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Caccia / La polemica continua

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Chiedo scusa se con questo mio intervento darò motivo per continuare la già fin troppo lunga polemica che sta dividendo i cacciatori della montagna. Credo però che prendere del bugiardo pubblicamente dal Sig. Argeniro Fabbiani per cose dette, a suo dire false, nella riunione generale dell'Assemblea dell'A.T.C. RE4 il 3 luglio scorso, alla quale lui, consigliere uscente del vecchio Comitato, ha pensato bene di non partecipare, meriti quantomeno un chiarimento.

L'amico Argeniro deve sapere che ciò che ho detto in quella riunione è precisamente che anche l'Itacaccia avrebbe aderito al ricorso al T.A.R., promosso da altre associazioni venatorie ed ambientaliste, contro la Provincia, per chiedere l'annullamento della delibera sulla nomina dei futuri consigli A.T.C. E' esattamente quello che ha sostenuto la sera de 2 luglio a Reggio in una riunione il Sig. Alcide Bursi, massimo esponente provinciale dell'Italcaccia. Ritengo il Sig. Bursi persona seria e capace, penso quindi che abbia pensato di aderire non per difendere il Sig. Rossi o il Sig. Bianchi ma molto probabilmente avrà intravisto in questa delibera il tentativo della politica di normalizzare tutto alla sua volontà, prevaricando il sacrosanto principio dell'indipendenza del libero associazionismo. Non quindi in difesa di un nome ma di un principio molto più alto, quella della libertà e della democrazia.

Il Sig. Fabbiani può anche non essere d'accordo, anche questa è libertà; può anche pensare che la politica dovrebbe occuparsi di tutto, anche cosa dovrebbero fare i giovani il sabato pomeriggio, questo è un suo problema; ma non può impedire ad altri di avere opinioni diverse.

Rubo ancora un po' di spazio per dire alcune cose all'amico Roberto Malvolti. Caro Roberto, nel tuo intervento sui mass media asserisci di essere un sognatore: non potevi dare di te stesso migliore definizione. Continua pure a sognare, ma ricordati che la vita non è fatta ne' di sogni ne' di parole; la vita di tutti i giorni è piena di azioni, di problemi da affrontare e da come li risolverai la gente ti giudicherà. Ti auguro da grande di svegliarti e di trovare la tua strada, poichè al momento hai molta confusione. Hai ambizioni da leader e pensi di diventarlo scrivendo sui giornali frasi ad effetto o intervenendo alle assemblee sparando a zero sul nostro operato; non è questa la strada, nessuno te l’ha mai detto? Leader si diventa quando altri lo decidono, in quanto vedono nelle tue idee e nel modo in cui le trasformi in fatti concreti e utili a qualcuno le loro aspirazioni, ciò che loro vorrebbero fare e per vari motivi ne sono impediti. Ricordati ancora che il comitato uscente non ha amministrato per gentile concessione della Sig. Masini e del Sig. Gennari ma semplicemente perchè è stato legittimamente investito dalla volontà popolare, quando leggi e amministratori più democratici lo permettevano. Personalmente per tre mandati, sono sempre entrato dalla porta principale, spalancatami da centinaia di consensi e probabilmente così sarebbe ancora stato se avesse prevalso un democratico e libero confronto; nessuno mi ha mai calato dal lucernario. Se non stai ancora sognando cerca di capire. Sulla legittimità dell’assemblea e sulla partecipazione, rispecchia esattamente l’andamento di tante altre, da statuto saprai che in seconda convocazione è valida con qualunque numero. L’importante che tutti possono partecipare; chi non partecipa sa benissimo di delegare altri a prendere decisioni per lui. Sulle centinaia di firme raccolte per mandarci a casa, che se ben ricordo tu ed un altro tuo amico avevate dichiarato sulla stampa di averle ritirate, anche qui ti sbagli: erano destinate ad un altro scopo, il quesito di rinnovamento, lo dicono le vostre carte, non superavano le venti unità, che è molto meno del 4,6% dei presenti all’assemblea.

A tutti vorrei ricordare comunque che le partite non si vincono o si perdono al novantesimo ma quando l’arbitro fischia la fine.

(Enzo Scaruffi)

3 COMMENTS

  1. Come sempre….
    Come sempre, riguardo alle affermazioni del sig. Scaruffi, avrei qualcosa (molto) da ridire, ma Roberto Malvolti (che non mi risulta abbia messo in dubbio la legittimità delle deliberazioni assembleari in 2^ convocazione!) non ha bisogno di me quale avvocato difensore… Si dice che “CHI SOGNA DI GIORNO SA MOLTE PIU’ COSE DI CHI SOGNA SOLTANTO LA NOTTE”. Eppoi, alle ultime elezioni DEMOCRATICHE, quanti dei 1500 cacciatori e/o agricoltori hanno scritto Enzo Scaruffi sulla scheda? Più di 750? Oppure molti di meno?
    Preferisco invece soffermarmi sui sigg.ri Masini e Gennari, chiamandoli direttamente in causa. Stando alla LEGGE REGIONALE 27 luglio 2007, n. 16, all’art. 31 comma 2, si legge che “Le attività di cui al comma 1 sono svolte, nell’interesse pubblico, sotto il controllo e la vigilanza della Provincia, alla quale spettano le funzioni amministrative in materia di caccia e di protezione della fauna”. Ora chiedo pubblicamente ai sigg.ri Masini e Gennari chi sia oggi, giovedì 16 luglio 2009, titolare legittimato alla gestione della caccia in montagna. Scaruffi, Farina, Corbelli & C.? Silvetti, Favali, Masini (NON Sonia) & C.? Molti cacciatori sono perplessi; il Palazzo deve loro una risposta chiarificatrice! Pena? Un ulteriore salasso di voti alla prossima tornata elettorale…

