ORDINANZA DI LIMITAZIONE ALL’ACCATTONAGGIO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI CASTELNOVO NE’ MONTI
IL SINDACO
PREMESSO che:
• pervengono a questi uffici numerose segnalazioni circa soggetti dediti all’attività di accattonaggio nelle vie del centro urbano del capoluogo ed in particolare nei pressi o all’interno di centri commerciali, luoghi di culto, strutture sanitarie;
• la richiesta di denaro da parte di dette persone avviene perlopiù in forma petulante e molesta, talvolta mediante comportamenti ripugnanti e/o vessatori;
CONSIDERATO che detta attività comporta detrimento all’ordinata e civile convivenza se svolto con le modalità sopra citate e comunque in prossimità di luoghi destinati alle attività produttive (e commerciali in particolare), al culto religioso ed alla cura delle persone;
RITENUTO necessario adottare provvedimenti atti a contenere il fenomeno e di individuare a tal fine gli ambiti urbani dove l’attività di accattonaggio debba essere esclusa in quanto di nocumento alla ordinata e civile convivenza;
VISTI
• l’articolo 54 comma 4° del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 come sostituito dall’articolo 6 del Decreto Legge 23 maggio 2008 n. 92 convertito con modifiche dalla Legge 24 luglio 2008 n. 125, che recita: “ Il sindaco, quale ufficiale del governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione”;
• l’articolo 54 comma 4bis del medesimo Testo di Legge: “Con decreto del ministero dell’interno è disciplinato l’ambito di applicazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 4 anche con riferimento alle definizioni relative all’incolumità pubblica e alla sicurezza urbana”;
• il Decreto del Ministro dell’Interno 5 agosto 2008: “Art. 1. (Incolumità pubblica e sicurezza urbana) Ai fini di cui all'art. 54, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dall'art. 6 del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2008, n. 125, per incolumità pubblica si intende l'integrità fisica della popolazione e per sicurezza urbana un bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa, nell'ambito delle comunità locali, del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale. Art. 2. ( Interventi del sindaco ) Ai sensi di quanto disposto dall'art.1, il sindaco interviene per prevenire e contrastare:
a) le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi, quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l'accattonaggio con impiego di minori e disabili e i fenomeni di violenza legati anche all'abuso di alcool;
b) le situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato o che ne impediscono la fruibilità e determinano lo scadimento della qualità urbana;
c) l'incuria, il degrado e l'occupazione abusiva di immobili tali da favorire le situazioni indicate ai punti a) e b);
d) le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità o che alterano il decoro urbano, in particolare quelle di abusivismo commerciale e di illecita occupazione di suolo pubblico;
e) i comportamenti che, come la prostituzione su strada o l'accattonaggio molesto, possono offendere la pubblica decenza anche per le modalità con cui si manifestano, ovvero turbano gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati o che rendono difficoltoso o pericoloso l'accesso ad essi.
DATO ATTO che, come previsto dalle norme citate, del presente provvedimento è stata data informazione preventiva al Prefetto di Reggio Emilia;
FATTO SALVO quanto previsto dalle disposizioni del Codice Penale e da altre disposizioni di Legge o di regolamento;
ORDINA
• di vietare l’accattonaggio nei luoghi del territorio comunale di seguito indicati e nelle aree adiacenti per un raggio di metri 100:
1. ospedali e strutture sanitarie
2. chiese e luoghi di culto
3. esercizi commerciali e pubblici esercizi
4. uffici pubblici
5. istituti scolastici di ogni ordine e grado
6. istituti bancari
7. mercati ordinari e straordinari
• di vietare inoltre l’accattonaggio in corrispondenza e/o prossimità delle intersezioni stradali per un raggio di metri 20.
