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Discariche abusive spuntano…

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Come ogni anno, in primavera, riaffiorano le numerose discariche abusive che purtroppo ormai da troppo tempo fanno parte integrante del nostro territorio. In particolare Legambiente Reggio Emilia, che gestisce dallo scorso agosto l’Ostello della gioventù di Casalino di Ligonchio, denuncia il preoccupante dilagare di questo incivile fenomeno proprio nel comune di Ligonchio.

“E’ chiaro – dichiara Massimo Becchi, presidente Legambiente di Reggio Emilia – che nel comune che rappresenta il cuore del Parco nazionale questi episodi assumono ancor più importanza e richiederebbero un maggior impegno e attenzione da parte delle amministrazioni comunali. Le nostre Guardie ecologiche volontarie, che da anni segnalano agli organi competenti queste situazioni di emergenza ambientale, sono sempre più impegnate in perlustrazioni all’interno del territorio ligonchiese. La situazione è apparsa da subito peggiorata rispetto agli anni passati in quanto sono state rilevate numerosissime discariche abusive contenenti i più svariati materiali, scarti di lavorazioni edili, pneumatici, lavatrici, boiler, bidoni arrugginiti, letame, plastica ed addirittura un go-kart!".

Continua la nota: "Molti di questi depositi abusivi tra l’altro sono in prossimità dei torrenti aumentando così ulteriormente i danni ambientali che si potrebbero verificare. E’ molto triste inoltre che il Comune di Ligonchio sia l’unico del crinale a non aver individuato e destinato in questi anni un sito idoneo dove poter scaricare gli inerti, soprattuto quelli derivati da attività edili. Ci sono infatti pervenute diverse lamentele da parte delle ditte che operano nel settore dell’edilizia nel comune che lamentano l’ingiustificata mancanza, ritrovandosi nell’impossibilità di depositare i materiali e le macerie in un unico sito che di fatto ancora non esiste. A dimostrazione di tutto questo riferiamo addirittura dell’esistenza di una grossa discarica all’interno del territorio del Parco nazionale, in località Tarlanda, dove sono stati depositati abusivamente notevoli quantità di materiale edile di scarto derivante dai lavori, commissionati dal Comune stesso, di sistemazione e ristrutturazione della piazzetta adiacente al Municipio. Vista la particolare posizione di alto interesse turistico (è la strada che collega Ligonchio alla Presa Alta e quindi alla valle dei rifugi), è evidente che questo episodio sia molto significativo perché rappresentativo dell’atteggiamento, ormai troppo diffuso, di chi preferisce optare per soluzioni più sbrigative ma certamente non decorose per un Comune che si candida per ospitare una delle due sedi del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano”.

“Ricordando che da ormai troppi anni – conclude Massimo Becchi – tutte le segnalazioni inoltrate sono state sistematicamente ignorate dal Comune di Ligonchio, chiediamo che i nuovi amministratori risolvano questa situazione e che aumenti anche l’interessamento a questa incresciosa situazione da parte del Parco e delle Guardie forestali, tra l’altro presenti ed operanti proprio sul territorio, per fermare e punire chi con queste pratiche dimostra ignoranza ed assoluta mancanza di rispetto nei confronti degli altri".