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Perchè la tassa per la caccia è ferma da 15 anni?. “Se rivista in aumento può contribuire a risarcire i danni da ungulati”

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CASTELNOVO MONTI - I cacciatori e la Regione? Si decidano a fare la loro parte. E' quanto si desume da un appello, dei giorni scorsi, della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia). La quale, per altro, sottolinea che la tassa per i cacciatori è ferma a 67 euro da almeno quindici anni, - nonostante l'inflazione e l'avvento dell'euro, verrebbe da dire ndr -. Se l'accisa fosse rivista, con queste risorse si potrebbe intervenire per rivedere verso l'alto i risarcimenti che, negli anni, si sono quasi dimezzati a danno degli agricolotiri.

"Sono infatti sempre più esigue le risorse che la Regione Emilia Romagna mette a disposizione per indennizzare i danni da fauna selvatica - spiegano alla Cia -: nel 2008 ha erogato appena il 50 per cento del reale valore dei danni riscontrati sul territorio emiliano romagnolo”.

Viene segnalato, inoltre, che nel bilancio regionale 2009 sono previsti per i risarcimenti danni 1.450.000 euro e 700.000 per la prevenzione.

“Lo stanziamento previsto per il 2010 - sottolinea ancora la Cia regionale - ammonta a 2 milioni di euro, oltre ai soliti 700 mila per la prevenzione. Uno stanziamento decisamente insufficiente ed è necessaria assolutamente un’integrazione innanzitutto per far fronte alle richieste inevase del 2008, magari anticipando parte dello somma stanziata, appunto, per il 2010”.

Nel 2001 i danni da fauna selvatica venivano risarciti al 96 per cento del loro valore mentre già nel 2007 la quota risarcita è scesa al 57 per cento.

La Confederazione ricorda anche che la legge regionale 16 del 2007, all’articolo 17 parla di “…contributi per i danni arrecati alle produzioni agricole e alle opere…”.

Chiediamo, quindi, alla Regione -afferma la Cia dell’Emilia Romagna- di integrare il capitolo dei risarcimenti dei danni, prevedere nel prossimo bilancio di previsione (2010) un impegno di spesa adeguato, sia per la prevenzione che per il risarcimento.
Inoltre, la Cia sollecita, per il prossimo bilancio, un capitolo di spesa, finanziato dalla fiscalità generale, per la prevenzione ed il risarcimento dei danni causati dalla fauna non cacciabile e/o arrecati alle produzioni nelle aree protette dove la caccia è vietata come nei parchi, le oasi e le Zrc (zone di ripopolamento e cattura.

"Al fine di individuare nuove risorse disponibili -continua la Cia regionale- si potrebbe richiedere l’adeguamento della tassa di concessione regionale (a carico dei cacciatori), ora ferma a 67 euro da almeno 15 anni.
Infine, chiediamo vengano ampliate le opportunità di caccia, e quindi che vengano incrementati i prelievi, per le tutte le specie di ungulati che causano enormi danni mettendo in dubbio la possibilità di continuare ad esercitare l’attività d’impresa in vaste aree della collina e montagna".

* * *

Risarcimento danni alle produzioni causati da fauna selvatica negli anni

ANNO 2001 risarciti i danni nella misura del 96%
ANNO 2002 “ “ “ “ 96%
ANNO 2003 “ “ “ “ 93,63%
ANNO 2004 “ “ “ “ 78, 59%
ANNO 2005 “ “ “ “ 86,41%
ANNO 2006 “ “ “ “ 52%
ANNO 2007 “ “ “ “ 57%
ANNO 2008 “ “ “ “ 50%

3 COMMENTS

  1. Risarcimento? Al 100%!
    A mio modesto avviso l’agricoltore dovrebbe essere risarcito al 100%. Danni? Se si tornasse alla rotazione delle squadre, i danni calerebbero drasticamente! Perchè nessuno ne parla? Quali e quanti gli interessi in gioco? Perchè un cacciatore castelnovese dovrebbe pagare i danni che i cinghiali causano a Ligonchio, se, poi, là a caccia non può andare? Paghino i danni di QUEI cinghiali QUEI cacciatori che poi QUEI cinghiali mettono in freezer! Che dicono al riguardo i rappresentanti delle associazioni agricole in Comitato Atc? Perchè nessuno chiede la nomina dei nuovi consigli direttivi? Occorreva farlo entro il 30 novembre 2008, se non erro… Proprio in questi giorni ho inviato via raccomandata A/R una missiva ad Atc Montagna e alla presidente Masini per rendermi disponibile ad abbattere i cinghiali previsti dal piano di prelievo/controllo; qualcuno chiamerà? In caso contrario paghino loro, i danni… Ma al 100%! Gli agricoltori mi dicono di rifiutare le elemosine. Quante centinaia di migliaia di euro si incassano OGNI ANNO dalla vendita di centinaia di caprioli? Che fine fanno i proventi? E dei cinghiali quanti se ne vendono? Altro che freddi dati statistici!

    (Umberto Gianferrari)


  2. Il numero di cacciatori continua a diminuire, gli animali che fanno danni (lupi, cinghiali, caprioli, cervi ecc… ), aumentano. Praticare lo sport della caccia diventa sempre più complicato. C’è forse qualcosa che tocca nella regolamentazione della materia???

    (Commento firmato)

  3. Riguardo a qualcosa che tocca…
    In questi giorni alla Camera stanno discutendo importanti variazioni al regolamento della caccia. Se, come pare, dovessero diventare legge il periodo di apertura della caccia verrebbe aumentato ed ai cacciatori verrebbe data la licenza di uccidere nei confronti di qualsiasi “cosa” che si muove (anche cani randagi o presunti tali!). Perchè non se ne parla? Che interessi ci sono dietro? E di chi?

    (Commento firmato)