Riceviamo e pubblichiamo.
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Mi permetto di riparlare di caccia, visto che in questi giorni la stampa locale ha dato ampio spazio alle dichiarazioni del nostro ex presidente della ATC ed ai componenti del direttivo. Voglio tornare a parlarne in quanto anche questa volta si rasenta l’assurdo. Se un profano leggesse l’articolo e fosse a conoscenza delle vicissitudini che hanno flagellato la caccia locale si chiederebbe: sogno o son desto? Oppure: ma questi sono tutti pazzi!!!!!!!!!!!!!!!! Raccolgono le firme per mandarli tutti a casa e poi all’assemblea, che è quell’organo sovrano più alto del DIRETTIVO, firmano all’unanimità una mozione proposta dal direttivo e sponsorizzata dal presidente.
Mozione che spara a zero sulla Masini, sull’assessore Gennari e sugli organi che sino al giorno prima hanno permesso a loro di governare per 14 anni. Mi ricordano vagamente Mastella, supporter di Prodi prima, poi principale artefice della caduta del governo e successivamente candidato nelle file del PDL a Strasburgo.
Ma, cavolo, sono proprio scemo! Prima di scrivere mi devo ricordare che siamo in Italia!!!
Ma torniamo al comunicato. Si legge all’unanimità, parola di grande significato, ma anche di grandi incognite. In questo caso però di grandi incognite, in quanto votanti 76, di cui 4 astenuti e 72 a favore, che se non erro su oltre 1600 associati fanno il 4,6% a favore della mozione; un po’ pochini per definire che la mozione è supportata all’unanimità. Forse, personalmente, visto i numeri avrei colto al balzo il mio invito rivolto al direttivo di non porre ai voti detta mozione, in quanto non la ritenevo legittima, ma la loro voglia di far vedere che contano ha annebbiato la loto lucidità, impedendogli di ponderare le mosse.
Da presidente mi sarei chiesto come mai i miei compagni e soci si sono dissociati da me, disertando la riunione più importante, quella riunione che mi avrebbe legittimato a chiedere la revisione delle nomine, ma nemmeno questo segnale è stato colto e loro dal palco hanno cercato in tutti i modi di legittimare il loro operato. Lo definirei l’ultimo respiro, anche se vi posso assicurare che avrei sperato che l’ultimo teatrino fosse risparmiato a noi associati ed a voi lettori.
Da sognatore credevo che almeno nell’arte nobile della caccia, vi fosse gente che, accomunata da una grande passione, condividesse momenti e pensieri, sogni ed ambizioni con un unico scopo: la GESTIONE della FAUNA e del territorio, cioè del bene di tutti, ma purtroppo anche questa volta mi devo ricredere.
Peccato: un’altra occasione persa. E io continuo a sognare.
Grazie come sempre.
(Roberto Malvolti)
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Malvolti per fortuna (soprattutto per te) c’è Redacon (anche per Gianferrari)
L’altra sera non avete avuto grande platea, perche i numeri vi danno torto. Penso che a questo punto dobbiamo darci una mano, vi aiutiamo ad andare di sotto, anche perché a farci scendere noi fate molta fatica anche con l’aiuto del presidente e dell’assessore, perchè noi siamo a casa nostra, senza strade e senza gallerie ma fieri di essere quello che siamo.
Vorrei fare alcune considerazioni senza urtare nessuno. SCARUFFI ENZO credo che sia o fosse un compagno e onestamente non comprendo questo accanimento da parte di suoi compagni (tengo a precisare che da anni lo conosco e lo stimo e a quanto pare non sono il solo).
FARINA RENATO (che tra l’altro è mio fratello), ha una grande colpa, quella di essere un DEMOCRISTIANO, perchè altre colpe tutti (due o tre) autorevoli cacciatori che scrivono non credo ne possono trovare.
