvissuto alla battaglia di El Alamein. Grande uomo, dotato di mira incredibile e pieno di racconti inimmaginabili di eroismo e ferocia. Nato a Castelnovo ne’ Monti, era il nonno di mio figlio. Una chiacchierata con lui le sarebbe stata utile, signor “ho già capito tutto della vita”.
    Al signor Asmir Lalic voglio far presente che saluti padani significa saluti dalla mia terra, la Padania appunto; niente a che fare con “saluti fascisti” o “saluti comunisti”, queste sì cose tristi che hanno prodotto sofferenze e milioni di morti. Dare del fascista a Giancarlo Gentilini è un’offesa querelabile (ed è un falso vergognoso!), ma sicuramente a Lei, fine intellettuale di sinistra, non interessa.
    Che altro dire, saluti (in altre parole: “Dio vi conservi… a lungo”, tanto da comprendere i vostri errori… Mah, proprio a lungo!).

    (Alessandro Raniero Davoli)

  20. La Padania non esiste
    Ascolti, Davoli, provo a spiegarglielo in poche parole, dato che alla Lega l’italiano corretto e pulito non è mai andato giù… Chi pensa di prendere in giro con questa buffonata del “saluti alla mia terra”? Quale terra? La Padania? Il fatto che nel ’96 a Pontida Bossi, in un chiaro momento di lucidità, abbia creato la Padania, ovvero una pseudo-nazione con tanto di Parlamento non significa che esista, eh. Lo scissionismo non voglio portarlo all’utopia, ma è proprio una grandissima sparata giusto per la gente con pochi sprazzi d’intelligenza (giusto in Italia, poi…). Ora poi non sto a parlarle della incredibile storia della Lega Nord, che si vede non conosce proprio a fondo ma Gentilini è un fascista dichiarato (peccato non ci siano i sottotitoli sotto script); lui non mi querelerebbe mai, dato che ne va fin fiero. La sua terra è l’Emilia-Romagna, non la Padania. La sua gente è l’Italia, non la Padania. La Padania non esiste, non è mai esistita e non esisterà mai. E basta scandalizzarsi se i giovani non conoscono i nomi dei dogi della Serenissima… Che c’è da stupirsi? Basta vedere chi mandano al governo per capire che basta già quello per raschiare il fondo.
    Vuole che concluda qui con il discorso “Padania/Lega” o preferisce prendere altri schiaffi morali?

    (Asmir Lalic)

  21. Padania da Padus
    La terra attorno al grande fiume Padus, chiamato anche Eridanus e Bodinkus (profondo), e ancor oggi detto “PAD” in ceco, slovacco, polacco, sloveno, serbo, croato e anche in rumeno. Patria di gente fiera e industriosa. Gente che lavora i metalli e che scrive musica e poesie, gente come Publio Virgilio Marone celta di origine, gente come Giuseppe Verdi, Enzo Ferrari, Gianni Brera, Giovanni Guareschi… Mio Padre e i miei nonni, questa è la mia Patria (la terra dei miei padri) più dell’Italia, espressione geografica artificiale creata da solo 150 anni grazie alla mano militare straniera. Il mio bisnonno è nato quando l’Italia ancora non esisteva; i miei pronipoti potrebbero nascere quando non ci sarà più. Sulle “nostre” case in pietra, su tutto l’Appennino, c’è scolpita la rosa celtica…
    Altro che schiaffi morali, lei ignora, caro Lalic, lei ignora la storia…
    “Da tempo immemorabile abitiamo, dissodiamo, lavoriamo, proteggiamo ed amiamo queste terre, tramandateci dai nostri avi, attraversate e dissetate dalle acque dei nostri grandi fiumi. Queste terre sono unite da legami profondi quanto quelli delle stagioni che le governano, degli elementi che le plasmano, delle genti che le abitano. La Padania è il nostro orgoglio, la nostra grande risorsa e la nostra unica possibilità di esprimerci liberamente nella pienezza delle nostre nature individuali e del nostro sentire collettivo” (Gianfranco Brusasca, poeta padano).
    Gli schiaffi le conviene darseli sulle sue guance, signor Lalic, per tenersi sveglio e attento alla storia che cambia, continuamente…
    Saluti padani e montanari.

    (Alessandro Davoli)

  22. Sarà…
    Io vedo sempre più vicini gli ideali del fascismo agli ideali della Lega. Di questo ho discusso a lungo con varie persone, anche con Alessandro Davoli, che mi è sembrato tutto fuorchè uno stupido… I simpatizzanti della Lega sono molte volte, purtroppo, nostalgici del regime fascista. Ecco, questo non lo riesco a capire poichè penso che per dichiararsi fascisti non si debbano avere tutte le rotelle a posto…
    Poi, per quanto mi riguarda e per quello che è successo nella nostra terra negli anni passati, sono orgoglioso di dichiararmi ANTIFASCISTA.

