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La prossima Comunità montana: come sarà

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Poiché si intrecciano in questi giorni notizie e informazioni circa il futuro della Comunità Montana Appennino Reggiano, pare opportuno fare alcune precisazioni, di carattere squisitamente tecnico, almeno sulla metodologia, l’iter e i tempi per l’insediamento dei nuovi organi di governo (Consiglio, Giunta, Presidente e vice) dell’ente comunitario. Naturalmente si prescinde, in questa sede, da altre valutazioni di carattere prettamente politico e programmatico.

I Consigli Comunali dei tredici comuni della Comunità stanno procedendo in queste settimane alla nomina dei propri rappresentanti nel futuro Consiglio Comunitario.
Ai sensi del nuovo Statuto tali rappresentanti sono 2 per ciascun Consiglio contro i 3 precedenti: uno di maggioranza, che però rappresenta due voti, ed uno di minoranza.

Anche se solo dieci comuni su tredici hanno rinnovato i Consigli nelle elezioni del 7 giugno, lo Statuto prevede che tutti designino i nuovi rappresentanti,
C’è tempo fino al 5 settembre per le nomine, per cui si prevede che entro la fine di settembre si procederà all’insediamento del nuovo Consiglio Comunitario con 26 membri.

Il Consiglio dovrà pronunciarsi sul programma di governo (documento Programmatico) proposto dalla maggioranza politica del Consiglio e, contestualmente, anche sulla composizione della Giunta, sul Presidente ed il vice-Presidente.

La Giunta sarà composta da cinque sindaci (compresi il Presidente ed il vice). Il Presidente ed il vice dovranno essere membri del Consiglio, mentre gli altri componenti potrebbero anche non esserlo.

Tutto ciò deriva dal nuovo Statuto, redatto a seguito della L.R. 10/08 e successivi decreti del Presidente della Regione, entrato in vigore il 20 luglio scorso, che aveva visto confermato l’ambito territoriale “storico” della Comunità Montana Appennino Reggiano.