Una lettera dell'assessore all'ambiente del Comune di Baiso prende decisamente posizione sul tema dell'eccesso di fauna selvatica, che provoca danni all'agricoltura, invitando i cittadini a firmare una petizione della Coldiretti in merito. Di seguito la nota.
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Il Comune di Baiso, aderisce, ed invita tutti i cittadini ad aderire, alla “Petizione danni da ungulati” promossa dalla Coldiretti di Reggio Emilia, condividendo appieno quanto riportato nella petizione stessa, avviata per reclamare il dovuto rispetto alle persone per il pericolo che gli ungulati arrecano alla circolazione sulle nostre strade, all'ambiente in quanto è a rischio la biodiversità dei nostri boschi, a chi lavora la terra in quanto causa di distruzione di interi campi coltivati e di piccoli orti domestici, attraverso una raccolta di firme per richiedere la normalizzazione del numero dei caprioli sui territori collinari e montani.
L’Ufficio protocollo del Comune è a disposizione, dal lunedì al sabato - dalle ore 8.00 alle ore 12.30 - per l’adesione da parte delle persone interessate, che dovranno presentarsi munite di un valido documento di riconoscimento.
In particolare, il documento predisposto da Coldiretti, chiede che:
- i capi cacciabili per ogni cacciatore siano aumentati;
- si instauri un piano cattura straordinario per gli ungulati in soprannumero;
- si raggiunga una densità complessiva di capi ungulati per kmq., compatibile con l’agro-silvo-pastorale;
- il risarcimento dei danni sia riconosciuto al 100%;
- vengano utilizzati criteri analoghi nella determinazione dei danni;
- i sopralluoghi per il rilievo dei danni avvenga in modo celere.
(Roberto Marzani, assessore all’mbiente del Comune di Baiso)
Buoni spunti
A) Viene ribadito quanto ho sostenuto su @CRedacon#C sul 100% del danno rimborsato;
B) la perizia dev’essere tempestiva poichè con l’erba alta il danno è solo parzialmente quantificabile;
C) la densità agro-forestale (mi pare che sia pari a 10-12 animali per kmq riguardo al capriolo) va verificata insieme all’ex Istituto nazionale fauna selvatica (oggi Ispra: Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale);
D) s Baiso si vendono centinaia di caprioli anche a 350 euro cadauno come avviene in Atc Montagna? Si richiede, come in Atc Montagna al cacciatore di versare anche 700 euro e più se il capriolo ha belle corna (trofeo)? Voci molto interessanti da spendere per i risarcimenti, non credete?!
(Umberto Gianferrari)
Complimenti
Complimenti al comune di Baiso. Quale altro ente ha sponsorizzato tale iniziativa? Invito con sollecitudine gli amministratori del mio comune (Busana) a seguire le orme di Baiso, sollecitando i cittadini a firmare. I sindaci siano i primi a dare l’esempio, se credono e condividono il problema causato dalla fauna selvatica incontrollata e dannosissima all’uomo ed all’ambiente.
(Fabio Leoncelli)