CASTELNOVO MONTI (3 giugno 2009) - Chi di voi non ha notato Agostino Bagnoli, col suo cappello di paglia, occhiali, barba e baffi che pare uscito direttamente da un romanzo dickensiano, quasi a disagio per le vie di Castelnovo. E, invece, a discapito dell'insolita eleganza, lui nel castelnovese è perfettamente calato nel suo ambiente. A Radionova Cafè, il format condotto da Chicchi, Cristina e Gab, va in scena una delle interviste più ricercate degli ultimi anni. Proprio lui, Agostino Bagnoli, la mente che ogni settimana divora 20 o 30 o più libri e che vive felice nella sua biblioteca ‘non animata ma disordinata’. La persona più adatta con la quale poter parlare di un'infinità di autori e argomenti.
"E nella scelta dei libri - spiega Agostino in trasmissione replicando alla domanda su come riesce a evitare letture noiose - mi fido del mio intuito e fiuto". "Ma alle volte si viene trovati dai libri".
Come mai tante letture?
"Leggo per accrescere il mio cuore", risponde Agostino.
E a chi si approccia a un libro quale consiglio darebbe?
“Nessuno. Non ho consigli da dare. Ognuno deve leggere in base alle proprie esigenze e sensibilità”. "Ci sono libri e non libri", spiega il personaggio riferendosi alla moltitudine di autori presenti sul mercato. Dove salverebbe Camilleri ma non Baricco.
Cosa è per te un libro?
"Una esperienza esistenziale. E i grandi libri vanno riletti, due, tre volte o più".
Una puntata da non perdere.
In regia Rosa Maria. Il programma è trasmesso con il seguente calendario:
- martedì 2 giugno ore 10
- mercoledì 3 giugno ore 17 (replica)
- giovedì 4 giugno ore 21 (replica)
E' possibile richiedere la trasmissione in formato mp3 all'indirizzo: [email protected]
A proposito di salvataggi
All’amico Agostino, compagno di scuola, un quesito paradossale, che prende spunto dalla lettura dell’articolo: “TRA CHI LEGGE 100 LIBRI IN UN ANNO E CHI NE SCRIVE UNO SOLO, CHI SALVERESTI?”. Non può essere visto il lettore come statico bersaglio, mentre l’autore è al contrario freccia e dardo che corre nel vento? Io quando leggo mi sento così; lo so che forse è sbagliato. Un giorno confidai ad un amico di quanto mi sentissi “piccolo” leggendo bellissime frasi scritte da altri… Il mio amico mi disse: QUELLE FRASI ERANO GIA’ DENTRO DI NOI… SOLO CHE L’ALTRO LE HA SCOPERTE PER PRIMO!
Ciao.
(Umberto G.)