Ultima considerazione (anche se ne avrei ancora tante), voglio darvi un indizio che a me ha fatto riflettere: come mai i nominati sono quasi tutti ex socialisti??? Cosa sta succedendo e come mai devono piacere tanto al centrodestra??? Come mai Farina è vecchio (è lì da cinque anni) e qualcuno che è stato confermato è il rinnovamento (é li da 15 o più anni)? Cari cacciatori che tanto scrivete, ricordatevi che non ci sarà mai nessuno anche se presidente che potrà impedirmi di stare a casa mia (ricordatevi che da noi potete venire quando volete, rispettando le regole come di solito facciamo tutti, nel rispetto anche di chi non é un cacciatore).
Ringrazio ancora la redazione che é come sempre al di sopra delle parti e ci permette di avere un dialogo senza sbraitare e sopratutto senza bestemmiare.
(Alessio Farina)
Come realizzare i sogni
Qualcuno ha detto che per realizzare i propri SOGNI occorre… SVEGLIARSI! Questo credo debbano fare coloro che sono stati nominati dalla Provincia in data 03-06-2009 con delibera n. 226, prendendo in mano la situazione SUBITO. Il toro va preso per le corna e NON osservato da dietro gli scuri socchiusi! In suddetta delibera ci sono giudizi durissimi sulla “gestione Scaruffi”; una vera e propria bocciatura senza appello, riguardo alla quale la Provincia si riserva… E pare che Sonia Masini non sia neppure propensa agli esami di riparazione… giudicando che le NUOVE NOMINE debbono essere all’insegna del rinnovamento VERO e sono bandite quelle di alcune persone che hanno gestito da ieri o ieri l’altro sino ad oggi.
Se Mario Rossi, che venne indicato, che so, dalla tale associazione ha gestito male (sempre secondo l’Amministrazione provinciale), non ha senso rinominarlo OGGI, anche se viene riproposto, camaleonticamente, sotto altra veste e/o da talaltra associazione. Invocare il rispetto della legge eppoi vantarsi in assemblea di vietare (nel regolamento ungulati) ciò che la legge regionale consente è atteggiamento a dir poco bizzarro… La legge dovremmo rispettarla A PRESCINDERE, non solo se e quando ci fa comodo! Com’è che si dice? DURA LEX, SED LEX! Provo a tradurre: “La legge è dura… ma è la legge!”.
(Umberto Gianferrari)
Carissimo Farina
Carissimo Farina, mi permetto di far notare a Lei che mai mi sono permesso di attaccare sul piano personale nè i suoi familiari nè il presidente Scaruffi; inoltre nel mio DNA non esiste lo scontro ma solamente il cercare l’incontro tra le parti, anche perchè ritengo che solo utilizzando la mediazione si può raggiungere lo scopo.
Premesso questo, le voglio precisare che “i compagni” era inteso come compagni di caccia e non politicamente. Vede, intendo tanto la politica nella caccia che sono uno di SINISTRA iscritto in un’associazione DESCRITTA di DESTRA, anche perchè essendo ancora libero di pensiero e non RIMBECILLITO guardo ancora le persone e non di che schieramento fanno parte.
Altra rassicurazione: nessuno vuole venire a governare a casa sua oppure voler farla scendere a valle. Penso che la maggior parte di noi vorrebbe venire a Collagna o al Cerreto per sedersi intorno ad una tavola imbandita, mangiare, parlare in compagnia ed amicizia.
Io personalmente ho molti amici dalle sue parti e nella sua squadra del cinghiale, e quando sono stato invitato sono sempre venuto volentieri, molto spesso Moreno, Enzo, suo fratello Claudio mi rinnovano l’invito ma per problemi di lavoro spesso devo negarlo.
Vede, io intendo la vita così e nello stesso modo la caccia, ho sempre cercato di trovare l’incontro e non lo scontro, ma molto spesso non sono stato capito e me ne rammarico, come porgo le mie scuse se qualcuno si è sentito offeso.
Alessio, per concludere, cercate di percorrere la mia strada e vedrete che i dissapori cesseranno. Lo scrivere “vi daremo una mano noi” butta benzina sul fuoco e non fa bene, e visto che Lei ha menzionato la politica io le menziono l’economia: prenda i bilanci, snoccioli le voci, faccia due conti e converrà sicuramente con me che NON VI conviene darci una spinta in collina, mi creda, e se vuole sono ben felice di spiegarLe il perchè.
Distinti saluti.
(Roberto Malvolti)