    (Umberto Gianferrari)

  2. Caro Enzo
    Grazie del sognatore, lo confermo, lo sono, ma sono anche una persona, come tu hai avuto modo di appurare, PROPOSITIVA e nel limite del possibile un LAVORATORE per la nostra passione la caccia. Se essere sognatori è un male, sono felice di essere ammalato. Se essere sognatore è mantenere la parola o se preferisci dire una cosa e mantenerla sono felice di essere malato.
    Vedi, Enzo, sono i numeri che vi danno torto, le parole volano ma i bilanci no!
    L’unica critica che io personalmente e pubblicamente ho fatto è quella che in 14 anni non avete investito nulla in BENI materiali per la nostra ATC. Non un mezzo, un centro di raccolta che è un’offesa chiamarlo tale, una sede e tante altre cose; e, si badi bene, non mi si dica che non si può: vi sono altre realtà vicine a noi che lo hanno fatto, altre ATC e non privati.
    Altra cosa, non siete stati in grado di presentare un progetto a lungo termine, un qualcosa da portare all’assemblea, da discutere e da far approvare.
    Altro tema dolente, la comunicazione nei confronti degli associati, ZERO ZERO ZERO, nessun legame tra voi e chi stava sotto di voi, le cose si sapevano il giorno prima, VEDI giornata ecologica 2009, prima il 3 maggio (e io idiota a spostare le ferie), poi il 10 maggio ed alla fine ognuno l’ha fatta quando voleva. Gran esempio di comando.
    Censimenti, stendiamo un velo pietoso.
    Ripristini, e tante altre cose ancora.
    Il 10 e lode lo prenderete nell’esercizio della VENDITA permessi capriolo, e nella gestione cinghiale. Lancio fauna 10 e lode, con i soldi nostri! Ti ricordi quando all’assemblea di bilancio ti facevo notare che i conti dicevano: finita la festa caprioli (introito per oltre 100.000 € all’anno), finita la festa lancio lepri, ecc. ecc. All’assemblea mi avete deriso quando proponevo di iniziare a produrre le lepri noi! Ti ricordi? Ebbene, ti invito a visitare il mio allevamento e numeri alla mano farò capire a te ed a coloro che ridevano che lo stolto non ero io.
    Le vostre, Enzo, sono parole, parole da incantatori, io alle mie ho sempre fatto seguire i fatti.
    Devo ammettere che i numeri ti hanno dato ragione, Enzo, tu avevi ed hai il consenso: ma di chi? Di coloro che vengono da fuori e godono del giochino “cinghiale” e per loro cambiare è come togliere il gelato al bambino oppure come chiedere a uno di castrarsi da solo. Difficile che lo faccia, non credi?
    Parli di Bursi, non metto in dubbio le tue parole, non c’ero, ma non permetto di mettere in dubbio le mie e quelle di Argeniro. NOI ABBIAMO DETTO CHE IL RICORSO NON LO FACCIAMO! Sono stato chiaro o lo dobbiamo ripetere, e se qualcuno pensa di farlo all’interno dell’ITALCACCIA le mie dimissioni da socio sono pronte.
    Questa è coerenza, e cerca di far seguire i fatti alle parole, oppure se pensi di aver cambiato idea dillo, noi capiremo e terremo nulle le tue parole del 28/12/2007 quando dicevi che non volevi diventare un dittatore e che era ora che arrivasse GENTE NUOVA.
    Enzo, il cambiare idea è legittimo, ma far passare per dementi gli altri non è bello. Io personalmente proseguirò sulla mia strada, avendo rispetto MASSIMO della tua persona e degli altri, sperando che lo stesso sia riservato a me.
    Per concludere, mi dici che penso di essere un leader? Già il fatto che tu ti sia sentito in dovere di rispondermi lo dimostra, l’investitura me l’avete data voi, con il vostro TIMORE di quelle persone che con numeri alla mano vi hanno contrastato.
    Vedi, Enzo, non è colpa mia se so scrivere e parlare, con gli anni e per il mio lavoro, ne sono stato costretto in quanto essendo stato rappresentante regionale dei negozi Telecom per l’Emilia-Romagna e mi
    trovavo spesso a parlare con Colaninno, e con altissimi dirigenti Telecom. Forse mi sfugge qualcosa. Ma non capisco perchè non date la possibilità ad altri, perchè ritenete di essere solo VOI in grado di governare l’ATC?
    Boh, continuo a sognare, anche il presidente degli Stati Uniti aveva un sogno e il suo si è avverato; forse forse che sia la volta buona per il mio? Mah?
    Grazie come sempre.

    (Roberto Malvolti)


  3. Leggendo tutte le polemiche nate a seguito del cambio del direttivo, che, da quanto ho appreso, il nuovo “staff” è stato nominato secondo le leggi vigenti, una persona estranea ai fatti, come lo sono io, si chiede: come mai al Sig. Scaruffi e tutta la sua truppa “brucia” così tanto aver perso il suo posto?? Sembra che dietro a tutta questa storia ci siano interessi privati ed anche economici. Mi auguro vivamente che non sia dovuto a questo tanto accanimento.
    Saluti.

    (Aramus)