Riceviamo e pubblichiamo.
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Tempo fa avevo commentato la questione ronde su questa testata dicendo apertamente le mie preoccupazioni per un ritorno a squadracce del ventennio fascista. Ecco, ora ci siamo quasi. Questo è il risultato dell’ultimo decreto legge: uno squadrone padano e uno squadrone nazionalista, quasi riconosciuti a pieno dallo Stato italiano.
«La Guardia nazionale cerca veri italiani nazionalisti e patrioti, gente che sappia portare degnamente e con orgoglio l’uniforme... per servire la nostra terra ed il popolo italiano, con regolare mandato e in piena legalità». In piena legalità.
La Guardia nazionale italiana è pronta per le ronde, per rassicurare cittadini bramosi di sicurezza e praticare il decreto legge (il n. 733 art. 46) approvato dal Consiglio dei ministri in data 20 febbraio 2009. Queste “ronde nere” aspettano la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale per potere avere la mano libera sul territorio. Si tratta di un ente che avrà “durata illimitata, un ente che si definisce cristiano e apartitico; anche se il gruppo, da poco approdato su facebook, ha l’appoggio di gruppi come Forza Nuova, Italia nera, Gioventù italiana e il movimento “La Destra”.
Il motto di questa guardia è “Domine dirige nos” (Signore guidaci). La Guardia nazionale italiana viene dotata di mezzi stradali, navali e aerei, dotati dei sistemi di emergenza visivi e sonori, previsti dalle vigenti leggi e/o normative. I colori d'istituto sono il grigio, il grigio-verde, il nero e il bianco. Il loro impegno, dicono, è finalizzato alla salvaguardia, tutela ed assistenza dei cittadini italiani. La loro divisa è: camicia color kaki-senape con l'effigie dell'aquila imperiale romana sul braccio sinistro, bandiera italiana sul braccio destro, ruota solare “Schwarzesonne, del misterioso ordine esoterico legato al misticismo nazista”, incandescente con fascia sul braccio sinistro, sull'avambraccio sinistro fascia divisionale con ricamata la scritta individuale dei vari gruppi di appartenenza. Sul pettorale destro scudetto con sovraimpresso - GUARDIA NAZIONALE ITALIANA - PER SERVIRVI E PROTEGGERVI - giubbotto in pelle nero, altresì giacca a vento color nero-kaki modello sahariana, cinturone nero con spallaccio, cravatta nera, scarponcini neri, stivali, tessera di riconoscimento di appartenenza all’ente “nera”, tessera di riconoscimento con placca esclusivamente per gli appartenenti alle G.P.G.
Di cosa si occuperanno?
- protezione civile;
- protezione eco-ambientale;
- protezione ittico-faunistico-venatorio;
- protezione zoologica;
- promozione e divulgazione della storia, delle lingue e delle tradizioni italiane, con particolare riferimento all'impero romano;
- promozione e coordinamento di iniziative di responsabilizzazione civica, di moralizzazione e di convivenza tra gli italiani, anche prestando la propria assistenza ai cittadini al fine di garantire agli stessi la possibilità di partecipazione democratica a manifestazioni pubbliche, convegni e congressi organizzati da movimenti, partiti ed associazioni;
- agevolazione della partecipazione e l'aggregazione dei cittadini alla vita civile, sociale e culturale, contribuendo alla formazione dei progetti di sviluppo civile e sociale della comunità italiana attraverso la partecipazione attiva dei suoi soci;
- svolgimento di attività di protezione civile nelle forme e nei modi previsti dalla L. 24 febbraio 1992 n. 225 ed ai sensi del D.P.R. 21 settembre 1994 n. 613, in casi di pubblica calamità.
Ora mi chiedo: invece di istituire queste organizzazioni paramilitari, pericolose e a dir mio “nostalgiche”, non sarebbe meglio dare più fondi alle forze dell’ordine come carabinieri e polizia che nelle grandi città e non solo si ritrovano senza la benzina per le auto e senza soldi per pagare le riparazioni?
Preoccupato per la piega che stiamo prendendo, vi saluto cordialmente.
Informazioni prese dal sito internet ufficiale: http://www.guardianazionaleitaliana.org/
Per visionare la divisa “nostalgica”: http://www.guardianazionaleitaliana.org/products/products.htm
(Mattia Rontevroli)
Se stiamo ai fatti
L’art. 46 del Dl 733 dice che “Gli enti locali, previo parere del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono legittimati ad avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare agli organi di polizia locale, ovvero alle forze di polizia dello Stato, eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale. Dalla presente disposizione non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.
