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“Occorre un cambiamento radicale dell’Atc montagna”

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Riceviamo e pubblichiamo da Roberto Pagani, portavoce Federcaccia della montagna, la nota che segue.

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"Alcuni giorni fa su un quotidiano locale, alcuni cacciatori iscritti alla federcaccia criticavano l'ipotesi di una confluenza dei territori di Castelnovo ne' Monti e Vetto dall' A.T.C. Montagna a quello della collina. Le reazioni sono dovute al fatto che, non solo internamente alla federcaccia, ma in generale tra le associazioni venatorie operanti in montagna, sul tema si sta perseguendo una linea unitaria, appoggiata dalla stragrande maggioranza dei cacciatori, che si cerca di ostacolare travisandone gli obiettivi con la generica protesta di quella che risulta essere una “più che sparuta minoranza”.

La posizione della sezione Federcaccia di Castelnovo e Vetto, e quella provinciale: “La situazione attuale è seguita ad una forte protesta sulla gestione dell'ATC Montagna che va avanti da ormai diversi anni. Noi come associazione maggioritaria sul territorio, insieme a tutte le altre Associazioni, esclusa Arcicaccia che oggi esprime il Presidente dell'ATC montagna, abbiamo promosso una raccolta di firme che voleva essere un sondaggio tra i cacciatori ma non solo, visto che sono stati interpellati anche agricoltori e tenutari dei fondi. A questo sondaggio ha partecipato il 90% dei cacciatori del territorio, e tra questi l' 80% si è espresso per una separazione di Castelnovo e Vetto dall'ATC Montagna ed una confluenza nell'ATC Collina".

La stessa ipotesi appare superata dagli ultimi sviluppi. “Una volta conclusa la raccolta di firme si è aperto un dialogo con la Provincia, ed in particolare con la Presidente Sonia Masini, nel quale ci è stato chiesto di evitare spaccature, a fronte della proposta di un rinnovo del consiglio direttivo dell' ATC Montagna. In questa nuova fomula si proverebbe a gestire l'ATC per un anno, poi se non risultasse soddisfacente si riaprirebbe la discussione sulla separazione e confluenza nell'ATC collina. Questa proposta alla fine ha raccolto il consenso unanime, ma si è dovuto fare un lavoro di coordinamento ed informazione non indifferente di tutti i cacciatori che hanno dimostrato un gran senso di responsabilità e fiducia nelle istituzioni prposte alla risoluzione della problematica. Ai mandatari dell'articolo tra l'altro vorremmo ribadire, quando ci accusano di lamentarci, anche se abbiamo realizzato in questi anni ricchi carnieri, che se così è stato ciò è dovuto al lavoro svolto dai cacciatori di Castelnovo, Vetto, e Villa Minozzo con scarso coinvolgimento e partecipazione dell'Atc. Occorre inoltre precisare che a sostegno dell'ipotesi sopra citata, nei comuni di Villa Minozzo, Ramiseto e Ligonchio, con la collaborazione delle ass. venatorie locali, sono state raccolte numerose firme di cacciatori residenti, finalizzate a rafforzare la richiesta riguardante il cambiamento radicale del Comitato Direttivo dell'ATC montagna RE4".

Intanto nei giorni scorsi si sono svolti ulteriori incontri sul tema tra cacciatori e rappresentanti dell'ATC e della provincia.

“Sembra che portare un rinnovamento all'interno dell'ATC - conclude con la nota della Federcaccia - sia più difficile di quanto preventivato anche con l'appoggio della provincia. A tal riguardo il comitato incaricato si sente in dovere di rivolgere un ennesimo ed ultimo appello alle forze politiche Provinciali di maggioranza, perchè si adoperino per una Democratica e Rapida soluzione e del problema che sta assumendo contorni a dir poco paradossali, difficilmente comprensibili dall'opinione pubblica e da chi in questo momento, purtroppo ha problemi molto più seri dei nostri. Per noi comunque, l'ente e la presidente della provincia Sonia Masini rimangono come garanti della proposta/promessa che i hanno avanzato, e che noi tutti con impegno e pazienza stiamo cercando di realizzare, e auspichiamo a breve lo spazio per le innovazioni e il cambiamento di cui la gestione dell'ATC RE4 Montagna ha bisogno".

4 COMMENTS

  1. Chi vive sperando…
    Per parlare di alcune problematiche riguardanti la caccia, incontrai anni addietro la presidente Masini in Municipio a Castelnovo, su interessamento dell’attuale sindaco. Nulla è stato fatto a mio avviso da Sonia Masini per porre rimedio ai gravi problemi che vivono mondo venatorio e agricolo (quest’ultimo al primo strettamente collegato). Ma ciò che più mi lascia amareggiato è il constatare il quasi-nulla posto in essere dalla cosiddetta opposizione; questi ultimi e non la prima sarebbero, in teoria, i miei referenti.

