E’ rimasta immutata, in Cassazione, la condanna a tre anni e mezzo di reclusione per un fotografo reggiano 63enne accusato nell’estate 2007 di violenza sessuale da una studentessa 22enne. La Cassazione ha infatti rigettato il ricorso del noto fotografo confermando la decisione dei giudici di secondo grado che in data 14.11.2008 lo riconobbero colpevole del reato di violenza sessuale a danni di una studentessa di origini sudamericane che a fine giugno 2007 fece partire l’inchiesta coordinata dal pm Maria Rita Pantani, che portò poi all’arresto dell’uomo dichiaratosi sempre innocente.
La 22enne aveva detto di essere stata agganciata, in maggio, dal fotografo in un locale e quindi, dopo alcuni incontri casuali, di essere stata convinta ad andare nel suo studio – in una frazione di Viano - per realizzare il servizio fotografico che avrebbe dovuto aprirle le porte del successo. Lì, però, il talent-scout stando alla denuncia della ragazza le aveva offerto un limoncello. La studentessa aveva però subito aggiunto di essersi sentita "stordita" dopo aver bevuto l’alcolico.
Da qui il sospetto che all’interno possa essere stato sciolto un sedativo nella bevanda per poter più facilmente usarle violenza. Da quanto ha raccontato in denuncia la giovane sarebbe poi rimasta senza forze per qualche ora sul divano prima di essere riaccompagnata a casa dallo stesso fotografo per poi il mattino successivo - e solo dopo aver raccontato tutto alla madre – decidere di denunciare il tutto dando via all’inchiesta conclusasi definitivamente con la decisione della cassazione di confermare la sentenza di condanna, respingendo il ricorso dell’uomo.
Ieri mattina i Carabinieri della Tenenza di Scandiano ricevuto il provvedimento restrittivo nella mattinata di ieri hanno raggiunto l’abitazione del fotografo dove, previa notifica del provvedimento, lo hanno dichiarato in stato d’arresto conducendolo in carcere per l’espiazione della pena. Detratto il periodo di detenzione già espiata per la medesima l’uomo uscirà dal carcere alla fine del 2010.