Come paletto iniziale non mi pare male, visto che comunque devono essere autorizzate da una istituzione locale, e la sua osservazione “non sarebbe meglio dare questi soldi a polizia e carabinieri” pare a questo punto francamente fuori luogo: non paga lo Stato, e nessun onere sarà a carico della finanza pubblica.
Personalmente giudico la gente da quello che fa, non da come si veste. Comunque, parlando della divisa e delle idee esposte, a me sinceramente non piacciono nè l’una nè le altre, ma finchè non si entra nell’illegalità e non si lede la libertà altrui lo Stato deve preservare la libertà di espressione a prescindere dal gradimento dei singoli individui, fatto salvo quanto detto sopra. Non mi intendo di simbolismi nazisti, quindi lascio a lei ogni responsabilità su quanto affermato. Mi intendo, come tutti, di cose attuali, e, tanto per fare un esempio, che un centro sociale come Aq 16, già responsabile di plurimi vandalismi in città, finanziato dal comune di Reggio Emilia, inserisca tra i suoi simboli ricorrente le bottiglie molotov, mi inquieta molto di più delle divise della Guardia nazionale che tanto la preoccupano. Magari la preoccupa anche Aq 16. Me lo auguro.
(Stefano Tombari, capogruppo Lega Nord Provincia di Reggio Emilia)
Per Tombari
Forse non ha letto attentamente il sito della Guardia nazionale. Verranno “reclutate” anche persone facenti parte degli organi delle guardie giurate e quindi potranno dotarsi di armi. Non mi sorprende neanche che la cosa non la preoccupi; ovviamente ognuno tira l’acqua al suo mulino…
Sinceramente, al contrario di lei, spero di non dovere assistere a quello che queste persone faranno; le loro idee, come la divulgazione della storia, delle lingue e delle tradizioni italiane con particolare riferimento all’impero romano e l’opera di moralizzazione e di convivenza, ovviamente solo tra italiani, non promettono niente di buono. Le ricordo, Tombari, che per la Costituzione è vietato il fascismo, le ideologie e i simboli che ne fanno parte, “come l’aquila imperiale”, ma la Costituzione non mi sembra che sia proprio il fulcro del vostro partito… Sullo stemma del sole o “Shwarzesonne” può vederlo cercando Guardia nazionale su Google come immagine, non serve uno studioso per accorgersi che al suo interno vi sono i simboli della svastica, della croce celtica e delle SS…
Riguardo alle affermazioni su Aq16: sono una persona senza uno schieramento partitico, le posso dire che della Lega condivido il federalismo e dell’Aq16 rispetto alcune iniziative come quella fatta a Reggio per contrastare il divieto al diritto di manifestare il sabato e alla domenica davanti ai luoghi di culto, quindi ogni piazza, legge contro il diritto di esporre le proprie idee nei giorni non lavorativi, legge Maroni.
Spero di essere stato abbastanza esauriente.
Cordialmente.
Saluti.
(Mattia Rontevroli)
Sono dell’opinione che dei gruppi paramilitari creati per il controllo delle strade, ecc. sia rischioso perchè c’è la possibilità che si arrivi a perdere il controllo e si tocchino estremi quanto più pericolosi atti di giustizia “fai da te”. Di questi tempi non ci si può permettere di perdere il controllo. La cronaca attuale ci riporta che in questo periodo movimenti cittadini, in alcune città, hanno compiuto spedizioni punitive. Dare potere e queste situazioni è controproducente. Sarebbe meglio appoggiare gruppi di volontariato pro informazione. Prevenire è meglio. Ma non perchè lo dico io! La storia lo insegna. E per quanto riguarda le divise è un palese riferimento alla vecchia guardia nazifascista. Mi sembra abbastanza chiaro solo leggendo i gruppi politici che appoggiano questa iniziativa. Così facendo non c’è il rischio di alimentare ideologie pericolose, estreme ed anticostituzionali? La violenza, anche ideologica, porta violenza. Mi rivolgo al Sig. Stefano Tombari: le chiedo esempi dei plurimi atti di vandalismo dell’Aq16 e dei finanziamenti del Comune di Reggio Emilia. Mi risulta che il centro sociale non abbia mai preso finanziamenti dal Comune e che le loro iniziative siano spinte da ideali di rispetto ed uguaglianza per la tutela dei diritti di tutti i cittadini. Indiscriminatamente. Detto questo mi domando come mai non abbia citato, per esempio, l’attuale CASAPOUND, CHE HA SEDE A REGGIO EMILIA, movimento di estrema destra. Che a vandalismi non è ultimo a nessuno. Oppure ci si vuole sempre appoggiare al tanto affezionato capro espiatorio della “sinistra”? In attesa di chiarimenti porgo cordiali saluti. OCCHI APERTI!!!