    (Mattia Rontevroli)

  23. Dopo il flop elettorale… cosa?
    Caro Mattia, va bene l’antifascismo storico e l’antitotalitarismo militante (sia contro il fascismo sia contro il comunismo e ora l’islamismo integralista), ma nel caso della Lega Nord e mio personale sei fuori dal seminato. La Lega Nord è un movimento per la libertà, per l’autodeterminazione dei popoli padani e del nord. Contro uno statalismo becero, antidemocratico e parassita. Un movimento popolare e non un partito, che si SCIOGLIERÀ quando avrà raggiunto l’obiettivo di uno Stato italiano federale (è scritto nel nostro Statuto).
    Al suo interno trovi diverse posizioni politiche e trovi anche chi della Lega non ha compreso nulla; chi ne vorrebbe fare un partito contro il “demo-cristianesimo” corrotto e inetto, chi contro il “comunismo” totalitario e oppressivo, chi contro altri popoli o etnie “italiche”.
    Trovi anche qualche… lasciamo perdere. Ma il movimento non assomiglia ed è lontanissimo dal PNF; ripeto, UOMINI LIBERI, che dalle tradizioni celtiche non hanno né un duce né un dittatore ma eventualmente un “rix” (leader) ELETTIVO che li conduce in battaglia (nel caso della Lega, battaglia politica, ovviamente).
    Avrai poi notato (oppure no?!) che si caratterizza per la NON VIOLENZA, nel senso che né singoli né tantomeno in gruppo i leghisti mai si sono macchiati nemmeno di un ceffone all’avversario politico, né tanto meno sprangate o pistolettate, come invece i tuoi amici della sinistra estrema, compagni sedicenti antifascisti…
    Rifletti, Mattia, rifletti. Dopo l’insuccesso elettorale della tua lista (e ne sono dispiaciuto perché avrei voluto te e qualche altro ragazzo del tuo gruppo in Consiglio, magari anche con la mia lista) invece di chiedertene le ragioni, ti fai prendere dalle paure del fascismo che ritorna tramite la Lega? Ma dai…
    Saluti.

    (Alessandro Raniero Davoli)


  24. Solo un appunto alla lezioncina di storia… E’ vero, l’Italia è unita come Stato da 150 anni, ma vediamo un po’ cosa è successo prima. L’epoca dei comuni, a cui forse si rifà la Lega per giustificare i concetti di secessione e autodeterminazione, nasce nell’XI secolo, fino più o meno al XIV. Segue il periodo delle signorie, condito da innumerevoli dominazioni straniere, che diciamo si protrassero, evolvendosi poi in principati, fino al periodo napoleonico. Dominazioni straniere (anche arabe) che avevano contraddistinto pure tutto l’alto medioevo. Ma prima di tutto ciò l’Italia era già stata unita, dal III secolo a.C. fino al 476 d.C., anno in cui cadde l’impero romano. Quindi per un ammontare di quasi otto secoli. Solo per amor di verità.
    Saluti normali.

    (Commento firmato)

  25. Risposta a Davoli
    Rispondo con molto piacere a Davoli, dato che credo che tra “perdenti” ci si possa capire. Veramente penso che un partito come la Lega che ha tra le sue file un personaggio come Borghezio e non solo che si defnisce fascista (@Lhttp://www.youtube.com/watch?v=lk8vpuajKGc@=www.youtube.com#L) non sia proprio il massimo della vita; anzi, mi piacerebbe sapere il tuo parere sul video sopracitato. Senza parlare dei giochi intelligenti del figlio di Bossi, del dialetto nelle scuole, ecc. ecc. ecc. ecc. Ma tutti e due sappiamo che la mamma dei cretini è sempre in attesa…
    Quello che ho potuto vedere coi miei occhi fuori dalle scuole è che tantissimi ragazzini si sono fatti prendere dai quattro argomenti del fascismo, molto simili ai quattro argomenti del tuo partito. Ti posso garantire che la linea mentale dei ragazzi che divide il tuo movimento da quello fascista è molto sottile. Ti dico questo proprio perchè anche tu possa fare chiarezza su queste tematiche. Quando abbiamo fatto il banchetto (molto frequentato) di Montagnantifascista davanti alle scuole superiori, abbiamo invitato tutti i ragazzi e coloro che erano in fase pre-elettorale a partecipare; indovina qual era l’unico schieramento che non si è presentato? Come mai? Non era un banchetto di partito e avreste potuto vedere anche voi ragazzi uscire con disegnati sugli zaini croci celtiche (fasciste) a fianco di scritte della Lega.
    Per quanto riguarda il risultato elettorale posso solo dire che una lista civica APARTITICA, l’unica in queste votazioni, con la maggior parte di giovani nelle sue file è riuscita ad ottenere l’8%. Sicuramente non abbiamo vinto, ma abbiamo avuto un’inaspettata voce in capitolo. Sai che parlo per quello che vedo e sento tutti i giorni e le mie “paure” dovrebbero essere anche le tue. Forse è l’ora che anche tu apra gli occhi senza bisogno di guardare poi così lontano…
    Oh, comunque, quattro occhi vedono sempre meglio di due…
    Saluti fariolesi.

    (Mattia Rontevroli)

  26. Dimenticavo…
    Forse non sai che i compagni sedicenti antifascisti sono anche persone anziane e meno anziane dell’A.N.P.I e dovresti sapere bene che nei partigiani non c’erano solo comunisti ma correnti politiche che andavano dai cattolici ai liberali. L’Italia e la Costituzione italiana, che proprio il vostro partito denigra spesso assieme al nostro inno nazionale, è antifascista.

    (Mattia Rontevroli)

  27. Per Davoli
    Molto diversi dai manifesti del ventennio? Inorgoglisce così tanto appartenere a questo partito…
    @Lhttp://sergiobontempelli.files.wordpress.com/2008/10/lega_nord_tortura_gli_immigrati.jpg@=sergiobontempelli.files.wordpress.com#L.

    (Mattia Rontevroli)