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“Le mie idee sulla Gatta-Pianello”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Dopo aver letto il comunicato stampa/appello del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano inerente alla riapertura della "pista" GATTA-PIANELLO, pubblicato su Redacon in data 06/04/09, e successivamente sulla carta stampata, mi è venuta voglia di inviarvi il mio personale e modesto pensiero a riguardo, in quanto il tema è a me molto caro (come del resto a tante persone che risiedono nella mia zona).

Mi chiamo Marco Bertoia, ho 33 anni e abito con la mia famiglia (moglie e un bimbo di tre anni) a Cerrè Sologno di Villa Minozzo da sempre, dove insieme a mio padre gestisco un’attività in proprio con alcuni dipendenti. Il nostro lavoro ci porta a doverci spostare molto e con molti mezzi, viene quindi naturale capire come suddetta “pista” sia spesso da noi utilizzata e ci abbia dato dei veri benefici in termini professionali ma anche nella vita privata. Ci tengo a sottolineare come questa via di collegamento sia molto utile a tutti gli abitanti della zona montana che va da Sologno in comune di Villa Minozzo fino ad arrivare alla maggior parte dei paesi del comune di Ligonchio. Infatti i “pendolari” di queste zone godono dei benefici (tempo/spese)che tale “pista” offre grazie alle sue caratteristiche.

Mi sembrava doveroso spiegare il motivo per il quale mi preme esprimere la mie idee. Detto questo, devo dire che mi ha fatto molto piacere leggere che finalmente il “Parco”si è espresso su questa “delicata” questione, in un qualche modo l’ho sentito un po’ più vicino a ciò che sono le mie aspettative di abitante del crinale, anche se devo dire che l’ho trovato un po’ troppo in “zona Cesarini”, per usare un vocabolo calcistico, considerato il fatto che l’imminente riapertura della GATTA-PIANELLO era già data per certa da alcuni giorni… Ma non voglio fermarmi a sottilizzare su questo particolare in quanto penso che alcuni dei concetti espressi nel comunicato siano veramente da apprezzare e condividere.

Mi riferisco in particolare alla proposta di firmare un protocollo operativo tra tutti gli enti interessati alla manutenzione ed al mantenimento della “pista”: a mio modo di vedere sarebbe un’iniziativa finalmente concreta per cominciare a ragionare delle sorti della GATTA-PIANELLO.

Le mie aspettative di cittadino, sono quelle di vedere il Parco, in quanto ente che raggruppa un po’ tutto il territorio del crinale, rendersi promotore di “un tavolo” che coinvolga tutti gli enti di competenza (Regione/Provincia/servizi idrici di bacino/comune di Villa Minozzo non appena sarà finalmente di nuovo operativo) ove si stabiliscano principalmente i criteri e le linee generali d’intervento da un punto di vista economico/amministrativo (reperimento e gestione fondi); ma anche mi auguro ne venga fuori una soluzione idonea dal punto di vista della forma giuridica di tale pista (acuta osservazione presente nel comunicato del Parco). Credo che sia indispensabile che si lavori nella direzione per poter sciogliere tutti gli indugi al riguardo.

E’ mio pensiero che sarebbe positivo, se veramente sono queste le intenzioni del Parco, che si potesse cominciare a “lavorare concretamente” subito a tali idee, ancor prima delle varie campagne elettorali che presto prenderanno il via nei vari comuni ed in Provincia, in modo da poter consolidare e rafforzare nei confronti dell’opinione pubblica, della gente comune, se mai ce ne fosse bisogno, la credibilità e la neutralità politica di tali intenti, magari, lancio un’idea, con assemblee pubbliche ad hoc sul tema, in modo da poter aprire un confronto “costruttivo” con i cittadini delle zone interessate.

Penso che sarebbe altrettanto positivo che una volta raggiunta l’intesa sul “come muoversi”, da parte degli amministratori dei vari enti, si potesse dare vita ad un altro “Tavolo” di natura esclusivamente tecnica, formato da professionisti qualificati: UFFICI TECNICI E DI PROGETTAZIONE del Servizio Tecnico di Bacino (Regione), Provincia, Comune di Villa Minozzo, alla ricerca delle soluzioni più adatte, in termini di tenuta strutturale, rispetto dell’ambiente e sostenibilità economica inerenti il ripristino e la manutenzione della GATTA-PIANELLO.

In chiusura vorrei rimarcare come sia preoccupante a mio avviso il futuro ma anche il presente della “pista”, viste le attuali condizioni del greto del fiume Secchia, che nelle condizioni in cui si trova in quel tratto, dopo una mancata adeguata manutenzione dell’alveo da parecchio tempo e le recenti piene causate dell’ultima impietosa stagione invernale che ahimè non ha risparmiato nessuna zona e strada della montagna, crea in alcuni tratti danneggiamenti costanti al fianco della “pista”.

Solo la sinergia e la collaborazione dei vari enti credo possa dare una risposta valida ed adeguata al futuro della GATTA-PIANELLO. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare la redazione per avermi dato la possibilità di rendere pubbliche le mie modeste convinzioni di cittadino della montagna e per complimentarmi per l’ottimo servizio d’informazione che ogni giorno fornite sul vostro sito.
Cordiali saluti.

(Marco Bertoia, residente a Cerrè Sbologno, utente della Gatta-Pianello)

1 COMMENT

  1. Pista ciclabile
    Salve, sono Daniele di Marola. Per me non solo ci realizzerei anche una pista ciclabile, visto che è l’unico posto decente nel Parco tosco-emiliano dove trascorrere con la famiglia una gita in bicicletta nella vallata dei gessi triassici, alle fonti di Poiano, alle grotte del diavolo, ma evidentemente e meglio usarla ancora oggi (come già evidenziato anni fa) per gare automobilistiche.
    Saluto.

    (Daniele)