AVVERTE
fatte salve le sanzioni previste dalla Legislazione vigente, la violazione alle predette disposizioni comporta, ai sensi dell’articolo 7bis comma 1° del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n°267 l’applicazione della sanzione amministrativa da euro 25 ad euro 500;
all’atto della contestazione dell’illecito i trasgressori sono tenuti su invito e secondo le modalità prescritte dai pubblici ufficiali procedenti, con effetto immediato a cessare i comportamenti illeciti. L’inottemperanza sarà perseguita a norma dell’articolo 650 del codice penale;
avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso entro 60 giorni dalla pubblicazione al Tribunale Amministrativo Regionale – Sezione di Parma ovvero entro 120 giorni dalla pubblicazione ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
DISPONE
che la presente ordinanza sia affissa all’albo pretorio comunale, diffusa in forma generale attraverso gli organi di stampa, resa nota all’utenza mediante segnaletica all’uopo predisposta, trasmessa alla Prefettura di Reggio Emilia, alle forze di polizia presenti sul territorio ed al Comando Polizia Municipale di Castelnovo ne’ Monti.
IL SINDACO
Gian Luca Marconi
Subalternità conclamata
E’ oramai palese la subalternità culturale del PD del nord alle politiche della destra in tema di sicurezza. Forse la visita del presidente della Provincia di Milano ha lasciato il segno nonostante che le politiche sicuritarie paraleghiste del Penati non gli abbiano garantito la riconferma nell’incarico. Ma si sa, meglio della copia è l’origianale, se ottenuto più o meno allo stesso prezzo.
Quanto all’ordinanza, non si preoccupa di distinguere, punendo eventuali molestie e minacce, posto che ciò già di per sè sia un reato previsto dalle leggi attuali, ma fa di tutta un’erba un fascio.
La domanda che Cleonice Pignedoli poneva postando una altra notizia alcuni giorni fa è soddisfatta: “a Castelnovo sì, dal 21.07.2009”.
Per quel che ci riguarda nel primo Consiglio comunale utile presenteremo un ordine del giono a riguardo, per modificare l’ordinanza.
Nel frattempo sarebbe auspicabile che dal PD qualche voce si levasse, magari di giovani dirigenti, per fermare una deriva politica e culturale foriera solo di ulteriori peggioramenti.
A quando la rimozione delle panchine?
(Luigi Bizzarri)
Domanda
Se divento povero di colpo in che punto posso chiedere l’elemosina? Tanto per mettermi avanti in caso mi facessero la multa per accattonaggio…
(Mattia Rontevroli)
Accolte le richieste dei cittadini
Norme di buon senso. Il gruppo consiliare “Castelnovo libera” approva l’ordinanza anti-accattonaggio del sindaco Marconi. Saranno tutelati i nostri cittadini da comportamenti a volte arroganti e minacciosi.
Per quanto riguarda il presunto stato di bisogno di questi giovani e sani cittadini d’Africa, invitiamo tutte le associazioni di volontariato sociale, Caritas, ANA, e chiunque ne ha la volontà e sensibilità, ad attivarsi per trovare, se possibile, adeguate soluzioni per il lavoro e l’alloggio, e quindi regolarizzare la loro posizione secondo le leggi italiane ed europee (senza però discriminare o danneggiare altrettanti giovani italiani che sono alla disperata ricerca di un lavoro).
Se, come temo, data la forte crisi economica ciò non sarà possibile, i giovani nigeriani DOVRANNO essere rimpatriati.
Ricordo alla signora Cleonice Pignedoli che i cittadini extracomunitari, al di fuori dei casi che riguardano l’asilo politico e lo studio, possono rimanere in Italia (e in Europa) solo se in possesso di adeguati mezzi di sostentamento, ottenuti tramite un lavoro regolare e non con lo sfruttamento della prostituzione, lo spaccio di stupefacenti, le rapine, i furti, le truffe, le estorsioni, il lavoro in nero (ma non siamo tutti contro lo sfruttamento delle persone?) e l’accattonaggio.
Sollecito ancora Lei e le persone a Lei vicine a fare ciò che pensano, ovvero aiutare concretamente tutti i cittadini in difficoltà, stranieri e italiani. Sì, anche i cittadini italiani, le decine e forse le centinaia in tutta la montagna, famiglie, donne e uomini soli, vedove, separate con figli, giovani che non trovano lavoro, recenti disoccupati, imprenditori senza più un’attività, ristoratori che non vedono più clienti, baristi che non riescono a pagare affitto e tasse, commercianti costretti a chiudere, ecc.