    (Umberto Gianferrari)

  2. A qualcuno (sento dire tanti) va bene la linea attuale
    Sono nato e vivo a Cerreto Alpi da oltre 50 anni, sono cacciatore da sempre e da sempre iscritto alla Federcaccia, ma non ho mai avuto modo di conoscere il signor Pagani che dice di rappresentarmi. Il signor Pagani dice di avere fatto un sondaggio (forse solo con quelli che la pensano come lui), critica l’attuale gestione ma non dice perché, forse perché ha permesso a noi (diciamoci) montanari di rimanere a caccia a casa nostra?
    Vedo il signor Pagani come il pescatore Tedeschi e vorrei rispondergli con le stesse parole usate dal montanaro Ferrari. Da Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Busana tutte le mattine tutti in fila scendiamo per venire a lavorare: forse il signor Pagani vuole farci scendere anche al sabato e la domenica per andare a caccia, o forse vuole salire lui??
    Mi chiedo chi gli abbia chiesto di restare. Se é per noi montanari può creare la spaccatura, lo lasciamo libero(non so in quanti lo seguiranno). Altra ipotesi, in democrazia faccia una sua lista e si presenti contro l’attuale gestione e lasci votare liberamenre i cacciatori, penso che chiunque rispetterà l’esito delle urne.

    (Alessio Farina)

    P.S. – Con tutti i problemi che purtroppo noi montanari conosciamo bene spero che l’impegno del presidente della Provincia sia rivolto a cose estremamente più importanti, credo non ci sia bisogno di fare elenchi.

    P.S. – Ringrazio la redazione che tramite questo bellissimo attrezzo che è REDACON permette a tutti di poter dire la propria opinione, spero di non aver urtato nessuno. Ho parlato al singolare, ma firmiamo al plurale, grazie ancora.

  3. Mi permetto
    Carissimo Alessio Farina, mi ero ripromesso di non scrivere più su questo argomento, per evitare di sembrare monotono, ma visto il Suo intervento mi permetto di ripresentare e di esporre il mio pensiero.
    Il suo intervento, supponendo la buona fede, è sicuramente supportato da argomentazioni infondate, in quanto nessuno mette in dubbio la SUA possibilità a cacciare nelle sue zone, e nessuno VUOLE venire a cacciare nel cortile di casa SUA.
    Sicuramente nessuno La vuole far cacciare in collina o le vuole impedire di cacciare.
    Lei parla di ELEZIONI, ma quali?, visto che con la nuova legge REGIONALE noi cacciatori non VOTIAMO PIU’, ma le nomine calano dall’alto; l’unico FILTRO è quello della PROVINCIA.
    Altro problema di DEMOCRAZIA, è lo STANTIO e l’ODORE di vecchio del nostro direttivo, senza voler toccare sul piano personale ognuno di loro, i quali, chi più chi meno nutre la nostra stima.
    Mi permetterà che dopo 14 anni si possa chiedere il cambiamento, che si possa permettere a GENTE NUOVA di dimostrare quanto vale.
    Mi permetterà di portarle un’esempio:
    Da piccolo mia nonna faceva una CROSTATA la quale definivo parlando con gli amici LA PIU’ BUONA DEL MONDO!
    Un giorno un mio amichetto mi invitò dalla sua NONNA, una signora molto anziana, che camminava ricurva su se stessa. Sul tavolo della cucina vi era un piatto, colmo di torta, mi avvicinai era una CROSTATA, su invito della signora la assaggiai!!! con immenso stupore dovetti ammettere che la TORTA di mia NONNA era passata in seconda posizione.
    Questo mi è servito per farLe capire che se non si da la possibilità ad altri non si può GIUDICARE l’operato di quelli che hanno lavoato PRIMA.
    Mi creda NOI vogliamo bene alla CACCIA e al nosro territorio.
    Non siamo per distruggere ma per costruire.
    La saluto cordialmente.

    (Roberto Malvolti)

  4. Risposta al sig. Alessio Farina
    Quelli che la pensano come Pagani sono tanti; tutti quelli che hanno firmato la petizione che è stata presentata nei comuni di Vetto e Castelnovo ne’ Monti sono circa 350. Le firme sono depositate negli uffici comunali, più della metà dei cacciatori della montagna, e non è poco questo risultato. Come vede, Farina, Pagani non è per niente solo, noi siamo ben contenti che voi rimaniate a caccia a casa vostra, è la gestione di voi del crinale che non ci piace; ecco perchè saremmo contenti che questi due comuni, viste le firme che sono state raccolte, potessero democraticamente scegliere con chi cacciare nelle proprie zone. E se poi non ci conosce venga pure a fare un giro a Vetto, che senz’altro questa sua mancanza la azzeriamo.
    Saluti a tutti i cacciatori e lasciamo fuori la politica che ha sempre rovinato tutto nella caccia.

    (Manuele Minelli)