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Accattonaggio insistente, fermati tre stranieri

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Nella mattinata di oggi il Servizio associato di Polizia municipale che comprende i Comuni di Castelnovo ne' Monti, Carpineti, Baiso, Toano e Viano ha fermato tre extracomunitari in seguito alle segnalazioni pervenute da alcuni cittadini.

Dice al proposito il comandante del Servizio associato Marco Longagnani: “I tre stranieri erano intenti a chiedere elemosina in bar ed esercizi commerciali del paese, con atteggiamento insistente ed anche vessatorio in caso di risposta negativa. Siamo stati contattati da alcuni gestori di esercizi che ci hanno segnalato la cosa ed a seguito di intervento abbiamo avuto modo di fermare tre persone”.

Il primo era un cittadino nigeriano, fermato in centro a Castelnovo, il secondo, fermato a Felina, era un cittadino marocchino, mentre il terzo, in viale Enzo Bagnoli, sempre nel capoluogo. Tutti e tre erano anche intenti ad esercitare abusivamente l’attività commerciale, per cui sono state elevate sanzioni complessive per circa 15 mila euro.

Ad ulteriori accertamenti il cittadino marocchino è risultato pienamente in regola con la documentazione in merito al soggiorno, mentre i due ragazzi nigeriani (entrambi circa 30enni) hanno inizialmente rifiutato i documenti (atto per il quale sono stati entrambi denunciati) e di fornire le generalità.

In seguito alla procedura di fotosegnalazione tra l’altro uno dei due è risultato in regola, per cui non si comprende la scelta di rifiutare inizialmente i documenti. Il secondo è risultato invece clandestino e già colpito da decreto di espulsione, per cui è stato denunciato e trattenuto in attesa dell’attuazione del provvedimento di espulsione. L’operazione segue altre similari condotte nei giorni scorsi e l’emanazione di una ordinanza sull’accattonaggio emessa questa mattina dal sindaco Gian Luca Marconi.

3 COMMENTS

  1. Due note
    La prima. “Elevate multe per 15.000 euro”. Cioè, fatemi capire, questi tre chiedevano l’elemosina e le forze dell’ordine ritengono che pagheranno 15.000 euro di multa? Poi ci si lamenta che vengano irrisi…
    La seconda. Letta l’ordinanza, non si faceva prima a vietare ovunque l’accattonaggio? Secondo le disposizioni e contando le varie metrature di sicurezza attorno ai vari luoghi mi pare di capire che non esista luogo ove sia permessa o tollerata (anzi, forse una parte di monte Bagnolo non si riesce a coprire con l’ordinanza). La più bella è quella del raggio di 100 metri dagli istituti bancari… Siccome a Castelnovo ce ne sono parecchi già quello copre gran parte del tessuto urbano. Qui si discute sugli spiccioli e in un paese di 10000 anime (contando pensionati con la minima e neonati senza conto corrente) riescono a campare almeno 6/7 istituti bancari con sedi esclusive… Evidentemente c’è qualcosa che non quadra. Facciamo feste e manifestazioni per aiutare gli altri (vedi la più recente del GAOM, lodevole e come sempre riuscita) e poi accettiamo queste vergognose ordinanze. Ma il sindaco è diventato leghista tutto d’un colpo???
    Mi chiedo infine: siamo in periodo di saldi e se ci fermassimo a vedere i cartellini vedremo che i nostri commercianti ponendo uno sconto del 30% su molti prodotti e mantenendo il proprio margine di guadagno hanno ridotto il prezzo di 60 o 70 euro… Quindi vuole dire che a prezzo pieno il guadagno è superiore a quelle cifre a pezzo… Fate i conti in tasca a chi vi prende per il naso, capirete come sopravvivono le banche e quali soldi girano e chi si lamenta di più perche c’è qualcuno che chiede l’elemosina.

    (Roberto Bedini)


  2. Se le autorità locali continuano con questa operazione di “ripulitura” di Castelnovo e dintorni sicuramente riceveranno il consenso di molti montanari! Credo fosse necessaria già da tempo un’operazione del genere. Il problema ora sarà come espellere definitivamente i clandestini. Perchè troppo spesso si sente la frase “già colpito da decreto di espulsione”.
    Continuate così.

    (Aramus)


  3. Basta poco per attirarsi le simpatie del popolo leghista. Due o tre telefonate che lamentano la presenza di mendicanti e parte la caccia agli accattoni da parte dei vigili, in operazioni di “pulizia” del territorio, fermando chi chiede l’elemosina o vende fazzoletti di carta, persone che, secondo l’ordinanza emessa dal sindaco Marconi, creano nocumento e scadimento della qualità urbana. Che dire? Di sicuro grande sproporzione rispetto ad un fenomeno assai limitato, solo per salvaguardare una facciata di “ordinata e civile convivenza”.
    Forti dubbi di legalità. L’accattonaggio non era più un reato (se non prevede lo sfruttamento di bambini e animali) perchè, come dichiarato dalla Corte Costituzionale nel 1995 “l’essere ridotti in stato di indigenza non può di per sè venir considerato come una colpa”.
    Gli archivi comunali sono pieni di fogli di via di cittadini castelnovesi che, emigrati in città, senza mezzi e senza lavoro, esercitavano l’accattonaggio. Ai tempi del fascismo non era consentito essere poveri e, peggio, mostrarlo pubblicamente. Anche allora non si pensava a lottare veramente contro la povertà, ma a salvare il decoro, in modo da trasmettere l’immagine di un’Italia ordinata e pulita, anche se si moriva di fame.
    Chiedere l’elemosina è sempre stato un modo non troppo degradante, non certo un progetto di vita (meglio che rubare), per sbarcare il lunario. Anche i nostri deportati lo facevano, come ricordava in questo sito Luigi Bizzarri. Uno di loro, da me intervistato, dice: “Andavo all’elemosina, all’elemosina… Le donne più o meno davano qualcosa, ma una volta ho preso dei calcioni micca da ridere. Mi è arrivato dietro un tedesco con due pantaloni di pelle… m’ha fatto correre…”. Oggi quei calcioni li ha dati un sindaco del Partito Democratico, votato anche da me.
    Ultima annotazione: nemmeno davanti alle chiese si può più chiedere l’elemosina?

    (Cleonice Pignedoli)