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La presidente Masini ha incontrato i sindaci

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Un primo incontro fra la presidente della Provincia Sonia Masini con i sindaci neoletti o riconfermati dei comuni del territorio si è svolto nei giorni scorsi nella sala consiliare di Palazzo Allende. La presidente Masini ha voluto incontrare gli amministratori del territorio "per iniziare a parlare delle modalità attraverso cui continuare una stretta e proficua collaborazione".

Nell'occasione la presidente Masini ha rivolto le proprie congratulazioni agli eletti, mettendo poi sul tavolo alcune delle priorità che dovranno essere affrontate nei prossimi mesi, in primis la crisi economica: "Occorre continuare a lavorare, sulla scia di quanto già messo in campo dalla Provincia in questi mesi, indirizzando gli sforzi soprattutto al dopo-crisi. Si tratterà di investire da un lato sulle persone attraverso la formazione professionale e riqualificazione di coloro che hanno perso il lavoro e, dall'altro lato, di sostenere e accompagnare la nascita di una nuova imprenditoria per Reggio Emilia, penso in particolare ai giovani e alle donne, investendo in settori innovativi dell'economia".

La presidente Masini ha però anche affrontato il tema relativo al ruolo di Provincia e comuni: "Ci sono autonomie e competenze diverse, che devono rappresentare un valore e non un elemento di conflitto. A questo proposito bisogna assolutamente evitare sovrapposizioni e il coordinamento proprio dell'ente Provincia ha un ruolo fondamentale su questo fronte, sebbene non sia sempre riconosciuto da tutti. Occorre, una volta condivisi gli obiettivi, collaborare e lavorare in sintonia, perché solo così è possibile perseguire in modo corale progettualità alte, che pongano Reggio Emilia al centro dello sviluppo dell'area mediopadana e del nostro Paese".

La presidente Masini ha infine parlato "della necessità di una burocrazia più snella, obiettivo che passa anche per la razionalizzazione degli organi esecutivi e degli apparati tecnici. E' quanto ci chiedono i cittadini e noi abbiamo il dovere di dare risposte concrete, pena la disaffezione della gente alla cosa pubblica, alle istituzioni e alla politica".