Riceviamo e pubblichiamo.
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Il Parco è un’opportunità di valorizzazione del nostro territorio e dovrebbe essere soprattutto un’occasione per creare sviluppo nelle aree montane, ma, a quanto pare, il presidente stesso avrebbe dichiarato che questo costa più di 2 milioni di euro all’anno e che tale cifra non sarebbe sufficiente per effettuare la manutenzione dello stesso e che servirebbe solo per far "sopravvivere" l’ente. Questo è indicativo del fatto che qualcosa non funziona, nemmeno il turismo che per queste zone è un elemento di particolare importanza. La Regione investe tanto per il turismo, ma purtroppo la quasi totalità degli introiti finisce in riviera mentre la montagna resta a bocca asciutta. A questo punto il Parco non porta al territorio nessun vantaggio, né in termini di introiti né in termini di posti di lavoro; emerge quindi la concezione deviata di una certa parte che considera la montagna come il giardino della città.
Ma non è così, la montagna è un luogo in cui vivono e lavorano delle persone. Le amministrazioni, a tutti i livelli, hanno il dovere di creare le condizioni per favorirne lo sviluppo e non impedire che questo avvenga, producendo così desolazione e spopolamento. Il fatto che il parco non sia sfruttato a dovere, che non vengano favorite le imprese, fondamentali per la sopravvivenza dei territori e che non venga realizzata una viabilità adeguata, è causa d’impoverimento.
(Fabio Filippi)
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LA SECCA RISPOSTA DEL PRESIDENTE DEL PARCO FAUSTO GIOVANELLI
Risponde Fausto Giovanelli
Il Parco costa meno dei manifesti elettorali di Filippi... ed è più bello! E anche più utile. Grazie comunque a Filippi, perchè la Regione in tre anni non ha ancora dato un euro al Parco mentre il Parco ha speso milioni di euro e idee di valore sull’Appennino reggiano.
(Fausto Giovanelli)
Il turismo per la montagna è importante… però quanta pubblicità si vede o si sente in merito al nostro Appennino? Quanta gente che non sia della provincia di Reggio Emilia conosce i posti? Se andiamo fino al più remoto Sud d’Italia sono pronto a scommettere che se parliamo di Alpi e luoghi caratteristici delle Alpi sanno di cosa stiamo parlando ma se cominciamo a parlare di luoghi caratteristici dell’Appennino? Secondo me per uno sviluppo come si deve bisogna anche pubblicizzare l’Appennino perchè molto spesso le manifestazioni paesane, le feste, le sagre rimangono confinate ai paesi stessi o a quelli limitrofi senza peraltro che gente che viene dalla città ne sappia qualcosa. Ho visto che su Blogolandia ma anche qui su Redacon si cerca di fare pubblicità però secondo me è poco perchè la maggior parte della gente non ricerca questo tipo di notizie su internet purtroppo. Se non si punta sulla pubblicità in modo concreto o su servizi fotografici da portare al di fuori della stessa provincia avremmo sempre quello stesso numero di turisti quando invece si potrebbe avere molto di più con logico sviluppo dei servizi. Perchè gli Appennini non han nulla da invidiare alle Alpi…
(Davide Ferretti)
In merito ad un argomento che ci tocca così da vicino e che sul territorio montano ha una rilevanza così forte, ci aspettavamo, dal presidente Giovanelli, una risposta più esauriente e, data l’ufficialità della situazione, anche maggiormente ricca di contenuti.
(Isabella Vaccari)
A Cinzia e Fabio
Penso che una persona che abita nel territorio montano e non solo chi ogni tanto viene a fare un giro possa capire che cosa sta facendo il Parco e il suo presidente. Mi meraviglio delle critiche senza senso e senza sapere veramente il significato di Parco (non riserva). Bravo, Giovanelli, vai avanti e vedrai che i risultati saranno quelli che la gente si aspetta, turismo di qualità, commercio sostenibile e reddito per le persone che hanno voglia di investire e di vivere su questo splendido territorio.
(Luca Marco Cagnoli, assessore al turismo e promozione del territorio dell’Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano)