“E’ il Parmigiano Reggiano che in montagna può impedire il dissesto del territorio, senza peraltro utilizzare risorse pubbliche, evitando al tempo stesso una massiccia emigrazione di giovani”. E’ la formula di Martino Dolci, primo cittadino di Ramiseto e presidente del caseificio del Parco utilizzata per presentare l’iniziativa di sabato 1 agosto tra segrete valli e misteriosi cavalieri, programmata per festeggiare gli 850 anni del Formadio in Appennino.
Una giornata all’insegna del “Re dei Formaggi” presso la sala multimediale di Ramiseto, dove “la tradizione del tipico abbraccia la cultura”, è il commento dell’organizzatore Marco Sepe, che presenzierà, a partire dalle 11, alla presentazione del libro “Bibbiano: nella culla del Parmigiano Reggiano”, curato da Gabriele Arlotti. A fianco di Martino Dolci ci saranno sia Sandro Venturelli, sindaco di Bibbiano, che Umberto Beltrami, assessore comunale al Parmigiano Reggiano e consigliere provinciale.
Dopo il pranzo curato dalla Pro Loco di Ramiseto a base di salumi, formaggio e gnocco fritto, sarà la volta dell’atelier di degustazione “Dalla terra al formaggio” a base di prodotti tipici locali e Parmigiano Reggiano. “Mai dimenticare – sottolinea Afro Rinaldi, assessore all’agricoltura della Comunità montana – il connubio inscindibile tra prodotti tipici e territorio e questo angolo dell’alta Val d’Enza ne troviamo testimonianza”.
Ed è proprio per diffondere a 360 gradi questo legame che, oltre alla presenza delle bancarelle dei produttori locali, sono stata organizzate alle 16,30 visite guidate alla scoperta sia del caseificio del Parco che dell’antico borgo di Gazzolo. E per concludere gli organizzatori ricordano come, durante la giornata, si potranno ammirare sia la mostra di pittura “Il paesaggio nella Valle dei Cavalieri” di Iaures Oleari che la mostra fotografica dedicata al Parmigiano Reggiano dal titolo “Dalle stalle alle stelle, inseguendo il mito” di Silvano Sala e Gabriele Arlotti.