Dove vivete, che film state vedendo? Meno chiacchiere, e, magari muniti della borsa della spesa, cominciate a portare (come ALTRI stanno facendo da tempo): pane, pasta, frutta, verdura, latte, quando possibile denaro, ai nostri nuovi poveri, così dignitosi o demoralizzati da non trovare neanche il coraggio di andare dai servizi sociali né tanto meno da chiedere (per ora) la carità pubblicamente.
La globalizzazione, le invasioni di merci e persone senza regole, il multiculturalismo e l’immigrazione multietnica predicata e praticata dalla vostra sinistra (al potere) con arroganza e sicumera, invece di arricchire la nostra società e far star meglio loro a questo ci hanno portato.
Noi più poveri e loro disperati, a chiedere la carità. Un po’ come l’idea del comunismo di spezzare le catene e liberare l’uomo dallo sfruttamento… che ha finito per riempire immani fosse di milioni di uomini “liberati”. Ma tant’è, come ebbe a dire l’assessore Giuliano Maioli: “Noi non accettiamo lezioni da nessuno”. E si parlava di lavoro nero a Felina.
Un saluto padano e soprattutto MONTANARO.
(Alessandro Davoli, capogruppo consiliare “Castelnovo libera”)
E di chi sarà la colpa?
Di chi sarà la colpa se non hanno lavoro o se il solo lavoro che si presenta è quello nero? Di chi saranno quei furgoncini che alle 6 del mattino passano tutt’ora in piazza a Felina a raccogliere extracomunitari per 30 euro al giorno a spaccarsi la schiena come manovali? Saranno anche loro extracomunitari o rispettabilissimi concittadini montanari?? Senza poi parlare dei nobili padani che “assumono” gli extracomunitari per raccogliere pomodori e altri ortaggi per pochi spiccioli… Non gli manca certo la voglia di lavorare se accettano questi trattamenti; gli mancano i diritti che questa politica sta togliendo uno ad uno.
Complimenti!! Mi consolo perche prima o poi si dovrà rispondere delle proprie azioni.
(Roberto Bedini)
Signor Alessandro Davoli, non si preoccupi di come la signora Pignedoli e le persone a lei vicine aiutano chi à in difficoltà italiane e straniere. Forse hanno un’idea diversa di solidarietà che non è offrire un panino al bar. Solidarietà, rispetto e dignità dell’altro sono parole che lei non ha nel suo vocabolario. E l’assessore Maioli, purtroppo ora ex, è davvero il suo incubo!
(Cinzia Formentini)
Cinzia ha ragione, però…
Non è che pagando una consumazione al bar a favore di chi ha sete e/o fame si risolve il problema… Ma stiamo attenti: è altresì pericoloso citare sempre ALTRI e più idonei atteggiamenti senza (quasi) mai indicarli nello specifico. Sempre meglio il poco che il nulla; anche perchè, a volte, al molto si arriva partendo dal poco.
Confucio, se non erro, disse che anche un viaggio di migliaia di km inizia con un solo semplice passo… Un altro Saggio, invece (con la S maiuscola), pare abbia detto: AVEVO SETE E MI AVETE DATO DA BERE, AVEVO FAME E… Quando Davoli si fece carico al bar di chi aveva fame e sete forse non ha fatto un gesto EROICO, ma che dire di tutti gli altri avventori che non hanno mosso un dito? Io resto convinto che un BEL gesto, per essere tale, non debba per forza essere EROICO. Resto pure convinto che anche per lo straniero stesso un bel GESTO sia sempre meglio di un bel TEOREMA!
(Umberto Gianferrari)
Ciao Davoli
Mi farò offrire anche io un caffè… e magari gli regalo la stella da sceriffo. Posso dire che non lo condivido nei toni e nelle idee.
(mn)
Fame
Un tozzo di pane o un bicchiere d’acqua non si nega mai a nessuno, io sono di questa idea. Ma dare dei soldi a persone che non si sa che uso ne faranno e se sono sfruttate a loro volta non mi va. Mi è capitato a volte di offrire da mangiare o bere a chi ti vuole a tutti i costi vendere la sua mercanzia ma all’offerta di un pezzo di pane o di una bottiglia d’acqua se ne andavano… Che dire???????