(Elisabetta Corbelli)
Svegliatevi!
Il fatto che queste “ronde” siano regolate dalla legge non mi tranquillizza affatto, anzi, mi inquieta sempre di più poichè significa che il nostro Stato non è in grado di salvaguardare appieno la sicurezza dei propri cittadini! La descrizione della struttura di questo “corpo paramilitare” mi ricorda con molta apprensione le formazioni della milizia fascista. Anche allora il popolo si mostrò indifferente perchè totalmente rapito dal fascino del “Capo”!
Le analogie mi sembrano inquietanti. Anche oggi milioni di italiani sono ammaliati da Berlusconi, il quale, con il quasi totale controllo dei media, ha ottenebrato, nel tempo, le menti con il risultato che i cittadini sono oramai insensibili e refrattari a temi particolarmente sentiti da sempre quali la solidarietà, l’accoglienza e la giustizia sociale.
Invito con forza coloro i quali hanno letto questa triste e preoccupante notizia ad esprimere il loro sdegno. Sarebbe ora che le coscienze si svegliassero dal sonno della ragione!
(Raimondo Luzio)
Non prendiamoci in giro…
Se stiamo ai fatti questa “Guardia nazionale” non ha fatto niente di male… ma non stiamo qui a prenderci in giro! Questo corpo ricorda molto, ma molto, le vecchie squadre fasciste che a quei tempi, pian piano, facendo presa sul popolo sono arrivate a diventare un partito. E tutti oggi siamo a conoscenza di quel che ha combinato quel partito, e cosa ha fatto passare all’Italia intera… Non stiamo a prenderci in giro… Io sono molto preoccupato del fatto che la gente possa solo pensare di creare un corpo del genere, e sono molto preoccupato che le gente possa difenda un corpo del genere… Questi organismi vanno bloccati… Sia questo corpo sia quello del’Aq 16. Che, stando alle parole del capogruppo della Lega Nord, compie atti vandalici in giro per la provincia… Non prendiamoci in giro, questi sono gruppi PERICOLOSI!!! Fermiamoli prima che sia troppo tardi, non diventiamo ciechi e ignorati tutto di un colpo. Stiamo attenti e svegli.
(Tod)
Per Tombari 2
Cito l’intervista del fondatore della Guardia nazionale: “Come protezione civile aderiremo ai FINANZIAMENTI appositi statali e come volontari che concorrono al presidio del territorio ATTINGEREMO agli eventuali finanziamenti del ministero degli interni”. Sto sempre molto attento a riportare fatti e notizie concrete, di sicuro non prese dalla televisione.
Saluti.
(Mattia Rontevroli)
Ronde militari
Devo ammettere che l’idea di una forza “paramilitare” mi spaventa un po’. Ma, attenzione, questa forza non mi spaventa tanto per la sua pericolosità, anzi, se devo essere sincero quella fotografia è anche un po’ ridicola; mi ritornano in mente i “mitici” nazisti dei Blues Brothers. In verità, a spaventarmi è questo assillante bisogno di sicurezza “fai da te”, le istituzioni tradizionali che dovrebbero far rispettare la legge sono scavalcate perchè giudicate “non in grado”. Credo ci sia un sottile filo che lega “le ronde” ai militari inviati nelle città, la richiesta di sicurezza infatti non è più solo un bisogno concreto e reale, ma è un bisogno psicologico, irrazionale.
(S.R.)
L’introduzione delle ronde di per sè crea problemi di sicurezza, non li risolve. Aumenta i rischi e i pericoli. Dimostra implicitamente la debolezza di uno Stato che non riesce a proteggere i propri cittadini. Dimostra l’incapacità di certi governanti a gestire queste problematiche.
Il solo principio introdotto con questa legge credo sia pericoloso (come dimostra l’iniziativa di cui si parla nell’articolo). Poco importa, non rassicura di certo che la materia sia “regolata”.
(Yuri Torri)