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Droga, come impiegare il 26 giugno?

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Ancora un giorno dedicato alla lotta alla droga, ma servirà a qualcosa?
Ci vorrebbe un forte richiamo a non farne uso. Ma qualcuno sentirebbe?

Nonostante la straordinaria quantità di iniziative messe in campo dai servizi, dai Comuni e dalle scuole, i consumi crescono; e tutte le previsioni ci dicono che continueranno a crescere anche nei prossimi anni. Tutti ormai notano che vi è una straordinaria corrispondenza fra i consumi di droghe ed i cosiddetti «nuovi stili di vita» improntati alla smania del successo o all'esaltazione del piacere che pure hanno tanti adepti in tanti strati della popolazione e non certo solo tra gli adolescenti o tra i disagiati. Tutti hanno sotto gli occhi l’incredibile offerta di sostanze che ormai ha le caratteristiche di un moderno supermercato: i grandi sforzi delle forze di polizia ci fanno scoprire centrali dello spaccio, laboratori, depositi di chili e chili e di “roba”. Ma se non ci fosse la domanda, a volte impetuosa di droghe, le strategie di marketing fallirebbero.
Invece la domanda c’è e cresce: questo è il problema .

L'esordio con le droghe è precoce, anzi precocissimo: i primi cominciano già alle ultime classi delle elementari, ma lo fanno con il tabacco o l'alcol, droghe legali! Altro problema.
Poco dopo avviene l'iniziazione alla cannabis come una sorta di rito passaggio all'età adulta. Poi da adolescenti cannabis ed alcol si mescolano. Né dimentichiamo la straordinaria diffusione della cocaina tra i giovani o l'ecstasy consumata ai rave che nascono spesso all'improvviso in luoghi appartati nelle campagne o in riva al Po o nelle case private con le chiamate fatte di tempeste di sms. E nonostante abbia un'immagine corrosa dai troppi anni di storie di malattia e di marginalità, nel market delle droghe c'è anche qualche giovane che inizia a fumare eroina. Se la diffusione quantitativa inquieta è l'aspetto qualitativo che spaventa. Alcol e cannabis sono spesso consumati in pubblico: un po' per provocare, un po' perché chi lo fa pensa che sia normale. . .

Poi col passaggio dalla scuola media inferiore alla scuola media superiore specie per chi si sposta in città avviene un altro momento critico. Capita di ascoltare genitori, impotenti, che si trincerano con «fanno tutti così, speriamo che il mio non esageri!» . E poi c'è l'uso improprio di psicofarmaci e di farmaci prestazionali.
Siccome nel futuro ci saranno più droghe e più consumatori è necessario promuoverne conoscenza e consapevolezza degli effetti e dei rischi.

Ma l'uso più o meno occasionale di una grande quantità di droghe legali o illegali durante lo stress della vita o i momenti di svago può essere letto scollegato dalla questione sociale più generale? Di sicuro no! L'uso di droghe si lega alle violenze che subiscono le donne e tanti bambini in famiglia; si lega agli incidenti sulle strade, alle violenze di branco o al bullismo. Ecco allora il punto su cui ci si dovrebbe esprimere. C'è chi si limita a prendere atto della tendenza al crescere dei consumi di droghe e si adegua; immagina un domani in cui il consumatore, diventato “intelligente”, sceglie consapevolmente le droghe in funzione dei suoi obiettivi. C'è invece chi non accetta questo tipo di futuro in cui prevalgono gli egoismi individuali mentre la qualità delle relazioni fra le persone viene messa da parte. Nonostante i tentativi di negazione che fanno certi “bacchettoni”, tutti siamo circondati dalla presenza di droghe: non c'è luogo di aggregazione che possa considerarsi immune. E’ bene allora decidersi e dire chiaro quale futuro si desidera: questo sarebbe un buon modo di impiegare il 26 giugno.

3 COMMENTS


  1. Le riflessioni del professor Nizzoli dovrebbero, in qualche modo, provocare l’inquietudine e l’allarme di molte persone, siano esse chiamate a svolgere pubblici servizi ovvero a dover educare i propri giovani. Certamente in questi ultimi anni il fenomeno del consumo di droghe è cresciuto di pari passo con (l’assurda) convinzione della liceità di questo modo di fare. E quel che è peggio è che ne sta nascendo una altrettanto assurda “assuefazione”. Il fenomeno è ben più grave di quel che si percepisce: basti pensare che in queste ultime due settimane le forze dell’ordine reggiane hanno fermato ed arresto 8 spacciatori.
    Il 26 giugno, dunque, rappresenti per ciascuno che ha a curore questo problema un impegno vero e concreto, fissando un obiettivo ed i mezzi per raggiungerlo. Diversamente, mi sento di condividere con Nizzoli, ogni altra cosa è tempo perso.

    (Isp. Sup. Roberto Rocchi, comandante Polizia stradale Castelnovo ne’ Monti)


  2. Il fenomeno del consumo di droghe aumenta sempre perchè la società in cui viviamo fa così schifo ed è così assurdamente ipocrita che ne stimola l’uso!!! Innanzitutto il controsenso di considerare l’alcol legale e la cannabis illegale è assurdo visto che l’alcol porta una dipendenza fortissima e distruttrice dell’organismo, mentre la cannabis ha una dipendenza relativa oltre il rischio di tumori. Ma questo certo non sfugge “all’adolescente”, molto attento ai controsensi del mondo che lo circonda!!Altro controsenso la pari considerazione fra cocaina e cannabis attuata dalle ultime leggi contro la droga. E’ come equiparare un furto con un omicidio, se lasci scegliere al consumatore……..????!!!! La TV P2 con la sua cultura del fisico perfetto certamente stimola l’assunzione di farmaci prestazionali, oltre certo la filosofia di chi governa, che si fa le leggi per evitare i processi (vedi lodo Alfano ma non solo), certo stimola un giovane a sbattersene della legge… Mi sembra banale!!
    Ultima cosa: nella nostra zona da un po’ di tempo a questa parte abbiamo assistito a una lotta serrata contro droga e alcol, posti di blocco ovunque, controlli, i locali si svuotano perchè adesso i giovani scappano in città; e cosa è stato ottenuto??? Il consumo è aumentato!!!! Questo dovrebbe far riflettere! Isp. Rocchi, che ne pensa????

    (Commento firmato)

  3. Le considerazioni espresse nel commento firmato sono esatte: 1)il proibizionismo non ha avuto altro risultato che l’aumento esponenziale dei consumi; 2) se si entra in tale ottica perchè una sostanza (alcool) è lecita e altre no? Resto dell’opinione che il male minore sia la completa legalizzazione di ogni “droga”, nessuna esclusa.

    (Francesco Tondelli)