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La parrocchia di Cagnola di Castelnovo ne’ Monti commemora don Alfonso Ferretti, parroco dal 1906 al 1949, nel 60^ della morte

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I suoi avversari lo avevano soprannominato, in tono spregiativo, “Don Scarpone” e con questo appellativo è ancora nella memoria di qualche anziano che lo ha conosciuto o che ne ha sentito raccontare.

In effetti, se si mettessero in fila tutti i chilometri percorsi, spesso a piedi, da don Alfonso Ferretti, su e giù per le strade della montagna, di scarponi se ne consumerebbero molti!

Era nato a Poiago di Carpineti nel 1879, si formò presso il Seminario di Marola e fu ordinato nel 1902. A Felina come cappellano fino al 1906 quando divenne parroco di Cagnola dove rimase fino alla morte nel 1949.

Ma per quali ragioni la memoria di “don Scarpone” merita di essere mantenuta viva a tanti anni di distanza?

Le riassume il prof. Giuseppe Giovanelli nella memoria biografica da lui curata e stampata per l’occasione, che sarà distribuita DOMENICA 16 AGOSTO dopo la S. Messa delle 9,45 nella Chiesa Parrocchiale di origini matildiche che compie, fra l’altro, 900 anni.

Qui basti dire che don Ferretti fu il primo ad intuire le potenzialità della immagine proiettata anche ai fini della predicazione e della diffusione della cultura cattolica e per questo girava le parrocchie della montagna con un proiettore, prima di diapositive, poi di film, raccogliendo intorno a sé tantissimi giovani e meno giovani.

Fu il primo ad aprire un cinema in montagna, a Castelnovo ne’ Monti, nel 1910, ma anche attivissimo nel dare avvio e sostenere tantissime iniziative dell'Azione Cattolica, di cui fu responsabile per la montagna dal 1902 al 1904.

Amico e per certi aspetti consigliere spirituale dell’On. Pasquale Marconi, che lo accolse nell’ospedale e ne ebbe cura negli ultimi anni di vita, don Ferretti fu “esempio di ardente carità, di assidua preghiera, di infaticabile attività apostolica su tutte le vie della nostra montagna”, come si legge nella lapide commemorativa fissata al muro esterno della Parrocchiale nel 1964 e restaurata per questa occasione.

Ma un’altra lapide verrà scoperta, domenica 16 agosto, dopo la S. Messa, al cimitero, sulla sua tomba, per ricordarlo come “infaticabile comunicatore della fede e della dottrina cristiana sulle vie della montagna” e come “fondatore e animatore dell’associazionismo cattolico con attenzione particolare ai giovani”.

Con questa iniziativa il parroco don Aldo Orienti e la parrocchia di Cagnola intendono rendere omaggio ad un prete che ancora molti definiscono con un triplice aggettivo “buono, buono, buono” per aver dato tutta la sua vita per i poveri e per chiunque avesse bisogno, senza distinzioni di sorta e sempre con grande umiltà.

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IL PROGRAMMA DELLA INIZIATIVA

RICORDANDO DON ALFONSO FERRETTI NEL 60^ DELLA MORTE

DOMENICA 16 AGOSTO 2009

- ore 9,45 Santa Messa celebrata da S.E. il Vescovo Mons. Adriano Caprioli;

- al termine della S. Messa il prof. Giuseppe Giovanelli illustra l’opuscolo su “Don Scarpone”, pubblicato per l’occasione, che sarà distribuito ai presenti;

- a seguire, al Cimitero, scoprimento della lapide commemorativa sulla tomba di don Ferretti;

- nel sagrato della Chiesa aperitivo in fraternità col Vescovo.

1 COMMENT

  1. Portò il cinema a Castelnovo…….
    Mamma, lo ha conosciuto e mi racconta alcuni aneddoti. Mi dice, della grande passione di don Ferretti, per il cinematografo ; proiettava films e diapositive, nelle Parrocchie di tutta la Montagna che , don ” Scarpone “, raggiungeva a piedi !…..( Mi ricorda la magia di ” NUOVO CINEMA PARADISO”….) I films, li comprava a Reggio, dalle Edizioni Paoline quindi non erano certo ” piccanti ” più del lecito, anzi,tutt’altro !…..Ciononostante, SE capitava che i protagonisti si scambiavano un castissimo e innocentissimo bacio,…….ecco che don Ferretti interveniva prontamente, oscurando con una mano, l’obiettivo del proiettore , pronunciando la Sua famosa frase : FRATELLO E SORELLA !….E’ vero che frequentava il nonno Pasquale, ed era spesso ospite a pranzo e a cena all’ospedale , ma ciò non Gli impedì di scrivere una dura e famosa lettera a Marconi, esortandolo a pagare più celermente i dipendenti ( il nonno all’epoca era indebitato fino ai capelli e forse, anche più su……). I medici del S.Anna erano quindi molto in confidenza con don ” Scarpone ” e spesso gli facevano…..SCHERZI DA PRETE ! Senza pensare però, che , per definizione, anche un prete sa farli……Un giorno, i medici chiesero alla Maria ( perpetua e cuoca di serie A ) di preparare i tortelli in canonica ; arrivata la sera della cena però, i commensali si accorsero che don Ferretti aveva nascosto tutte le forchette !…..Che fare allora davanti a quei tortelli meravigliosi ?….I dottori, dopo un breve ” CONSULTO EXTRA-MEDICO “, scesero in strada e si procurarono degli stecchetti dalla siepe che c’era nei pressi del vecchio asilo . Con quelli, a mò di cinesi, ” spolverarono ” via i tortelli, fino all’ultimo !……NUOVO CINEMA PARADISO ?…..STRAORDINARIO ! Per me, sono straordinari anche questi piccoli aneddoti di vita VERA, vissuta secoli orsono, in questo nostro, amato, paese……

    Umberto Gianferrari