Una delegazione della Provincia di Reggio Emilia, guidata dalla presidente Sonia Masini, è stata da domenica a ieri a L’Aquila e nei paesi terremotati assegnati, sotto il profilo degli aiuti, alla Protezione civile dell’Emilia-Romagna, dove stanno continuando ad operare i volontari ed i tecnici reggiani.
Oltre a visitare i campi-base di piazza d’Armi nel capoluogo abruzzese – dove la delegazione ha soggiornato – e di Villa Sant’Angelo, la zona-rossa del centro storico dell'Aquila e la frazione di Onna, la presidente Masini ha incontrato i vertici della Provincia dell’Aquila, dell’Ausl, della Protezione civile dell’Emilia-Romagna e dell’Abruzzo, i sindaci dei comuni di San Demetrio e Villa Sant’Angelo ed il comandante dei Vigili del fuoco di L’Aquila e Reggio Emilia, Roberto Lupica.
"Già dal 6 aprile la Provincia di Reggio, in particolare attraverso il coordinamento delle associazioni di Protezione civile, ma anche con i propri tecnici e geologi, è attivamente impegnata nell'assistenza alle popolazioni abruzzesi e tuttora una ventina di volontari reggiani sono costantemente al lavoro nei due campi base gestiti dalla Regione Emilia-Romagna, quello principale in piazza d'Armi a L'Aquila e quello di Villa Sant'Angelo", ha ricordato la presidente Sonia Masini nel corso di una conferenza stampa insieme alla responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti.
"Il vero rischio è che, una volta terminata l'emotività che una tragedia simile suscita in tutti noi, si finisca per dimenticare le vittime di una sciagura come il terribile terremoto che ha distrutto L'Aquila - ha continuato la presidente Masini - Siamo quindi stati tre giorni in Abruzzo per dimostrare che i reggiani non si dimenticano degli abruzzesi, per capire come con il passare del tempo stiano mutando le esigenze dei terremotati, per non disperdere il prezioso lavoro che tantissimi volontari hanno svolto e continuano a svolgere e per individuare, insieme alle istituzioni locali e nell'ambito degli interventi coordinati dalla Regione, i progetti concreti da attivare grazie agli aiuti reggiani".
Con Masini e Manenti, in Abruzzo, c'erano anche - oltre al responsabile dell'ufficio stampa della Provincia, Fabio Macchi - la vicepresidente dell'Ordine dei medici di Reggio Emilia, Maria Brini, e l'ex assessore provinciale alla Protezione civile, Luciano Gobbi. Con la dottoressa Brini si è discusso sul posto insieme ai vertici della sanità aquilana e della Provincia, ai sindaci di Villa Sant'Angelo e San Demetrio, al responsabile dell'Agenzia regionale di Protezione civile Demetrio Egidi ed al capo-campo di piazza D'Armi, Francesco Lo Jacono, di aiuti socio-sanitari ed in particolare - oltre alla realizzazione di una centrale operativa del 118 nell'Aquilano - di un progetto di poliambulatori da ricostruire in provincia e dell'assistenza da garantire alle circa 130 persone non autosufficienti - soprattutto anziani - ancora ospitate nella tendopoli di piazza d'Armi.
All'ex assessore Gobbi, che ha curato tutta la prima fase dell'emergenza-Abruzzo e che nel campo della Protezione civile ha maturato in questi ultimi anni una profonda competenza, la presidente Masini intende invece affidare un incarico "rivolto in particolare a potenziare ulteriormente, nel Reggiano, le attività di prevenzione anche nelle scuole, verifica e formazione, compresi quella dei tecnici che si occupano di edificazione, in materia antisismica.
"Vogliamo promuovere da subito - ha aggiunto la presidente Masini - un ulteriore censimento di tutti gli edifici pubblici, a partire da quelli strategici e dalle scuole, perché la tragedia dell'Aquila è stata ancora più drammatica proprio a causa del crollo dei principali edifici istituzionali: Prefettura, Comune, Provincia, Caserma dei vigili del fuoco... Fondamentale sarà anche l'esperienza del comandante Roberto Lupica, il nostro concittadino che sta svolgendo un lavoro davvero encomiabile al comando dei vigili del fuoco de L'Aquila, insieme al quale potremmo trarre preziose indicazioni per potenziare ulteriormente nella nostra provincia le attività di prevenzione".
Per quanto riguarda gli aiuti economici, la Provincia - che in aprile aveva già stanziato 50.000 euro di fondi propri d'emergenza - ricorda che tutti i reggiani che volessero sostenere le popolazioni abruzzesi possono continuare ad effettuare versamenti bancari direttamente sul conto corrente bancario appositamente aperto con le seguenti coordinate Iban:
IT 12 I 02008 12800 000100658213
Il conto è intestato "La Provincia di Reggio Emilia per l'Abruzzo" e pertanto non è necessario indicare alcuna causale, in quanto tutte le somme versate saranno destinate ai progetti che la Provincia realizzerà a favore delle popolazioni abruzzesi terremotate: inoltre, grazie alla disponibilità di Unicredit, per i versamenti effettuati da qualsiasi banca non è prevista alcuna commissione.
"Purtroppo non solo la tragedia dell'Abruzzo, ma anche il terremoto che lo scorso dicembre ha colpito Reggio Emilia e Parma, confermano le difficoltà del Governo - ha concluso la presidente Masini - A fronte dei 50 milioni di danni verificati nel Reggiano, ad oggi sono stati infatti stanziati soltanto 5,9 milioni per gli edifici pubblici e 12 milioni - tra noi e Parma - per quelli privati...".