(Marco Regnani)
Dirottamento?
Mi sono chiesto: COME MAI QUESTO FENOMENO SCOPPIA A CASTELNOVO, COSI’ IMPROVVISO? Forse che la “regia” che muove questa povera gente (a cui deve andare ovviamente tutta la nostra comprensione!) abbia dirottato IN MONTAGNA un fenomeno che, stando ai provvedimenti amministrativi adottati dai sindaci sulle coste, fatica ad essere praticato al MARE? La stella da sceriffo? Proprio a Davoli la stella sul petto? Valutiamo meglio il “papabile” domani alle 12, quando sarà un altro… MEZZOGIORNO DI FUOCO…
(Umberto Gianferrari)
Fare la carità è un dovere nei confronti dei più deboli. Punto. Uno è sempre libero di dire di no.
(mn)
Sbagliato!!
Caro mm, secondo me vivi in un altro mondo… E’ proprio questo il problema!!! Il fatto è che non siamo più liberi di dire di no, in quanto insistenza, parolacce, insulti, inseguimenti, anche maledizioni e a volte anche peggio non ci permettono di dissuadere i tuoi amici a lasciarci in pace. Come dici tu, fare la carità è un dovere nei confronti dei più deboli; purtroppo non ti sei accorto che i più deboli siamo diventati noi, non più tutelati da niente e da nessuno. Se mi viene voglia di prendere a calci nel sedere un tizio che insegue insistentemente mia madre nel parcheggio del supermercato non posso perchè finirei dentro, lui che mi estorce la moneta, purchè mi lasci in pace; invece va protetto, poverino… Io dico che bisogna fermarsi a pensarci un po’ sopra… e voi e le vostre false dichiarazioni mi avete veramente stufato.
(Fabrizio)
Spaventati
Credo che i toni e i modi in cui ci si scambiano opinioni a proposito lascino capire quanto siamo spaventati. Spaventati ormai da tutto, anche da chi insistentemente ci chiede l’elemosina! Sicuramente non è piacevole incontrare persone, più di una, che chiedono e non ti lasciano andare finchè non dai qualcosa. Probabilmente ci rovinano il giro al mercato o il caffè al bar; credo che non influiscano sulle vendite dei commercianti di Castelnovo. Ma penso fortemente che il disagio che avvertiamo sia più interno e profondo e che ci spaventi l’idea che esistono persone ridotte all’angolo delle strade per tirare avanti. Allora lasciamo che qualche centesimo finisca anche nelle loro tasche, forse così smetteranno di maledirci o di insitere e noi che passeggiamo sorridenti al mercato non saremo più poveri di come siamo usciti di casa.
(Commento firmato)
Che la destra non sappia cosa fa la sinistra
Non è un monito politico ma la sollecitazione, al Sig. Davoli, a non strombazzare continuamente i bei gesti che con magnanimità rivolge ai bisognosi che attraversano la sua strada al bar. La vera beneficenza, Sig. Davoli, è sempre silenziosa e non porta nè plauso nè voti.
(Celeste Grisendi)
Io vorrei che qualcuno mi rispondesse, a destra o a sinistra non mi interessa: ci sono dei finanziamenti per i comuni che hanno problemi di ordine pubblico? Sì, ci sono. Ebbene: se si fanno queste ordinanze, i comuni rientrano nei beneficiari di questi finanziamenti? lo chiedo senza alcuna malizia, vorrei solo sapere.
(Normanna Albertini)
Quanta demagogia nei commenti dei soliti buoni di cuore. Ho conosciuto un sacco di gente che a parole fa la carità a chiunque la chieda, ma nei fatti li ho sentiti con le mie orecchie maledire i poveri che distubavano nei momenti non opportuni. Chi ha fame accetta sempre un pezzo di pane, ma chi è sfruttato deve portare i soldi; è più facile dare un euro per sentirsi la coscienza pulita, ma lo sfruttamento vive sulle coscienze pulite. Chi pensa di essere migliore degli altri solitamente cerca solo di stare bene con se stesso. Le lezioni morali lasciamole a chi dedica la propria vita a questi poveri nei loro paesi.
(Romano Albertini)