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Se ne parla / Il Circolo Pd di Castelnovo ne’ Monti sull’ordinanza anti-accattonaggio

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Il Partito democratico di Castelnovo ne' Monti, in merito all’ordinanza anti-accattonaggio emessa dal sindaco Marconi e al dibattito che ne è scaturito, ritiene doveroso intervenire per precisare due aspetti:
• sul metodo riteniamo sia doveroso e consigliabile, su temi così importanti, un confronto ampio e preventivo per cercare, se possibile, nel merito una condivisione ed evitare strumentalizzazioni;
• nel merito, ed in particolare rispetto al dibattito che questa decisione ha sollevato, riteniamo sbagliato contrapporre chi è a favore o contro l’accoglienza, pro o contro l’integrazione, chi è razzista e chi no, chi vuole aiutare i poveri e chi vuole mandarli via.

Qui è in gioco molto di più: c’è la difesa di un modello istituzionale basato sui servizi alle persone bisognose, conquistato dalle amministrazioni e dalle forze di sinistra e che oggi è messo in discussione dal governo centrale con i tagli dei finanziamenti agli enti locali. Oggi chi ha bisogno può e deve rivolgersi agli uffici preposti del Comune dove troverà ampia disponibilità ed accoglienza per i propri problemi, senza dimenticare le associazioni di volontariato come la Caritas che tanto fanno per chi ha bisogno. Ci sembra anche improprio associare questa situazione agli eventuali nostri connazionali montanari che diversi anni fa chiedevano l’elemosina per sopravvivere; in quegli anni si viveva in una realtà sociale ben diversa, priva di quegli strumenti di tutela e di aiuto che attualmente abbiamo e che dobbiamo mantenere e fare funzionare.

Vorremmo rassicurare l’amico Giuliano Maioli che lo sforzo di tenere distinte le diverse situazioni il PD e la coalizione di maggioranza lo hanno sempre fatto e lo confermiamo tuttora: noi siamo contro le ronde, contro le denunce dei clandestini da parte delle strutture sanitarie, contro il respingimento dei barconi senza sapere chi c’è sopra, contro le leggi razziste; ma siamo anche contro la criminalità organizzata, per il rispetto delle regole, per tutelare i valori di solidarietà e di giustizia.

Il Partito democratico, che vuole essere un partito di governo e non di opinione, deve dire chiaramente che le regole in un paese civile quando ci sono vanno rispettate e chi è preposto le deve fare applicare per qualsiasi reato.

(Esecutivo del PD, Circolo di Castelnovo ne’Monti)

1 COMMENT

  1. Vocazione maggioritaria o passiva omologazione
    Il documento del PD richiama paradossalmente alcuni aspetti del socialismo reale che fu, per cui visto (secondo la tesi ufficiale) che tutto funzionava alla perfezione, non doveva e non poteva esserci alcun elemento che fuoriuscisse dallo schema dato. Ogni soggetto che esercitava atti contrari alla morale socialista compiva un reato da perseguire. Una mano che chiede l’elemosina diventa quindi un atto di sovversione dell’ordine costituito (nocumento alla ordinata vita civile). Lasciamo perdere ogni altro discorso perchè se si commettono reati durante la questua (minacce, molestie, ecc.) questi dovrebbero già essere oggetto di reato penale e quindi l’ordinanza è elemento inutile. Se invece dietro esiste una qualche organizzazione criminale indaghi chi è deputato dalla legge. La verità, io credo, è che il PD con queste scelte insegue la destra sul suo terreno dimostrando di essere privo di ogni capacità di far divenire senso comune posizioni di buon senso come sempre è stato nella sinistra (e non solo) nei decenni passati. Poche settimane fa a Vicenza il Consiglio provinciale con il voto favorevole del PD ha approvato una mozione nella quale si chiede che i dirigenti scolastici debbano essere nati nella regione in cui esercitano l’incarico. Ora la Lega chiede prove di dialetto nei concorsi pubblici e cosi via dicendo. Un’escalation difficile da fermare ed il PD anzichè esprimere un pensiero altro, docilmente si accoda. Nell’ultimo Consiglio comunale si è ascoltata la proposta che persino gli autisti delle corriere dovrebbero essere nati dei luoghi in cui svolgono la professione. Il sindaco anzichè liquidare l’affermazione come una emerita stupidaggine ha, nella risposta, argomentato che molti autisti erano di Castelnovo… Se il buon giorno si vede dal mattino…

    (Luigi Bizzarri)